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Ruggero Bagialemani sprona la Germania

Di Europei ne ha vinti quattro, nessuno in Italia come lui. L’ultimo quasi 20 anni fa con la Nazionale di Silvano Ambrosioni che trionfò in Francia. Stavolta, per Ruggero Bagialemani, il campionato europeo sarà davvero speciale. Non più a difesa dell’angolo caldo, ma come assistant coach di Martin Helmig (“ho voluto Ruggero con me perché è vincente e nessuno ha la sua esperienza internazionale”). Non con la maglia azzurra (che ha vestito per 18 anni collezionando 195 presenze) ma con la casacca della Germania. Arrivato da poche ore nel ritiro di Zandvoort per l’Europeo numero 34, è subito sceso in campo per dare consigli ai giovani ma promettenti tedeschi che affrontavano la Croazia in amichevole (12-1 il finale). Ruggero Bagialemani uber alles.

Che effetto fa indossare la divisa della Germania con l’immancabile numero 20?
Effetto stranissimo, devo ammetterlo. A parte la parentesi a Grosseto, ho sempre vetsito la casacca dell’Italia e del Nettuno. Questa con la Germania è davvero una bella esperienza. Abbiamo lavorato 10 giorni in Francia con questi ragazzi e devo dire che sono bravissimi. Al di sopra delle mie aspettative. Giocano forte, sono molto concentrati e soprattutto umili. Possono fare grandi cose.

Con che spirito affronti questa nuova stimolante avventura professionale all’estero?
Ancora non me rendo conto. Abbiamo fatto questo torneo di preparazione a Parigi con Olanda, Francia e una selezione All Star USA. Due vinte con i francesi e gli americani, perso 5-3 con Olanda ma lottato fino in fondo. Affronto questa avventura vivendola con entusiasmo giorno dopo giorno. Voglio vincere, come sempre, anche con la maglia tedesca.

Che squadra è chi sono i giocatori della Germania da tenere d’occhio?
Abbiamo lanciatori molto forti, mi hanno impressionato. Non vedo in IBL lanciatori italiani così. La squadra è quadrata e ben assortita Qualche nome Erik Brenk, Chris Howard, Ludwig Glaser, Simon Guhring, Jendrick Speer e Nadir Ljatifi dei Cincinnati Reds.

Debuttate venerdì con la Svezia: com’è l’ambiente e che ambizioni avete nel girone?
Ambiente è davvero molto carico, non vediamo l’ora di scendere in campo e iniziare. Giocheremo partita dopo partita, vediamo come va, non nascondo che potremmo arrivare anche in zona medaglia. Ce la giochiamo…

E come vedi l’Italia…
Non ho avuto modo di vederla e quindi non posso dare un giudizio ma i primi risultati mi hanno lasciato un pò perplesso, non sono di buon auspicio. Speriamo che si riprendano e facciano un buon torneo. In bocca al lupo all’Italia. Abbiamo scritto con l’Olanda da sempre la storia dell’Europeo.

Ma se dovesse capitare di affrontare proprio gli azzurri?
Sarà difficile, ma sinceramente non saprei proprio che stato d’animo potrei avere. Della nazionale sono stato capitano per 10 anni.

 

Filippo Fantasia

Nato nel 1964 ad Anzio (Roma) è giornalista pubblicista dal 1987. Grande appassionato di sport USA, e in particolare di baseball e basket, svolge a tempo pieno attività professionale a Milano come Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni con i Media italiani e internazionali presso importanti corporate. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse testate nazionali e locali tra cui Il Giornale, La Stampa, Il Resto del Carlino, Tuttosport, Guerin Sportivo, Il Tirreno, Corriere di Rimini, e con testate specializzate come Play-off, Newsport, Sport Usa, Baseball International e Tuttobaseball. In ambito radio-tv ha lavorato per molti anni come commentatore realizzando anche servizi giornalistici per diversi network ed emittenti quali Radio Italia Solo Musica Italiana, Dimensione Suono Network, RDS Roma, Italia Radio e Radio Luna. Ha inoltre condotto programmi e realizzato speciali legati ad importanti avvenimenti sul territorio per alcune televisioni locali. Nel 1998 ha ideato e realizzato il video "Fantastico Nettuno" dedicato alla conquista dello scudetto tricolore della squadra tirrenica di cui è stato per oltre un decennio anche capo ufficio stampa. Significative sono state anche le esperienze professionali negli USA, grazie agli ottimi rapporti instaurati con gli uffici di Media Relations di diversi club (in particolare dei Boston Red Sox) e con le redazioni dei quotidiani Boston Globe e Boston Herald che gli hanno permesso di approfondire i diversi aspetti legati alla comunicazione sui media del baseball professionistico americano. E' stato il primo Responsabile Editoriale di Baseball.it nel 1998, anno di nascita della testata giornalistica online, incarico che ha dovuto momentaneamente abbandonare per impegni professionali, tornando poi in seguito ad assumere il ruolo di Direttore Responsabile. Nell'ottobre del 1997, ha curato il primo “play-by-play” in diretta su Internet del baseball italiano durante le finali nazionali del massimo campionato. Nell'estate del 1998 ha fatto parte del team dell'Ufficio Stampa del Campionato del Mondo di baseball.

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