195 volte in azzurro, mai nessuno più di lui. Domani, però, la storia sportiva di Ruggero Bagialemani segnerà un altro capitolo, inaspettato forse, ma che sicuramente segnerà il cuore del "Pantera". Con la maglia della nazionale Ruggero Bagialemani ha vinto quattro volte l'Europeo, ha partecipato a sette mondiale e a tre olimpiadi battendo 209 valide e chiudendo con una media battuta di .310. Numeri importanti che cuciono sulla pelle di Bagialemani i colori azzurri a cui, però, domani verranno vestiti quella della Germania, per cui ora Ruggero collabora. Un duello morale difficile più di mille battaglie nel diamante, ma che il "Pantera", come giusto che sia, è pronto ad affrontare e a superare.
"E' una sensazione strana affrontare la mia nazione da avversario – ha detto Ruggero Bagialemani dall'Olanda a Baseball.it – l'attaccamento alla nazionale italiana ha sempre fatto parte del mio credo, ma ora lavoro per la Germania e mi impegnerò al massimo".
Oltre alla professionalità de tecnico, c'è però il cuore di un uomo e i ricordi di un'ex atleta, di una bandiera del movimento. Ricordi che alla vigilia della sfida si susseguono: "Ripenso molto in queste ore – prosegue Bagialemani – alle finali che preparavamo con Faraone contro l'Olanda. A quei momenti prima della partita, nello spogliatoio, dove ci diceva cosa dovevamo fare e tutti noi che lo ascoltavamo. Devo dire che questo roster tedesco mi ricorda molto quel gruppo, sono tutti ragazzi in gamba che ascoltano e assimilano ogni parola e si impegnano al massimo. La storia degli Europei è cambiata da quando giocavo io, ci sono nazione che sono cresciute molte come la Spagna e la Germania stessa".
Domani alle 15 Italia e Germania scenderanno in campo per la seconda fase dell'Europeo. Entrambe partono da quota .500 dietro a Olanda e Spagna che partono da quota 1000. Stessa situazione, ma pressioni diverse. "L'Italia vive della sua storia – dice Bagialemani – i giocatori vengono temuti per questo. Per la Germania sotto questo punto di vista è tutto più facile perché non c'è la pressione del risultato, ma la mentalità è vincente e i ragazzi vogliono vincere. Domani mi aspetto una partita abbastanza chiusa. L'Italia è più potente di noi nel box e ha molti giovani di valore tra cui sono contento ci sia anche Mattia Mercuri, un nettunese, che indossa la mia stessa maglia in nazionale e a cui auguro tutto il bene possibile. Sarà una partita dura, ma ce la giocheremo".
This post was published on 14 Settembre 2016 13:45
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