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Al via la post-season, attesa per le “wild card”

Alla fine la regular season 2016 si è conclusa senza le temute code per i possibili spareggi. San Francisco, Baltimore e Toronto hanno vinto l'ultima partita della stagione e hanno così chiuso ogni possibilità agli inseguitori. A contendersi la wild card saranno quindi Mets e Giants nella National League, mentre nella American toccherà a Blue Jays e Orioles, entrambi provenienti dalla East Division. Restano dunque a bocca asciutta Detroit e St. Louis, che chiudono la stagione rispettivamente a -2.5 e -1 dall'ultimo slot disponibile per l'accesso ai play-off (per i Tigers potrebbe scendere a -1.5 se vincesse la gara di recupero contro Cleveland prevista stanotte). Per i Cardinals, fuori dalle post-season dopo 5 partecipazioni consecutive, resta l'amarezza di aver ciccato la qualificazione per una sola vittoria (86 quelle della franchigia del Missouri, 87 quelle che hanno consentito ai Giants di giocarsi la wild card). A rendere ancor più particolare il clima al Busch Stadium, l'addio annunicato a Matt Holliday che chiude la sua permanenza ai "Cards". Il 36enne esterno sinistro prelevato dagli A's a luglio del 2009 ha salutato il suo pubblico dopo che la società ha comunicato di non esercitare l'opzione per prolungare il contratto nel 2017 chiudendo così la sua avventura a St. Louis dopo 981 partite. La fine della stagione regolare ci regala i Chicago Cubs come miglior franchigia con un record di 103 vittorie e 58 sconfitte. Per i "North Siders" si tratta del record di vittorie più importante nella storia del club dopo le 104 vittorie del 1910. Il ruolo di peggior franchigia della Major League quest'anno tocca ai Minnesota Twins con 59 vittorie e 103 sconfitte. Ci si aspettava qualcosa in più dai "Twinkies", soprattutto dopo il sorprendente 2015 (83-79 che valse il secondo posto del girone), invece chiudono con più di 100 sconfitte per la seconda volta da quando la franchigia si è spostata in Minnesota nel 1961 (dal 1901 al 1960 era a Washington). I Royals, campioni uscenti che hanno disputato le ultime due World Series, chiudono con un malinconico 81-81. Va detto che Kansas City è stata falcidiata dagli infortuni nei giocatori chiave. I problemi al ginocchio per il terza base Mike Moustakas, al polso per l'esterno sinistro Alex Gordon, all'avambraccio per il closer Wade Davis, al torace per il rilievo Luke Hochervar ed il doppio infortunio dell'esterno centro Lorenzo Cain (distorsione al ginocchio e mano slogata), hanno senza dubbio fermato la corsa di Kansas City. Di buono restano le prestazioni di Cheslor Cuthbert (.274 media battuta, 12 fuoricampo e 46 punti battuti a casa in 128 gare in questo 2016), chiamato a sostituire Moustakas in terza base e candidato al Rookie of the Years, e dei giovani Whit Merrifiled (.283 media battuta, 2 fuoricampo e 29 punti battuti a casa per il 27enne seconda base), e Matt Stram (2-2, 1.23 media ERA in 22 inning lanciati con 30 strike-out all'attivo), lanciatore mancino di soli 24 anni, entrambi all'esordio assoluto in MLB. Il recupero degli infortunati unito alla crescita di questi talenti rendono solide le certezze di un veloce ritorno dei Royals nella lotta al titolo.
Il programma delle post-season dunque prevede l'inizio delle ostilità martedì 4 ottobre quando al Rogers Centre di Toronto andrà in scena la sfida della wild card di American League tra Blue Jays ed Orioles, che chiudono entrambe la stagione con 89 vittorie e 73 sconfitte. Nessuna delle due franchigie ha per ora annunciato a chi spetterà il ruolo di lanciatore partente ma probabilmente uno tra Francisco Liriano e Marcus Stroman salitrà sul monte per i canadesi mentre per Baltimore la scelta potrebbe cadere tra Ubald Jimenez e Chris Tillman. Dei quattro papabili solo Liriano ha esperienze di gare di Wild Card avendola giocata, e vinta, nel 2013 con i Pirates. La vincente della AL dovrà affrontare i Texas Rangers nelle Division Series. Essendo franchigie appartenenti alla stessa Division, il numero degli scontri diretti in stagione è molto elevato, e in effetti i roster si sono incrociati ben 19 volte. Il conteggio definitivo parla di 10 vittorie per Toronto e 9 per Baltimore con 3 sfide terminate agli extra inning (1-2 per Baltimore). Per questo motivo il fattore campo è a favore di Toronto. In Canada le squadre si sono incontrate 10 volte (3-1 nella seri da 4 a giugno, 2-1 a luglio ed 1-2 a settembre), ed il conteggio finale è a vantaggio dei padroni di casa (6-4). Le statistiche anticipano una sfida che potrebbe giocarsi molto sui fuoricampo. Gli Orioles sono in vetta al ranking degli "home-run" della MLB con 253 palle sbattute fuori dal diamante. A guidare il roster ci sono Mark Trumbo (47), Chris Davis (38), Manny Machado (37), Adam Jones (29), Johnathan Schoop (25), Pedro Alvarez (22), e Matt Wieters (17). Al quarto posto di questa particolare classifica sono I Blue Jays che chiudono la stagione con 223 fuoricampo. A contribuire sono stati principalmente Edwin Encarnacion (42), Josh Donaldson (37), Troy Tulowitzki e Michael Saunders (24), Bautista (22), Russel Martin (20), Justin Smoak (14) e Devon Travis (11).
