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Rimini-Nettuno per un posto in Europa

Saranno Rimini e Angel Service Nettuno a giocarsi un posto nella Champions Cup 2017. Nelle due semifinali disputate nella giornata di venerdì allo Stadio dei Pirati, sono infatti arrivati due successi larghi ai danni rispettivamente del Tommasin Padova e della T&A San Marino, ma le due gare hanno avuto un andamento decisamente diverso.

Tra i Pirati di Orlando Munoz e i biancorossi veneti la partita è stata in bilico per 6 riprese con lo 0-0 sbloccato proprio nella parte bassa del 6° da un fuoricampo in ritardo di Daniel Mayora. Poi al 7°, per ironia della sorte l'inning che domenica scorsa è stato impedito ai neroarancioni di giocare in gara6 della finale scudetto a Bologna, la partita va in archivio con 7 segnature sul pessimo rilievo di Calero. Fino a quel momento il partente padovano Canache aveva invece tenuto bene il monte, cosa che peraltro è riuscita ancor meglio sull'altro versante a Josè Escalona, vincente con zero punti al passivo in 6.2 riprese lanciate nonostante le 6 basi gratis concesse. In battuta, oltre a Mayora, da evidenziare le prestazioni di Desimoni (3/4) e Flores (3/5). Per Rimini (11 valide) una discreta reazione dopo il burrascoso quanto anomalo epilogo della finale scudetto, per Padova (13 rimasti in base) è una sconfitta-specchio di un'annata nel complesso deludente.

Non c'è mai stata partita invece nell'altra semifinale tra un Nettuno al completo e decisamente motivato a giocarsi fino in fondo le proprie carte per tornare in Europa e una T&A in campo invece per onor di firma ma decisamente lontanissima parente della squadra vista in campionato oltre che già sicura di partecipare alla Coppa dei Campioni 2017. In diamante con una formazione a dir poco rabberciata, San Marino ha dato subito via libera al Nettuno con due banali errori al 1° inning dopodiché la formazione di D'Auria ha dilagato a suon di valide (ben 14) sui sei lanciatori ruotati da Mazzotti in pedana (Florian, Galeotti, Oberto, Crepaldi, Ercolani e addirittura Pulzetti). Vittoria agevole per un Paul Estrada assolutamente sul pezzo (3 valide e 10 strike-out in 6 riprese) dopodiché è toccato a Taschini perfezionare la salvezza grazie ai 3 inning lanciati. Ciliegina sulla torta il fuoricampo (da 2 punti) di Torres all'8° con la pallina che va a colpire il palo del foul di sinistra. In evidenza nel box anche Davenport (3/4 con un doppio) mentre è toccato al solito Poma (2/4) la palma di migliore tra le fila sammarinesi.

Stasera (ore 21) l'atto finale tra Rimini e Nettuno, probabili partenti Ricardo Hernandez e Eulogio De La Cruz per una sfida che si preannuncia incerta e combattuta.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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