Quando dici Milano, la mente corre inevitabilmente al Meazza, alle imprese calcistiche del Milan (club nato nel 1899) e dell’Inter (arrivato 9 anni dopo quello dei “cugini”), alle mitiche scarpette rosse dell’Olimpia, giusto per citare alcuni simboli dello sport meneghino, e alla “Gazza” che dalla storica redazione di via Solferino racconta trionfi, debacle e tutte le altre storie di sport.
Ma c’è anche una Milano del baseball, che batte e corre sulle basi, che prima al “Giuriati” poi sul diamante del centro Kennedy di via Olivieri (a pochi chilometri da S. Siro) ha scritto pagine importanti della storia del nostro movimento. Otto scudetti – l’ultimo 46 anni fa con il marchio Europhon – tre coppe Italia, 3 coppe dei campioni, 2 coppe delle coppe ed una supercoppa europea (prima edizione nel 1992). Oggi, 20 settembre, il Milano baseball taglia un altro traguardo importante. Festeggia il 70° compleanno. 70 ma non li dimostra. Perché quella passione per il “gioco”, pur tra immancabili gioie e dolori, resta sempre viva. Tra giocatori attuali e passati, dirigenti, collaboratori, semplici appassionati. Un fuoco sacro che anima la squadra più antica del baseball italiano. Da quel lontano 20 settembre 1946…
LA NASCITA E IL PRIMO CAMPIONATO – Nell’Italia del dopoguerra, della ricostruzione, di tanti sogni rincorsi anche imitando i soldati americani che avevano risalito la Penisola, un gruppo di giovani studenti milanesi (Leo Costa, Doriano Donnabella, Franco Grimaldi, Franco Milesi e Sergio Setti) decise di creare una squadra e una struttura societaria. Nacque così il Milano Baseball Club.
Nel 1948 il Milano prese parte al primo campionato nazionale, arrivando al secondo posto, ma con la soddisfazione attuale di essere, dopo tanti anni, l’unica società ancora in attività tra le partecipanti a quel primo campionato. Inizia così un cammino che in oltre sessant’anni si è trasformato in autentica tradizione. Il Milano ’46 ha militato in serie A fino al 1955, poi due anni in serie B e il ritorno, dopo aver vinto il campionato cadetto, nella massima serie. L’anno successivo sulle maglie viene cucito il primo scudetto: è il 1958. Gli altri sette tricolori sono datati 1960, 1961, 1962, 1966, 1967, 1968 e 1970. Nel 1967, oltre al campionato, vince anche la coppa Italia. E’ il periodo d’oro della grande Europhon (lo sponsor del tempo), che porta a Milano anche tre importantissimi successi in campo internazionali: le coppe dei Campioni vinte nel 1969, 1970 e 1971.
GLI ANNI ’70 E ’80 – Le vicissitudini del Milano proseguono poi con alterne fortune negli anni Settanta e Ottanta, legate anche ad alcune “autoretrocessioni” per motivi economici, fino al secondo periodo di splendore legato all’inserimento della società nella Polisportiva Mediolanum, voluta dalla Fininvest all’inizio degli anni Novanta. Arrivano così altre due coppe Italia (1990 e 1991), due coppe delle Coppe (1991 e 1992) e la prima edizione della Supercoppa Europea, vinta dai milanesi nel 1992. Chiusa l’epoca Mediolanum si riparte dalla C per risalire faticosamente fino alla serie A1 riconquistata nel 1997. Il ’98 è però l’ultimo anno di Milano nella grande ribalta del baseball italiano (7° posto) ed europeo (finalista in coppa delle Coppe, sconfitto dal Neptunus Rotterdam). Dall’anno successivo infatti la squadra rossoblù torna a lottare nelle serie inferiori, prima attraverso una fusione con l’Ares, quindi nuovamente da sola fino a risalire in A2 nel 2008.
ARRIVA LO UNITED – L’anno successivo, siamo nel 2009, il Milano Baseball avvia il progetto della franchigia milanese, dando vita al Senago Milano United che raccoglie i migliori giocatori delle due società e milita in IBL2 come squadra di seconda divisione collegata al Novara united di IBL1. L’obbiettivo dello United è adesso quello di creare i presupposti per ritornare al livello che compete alla tradizione del baseball milanese, attraverso un grande coinvolgimento dei giovani. Oltre alla prima squadra targata United, il Milano Baseball 1946, ha infatti anche un nutrito programma nei confronti del settore giovanile che coinvolge attualmente circa 120 ragazzi nel baseballe nel softball e che potrà aumentare ulteriormente nelle prossime stagioni, tutti ragazzi affascinati dallo “sport americano per eccellenza”. Un programma che prevede l’allargamento del settore giovanile anche in altre zone della città e la collaborazione con le più importanti società della provincia. Oltre alle squadre iscritte a tutte le categorie dei campionati giovanili (Under 21, Cadetti, Allievi e Ragazzi) e alle ragazze del softball, che è stato rilanciato da alcune stagioni, il Milano opera anche nel settore del Minibaseball con un gruppo di bambini di età inferiore ai nove anni, che non svolgono ancora attività agonistica ma imparano, giocando, i fondamentali di questo sport. Alcuni ex giocatori del Milano sono poi impegnati come tecnici nelle due squadre milanesi di baseball per non vedenti, attività che ricopre anche un alto valore sociale oltre che sportivo.
LE CELEBRAZIONI DEL 70ESIMO – Sabato prossimo, 24 settembre, la grande festa per i 70 anni del Milano. Tantissime le adesioni finora di tanti protagonisti. Il programma prevede al Kennedy alle ore 15.15 la sfilata delle squadre giovanili e degli ex giocatori del Milano che saranno presenti al campo, l’ingresso dello United e della selezione All Star IBL che alle 15.30 si affronteranno in una partita su 5 inning. Successivamente alla Cascina Bellaria (Parco Trenno) con inizio alle ore 19 ci sarà un momento celebrativo con qualche piccola premiazione e a seguire una cena conviviale cui parteciperanno tutti i grandi del presente e del passato.
DAVID PHARES DAGLI USA – Ci sarà anche David Phares alla Festa dei 70 anni del Milano. L’ex giocatore-allenatore americano degli anni Settanta, in arrivo appositamente dagli Stati uniti, sarà uno degli ospiti più graditi della serata di sabato. Per chi non l’avesse visto all’opera, Phares ha giocato nel Milano dal 1973 al 1976, totalizzando 113 presenze da giocatore con 354 di media battuta e 10 fuoricampo e 158 presenze da tecnico con 95 partite vinte. Phares, che ha giocato anche nel Bollate, è stato uno dei protagonisti dell’Europhon che nel ’74 restò a lungo in corsa per lo scudetto.
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