Il giorno seguente, mercoledì 5 ottobre, al City Field di New York si sfideranno per aggiudicarsi la Wild Card di National League Mets contro Giants. Anche in questo caso le due franchigie arrivano alle post-season con lo stesso record (87-75), ed anche in questo caso per decidere chi delle due avrà il diritto a disputare il match in casa è stato il conteggio degli scontri diretti. Non essendo della stessa Division gli scontri diretti in Regular Season sono stati soltanto sette ed il ruolino dice 4-3 per i campioni uscenti di NL, i Metropolitans. New York ha vinto 2-1 la serie casalinga disputata lo scorso aprile ed ha pareggiato 2-2 quella giocata a San Francisco lo scorso agosto. Leggenda dell'anno pari a parte ("Frisco" ha vinto le World Series nel 2010, 2012 e 2014), da segnalare che i Giants sono arrivati alla pausa estiva dell'All Star Game con un record di 30 vittorie e 42 sconfitte e per conquistare il posto ai play-off ha fatto una sensazionale seconda parte di stagione (57-33). Ad allarmare gli scommettitori da segnalare anche che la conquista dell'anello del 2014 dei "Gigantes" partì proprio da questa sfida di NLWC (1-0 ai Pirates). Contrariamente alle compagini della AL, le due squadre fanno della qualità sul monte di lancio la loro qualità principale ed i nomi dei partenti sono già stati resi noti. Si tratta di Noah Syndergaard per i padroni di casa e di Madison Bumgarner per gli ospiti. Entrambi con esperienza da vendere in gare di post-season, i due si sono trovati a contendersi la vittoria lo scorso 1 maggio in quel del Citi Field. Allora ad avere la meglio fu "MadBum" che si guadagnò la vittoria lanciando 6 inning nei quali concesse 6 valide e 3 basi per ball contro 7 strike-out e zero punti concessi. Dal canto suo "Thor" dimostrò di soffrire molto le mazze avversarie visto che dopo 5.2 inning lasciò il monte con 5 valide (tra cui 1 fuoricampo) e 4 punti concessi, 2 basi per ball, 4 errori e 6 strike-out. La partita si chiuse 1-6 per i Giants che vinsero così la loro unica partita della serie a New York. Madison Bumgarner affrontò per la seconda volta i Mets in gara1 della serie in California dello scorso 18 agosto ed anche in quel caso chiuse con una vittoria. In 5 inning lanciati il partente 27enne ha messo insieme 6 valide (tra cui 1 fuoricampo), 4 errori, 3 basi per ball e 6 strike-out lasciando agli avversari complessivamente 4 punti (10-7 il finale). La rivincita di Syndergaard invece si consuma in gara4 di quella stessa serie disputata lo scorso 21 agosto quando con 8 inning quasi perfetti concesse solo 2 valide e 2 basi per ball agli avversari ai quali rifilò ben 6 strike-out (0-2 il finale). Complessivamente in post-season Syndergaard ha disputato 4 gare nelle quali ha lanciato 19 inning (2-1, 3.32 media ERA, 8 basi per ball e 26 strike-out, tutte nel 2015), mentre per Bumgarner contiamo 14 gare nelle quali ha lanciato 88.1 inning (7-3, 2.14 media ERA, 15 basi per ball e 77 strike-out tutte con i Giants). Tra queste spicca la fantastica performance delle Wild Card del 2014 nel quale realizza uno "shutout complete game" (nessun punto concesso all'avversario in 9 inning), nel quale concede appena 4 valide e realizza 10 strike-out. In gare di post-season solo Sandy Koufax nelle World Series del 1965 e Justin Verlander nelle Division Series del 2012 erano riusciti a realizzare uno shutout con 10 o più strike-out. La vincente della NLWC dovrà affrontare i Chicago Cubs nelle Division Series.

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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