«Ecco il perché il Cus Brescia non si è presentato a Paternò». Il vicepresidente della società lombarda, Stefano Sbardolini, spiega le ragioni del mancato arrivo in Sicilia per disputare la seconda giornata della prima fase dei playoff. Il Brescia, vittorioso nel turno d'esordio contro Macerata, aveva chiesto alla Fibs di poter spostare a settembre l'impegno. «Ma non ci è stato concesso lo spostamento – fanno sapere anche dall'ufficio stampa – e siamo stati sanzionati con due sconfitte a tavolino»
«Preciso immediatamente – sottolinea Sbardolini – che non abbiamo rinunciato volutamente alle partite, ma ci è stato impossibile intraprendere il viaggio.
Purtroppo, nonostante ci siamo attivati senza alcun indugio al ricevimento del calendario dei playoff, non abbiamo trovato il modo per effettuare la trasferta in terra siciliana. E' evidente ai più che programmare una trasferta per 20 persone in Sicilia per il 6 / 7 agosto con solo dodici giorni di preavviso è estremamente complicato ed improbabile. Voli di linea, volo privato o pullman si sono rivelate soluzioni impercorribili».
LA RICERCA DI VOLI PER LA SICILIA. Il vicepresidente del Cus Brescia prosegue sottolineando che «lunedì 25 luglio, dopo un paio d'ore dal ricevimento della mail con allegato il calendario dei play off, la nostra agenzia di viaggio ci comunicava l'impossibilità di far partire (e tornare) un gruppo di 20 persone con lo stesso volo di linea in date di così enorme traffico ed afflusso. L'unica soluzione, forse, sarebbe stata quella di far partire la squadra in più gruppi da aeroporti diversi (Verona, Venezia, Malpensa, Linate, Bergamo). Ovviamente ogni gruppo avrebbe avuto orari di partenza e di arrivo diversi con le immaginabili complicazioni e l'elevata probabilità di non riuscire a coordinare il tutto per fare arrivare in tempo utile gli atleti. I medesimi problemi ci sarebbero inoltre stati per il rientro a Brescia. Purtroppo il breve preavviso non consentiva all'agenzia soluzioni diverse. Mi sono pure attivato per richiedere un preventivo per un volo privato, ma il costo si è rivelato assolutamente improponibile (23.250 euro)».
L'IMPOSSIBILE SOLUZIONE IN PULLMAN. «A questo punto – aggiunge Sbardolini non restava che la soluzione del viaggio in pullman. Tuttavia, anche tale ipotesi si è rivelata impercorribile visto il particolare periodo in cui ricadeva la trasferta; è noto che il 5, 6 e 7 agosto rappresentano giorni nei quali milioni di turisti si mettono in viaggio per raggiungere le mete della vacanze (delle quali la Sicilia rappresenta una delle preferite); le previste interminabili code lungo tutte le direttrici verso le località turistiche che si sono puntualmente verificate ci hanno indotto a non costringere la nostra squadra ad un avventuroso viaggio del quale non si poteva ragionevolmente prevedere l'arrivo; nella migliore delle ipotesi il viaggio avrebbe richiesto 4 giornate di trasferta; considerando infatti che il viaggio di andata (e di ritorno) richiede in condizioni di traffico normale oltre 20 ore (viste le pause imposte dalla normativa vigente a cui il pullman è tenuto), la trasferta avrebbe dovuto prevedere la partenza nella mattinata di venerdì 5 agosto con l'arrivo a Paternò – nella migliore delle ipotesi – nella tarda mattinata di sabato 6 agosto; la disputa del primo incontro il pomeriggio di sabato 6 agosto; la disputa del secondo incontro nella mattinata di domenica 7 agosto (essendo l'impianto di Paternò privo di illuminazione a differenza dell'impianto di Bollate) e la partenza per Brescia nel pomeriggio della stessa domenica con conseguente arrivo a Brescia nel pomeriggio di lunedì 8 agosto; ora, a posteriori, visto il traffico e le code registrate sulla rete autostradale e per il traghetto per attraversare lo Stretto di Messina, è certo che non si sarebbero potuti rispettare i tempi previsti. I nostri atleti, come immagino i vostri, non sono professionisti (colgo l'occasione per ricordare che durante il campionato abbiamo già disputato un recupero del doppio incontro con il Cagliari in giorno lavorativo infrasettimanale – mattina e pomeriggio) e che, prevedendo la Circolare Attività Agonistica l'indisponibilità delle date delle tre settimane dal 08/08 al 26/08 approfittano di tale pausa per godere delle vacanze annuali.
LE TELEFONATE E LE EMAIL ALLA COG. Tutto quanto sopra esposto è stato puntualmente documentato e preannunciato alla COG di categoria in più mail e, ovviamente, telefonate. Ciò nonostante la COG non ha ritenuto ravvisabile la causa di forza maggiore di cui al primo comma dell'art. 3.16 del Regolamento Attività Agonistica in vigore, ossia l'impossibilità di intraprendere il viaggio per i documentati motivi sopra esposti e disporre il conseguente rinvio degli incontri per la giornata di sabato / domenica 17/18 settembre, ossia la prima data utile».
LE SCUSE AL PATERNO'. L'impossibilità di intraprendere il viaggio è stata naturalmente e tempestivamente comunicata ai dirigenti della società di Paternò nella mattinata di venerdì 5 agosto. Ci dispiace enormemente per l'accaduto e per gli amici di Paternò, ma, in tutta onestà, siamo sereni e sicuri di aver fatto davvero tutto il possibile per trovare una soluzione».
DIECI ANNI NELLE ISOLE. Il vicepresidente fa presente che da dieci anni il Cus Brescia effettua trasferte nelle isole, senza mai saltarne una. Ed elenca le gare: Serie A 2016 Cagliari; Serie A 2015 Paternò; Serie B – Play Off 2014 Paternò; Serie B 2013 Cagliari; Serie B 2012 Alghero; Serie B 2011 Cagliari; Serie B 2010 Iglesias; Serie B 2009 Cagliari; Serie B 2008 Cagliari; Serie A 2007 Paternò; Serie B 2006 Cagliari».
«Sicuramente l'attuale formula del campionato – conclude Stefano Sbardolini – va rivista ed avremo modo di discuterne e condividere le nostre idee in occasione della consueta riunione di novembre».
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