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Bumgarner trascina i Giants alle Division Series

Uno straordinario Madison Bumgarner e un fuoricampo di Conor Gillaspie al nono inning consegnano ai Giants il titolo di Wild Card di National League e spengono le ambizioni dei New York Mets e degli oltre 44.000 presenti al Citi Field. Nella vittoria per 0-3 con cui San Francisco approda alle National League Division Series c'è molto del suo lanciatore partente, che evidentemente in questo tipo di sfide si esalta all'inverosimile sfoderando prestazioni che ogni giocatore del "batti&corri" sogna di poter realizzare almeno una volta nella vita. Madison Bumgarner è andato oltre questo desiderio ed in due partecipazioni alle Wild Card ha realizzato due "shutout complete game" consecutivi in gare di Wild Card ed il terzo in gare di post-season (contando anche quello in gara5 delle World Series del 2014). Nel 2014 toccò ai Pirates saggiare le qualità del partente mancino che concesse appena 4 valide ed 1 base per ball nei 9 inning lanciati nei quali realizzò 10 strike-out (8-0 il finale). Sono 23 gli inning consecutivi lanciati in gare di post-season nei quali Bumgarner non ha concesso punti. Ai 18 appena realizzati vanno aggiunti gli ultimi 5 delle World Series del 2014 (vinte contro i Royals) quando, subentrato al quinto inning ad Affeldt, lanciò 5 inning concedendo solo 2 valide con 4 strike-out all'attivo e conquistando la salvezza che determinò la vittoria dell'anello. Questa volta a pagare le prestazioni di "MadMax" come lo chiamano a "Frisco" sono stati i campioni uscenti della NL ai quali in 9 inning lanciati ha concesso 4 valide e 2 basi per ball (una intenzionale), a fronte di 6 strike-out realizzati. Ai Mets, che non sono mai andati oltre la seconda base, non è bastata la prestazione maiuscola di Noah Syndergaard che nei suoi sette inning ha concesso solo 2 valide e 3 basi per ball con 10 strike-out all'attivo. La mazzata che ha rotto gli equilibri è arrivata nella parte alta del nono inning quando sul monte è salito il closer di New York Jeurys Familia. Un doppio di Crawford e la base per ball concessa a Panik avevano messo in allarme Terry Collins che si è fatto una chiacchierata sul monte con il suo lanciatore ma evidentemente le cose non sono andate secondo i piani visto che il successivo turno di battuta Conor Gillaspie sbattela palla fuori dal diamante per quello che poi sarebbe diventato il definitivo 0-3. Vale la pena aprire una riflessione sul 26enne closer domenicano in forza ai Mets. Leader delle salvezze ottenute nella stagione appena conclusa (51), da due anni protagonista assoluto delle stagioni dei Metroplitans, sembra andare in crisi nei momenti di maggior tensione, cosa che per un closer non è positiva. Nelle World Series della scorsa stagione ha mancato la salvezza in gara1, subendo il punto del 4-4 nella partita poi persa 5-4, in gara3 persa 5-3, ed in gara5 (persa poi 7-2 al 12esimo inning), che di fatto ha consegnato il titolo a Kansas City.
Adesso i Giants saranno chiamati alle NLDS contro i Chicago Cubs, leader della NL con 103 vittorie all'attivo nella Regular Season. Sarà lo scontro tra due leggende: la "maledizione della Capra" per Chicago, che non vincono il titolo da ben 108 anni, contro la "benedizione degli anni pari" per San Francisco che hanno vinto l'anello nel 2010, 2012 e nel 2014 (passando dalla Wild Card). Le due squadre apriranno le ostilità il prossimo 7 ottobre al Wrigly Field ed il lanciatore partente dovrebbe essere il mancino Jon Lester che al Wrigly Field in questa stagione ha messo insieme 10 delle 19 vittorie complessive e 2 delle 5 sconfitte totali con una media ERA di 1.74 (2.85 quella complessiva del 2016). Il 32enne ex Red Sox ed A's in gare di post-season ha messo insieme un record di 6-6 con una media ERA di 2.85 ed 87 strike-out in 98 inning lanciati. Di fronte si troverà Johnny Cueto (18-5, 2.79 media ERA in stagione, 2-3, 5.35 media ERA e 22 strike-out in 33.2 inning lanciati ai play-off). Le due franchigie si sono affrontate in una serie da 3 in California dove i Giants hanno avuto la meglio per 2-1 (1-8, 5-3, 1-0), ed in una serie da 4 in Illinois dove a prevalere sono stati i Cubs per 3-1 (5-4, 2-1, 2-3, 3-2 agli extra inning), per un totale complessivo di 4-3 per Chicago. Nella sfida dello scorso 2 settembre, vinta 2-1, Lester ha realizzato un "complete game" concedendo appena 3 valide (tra cui 1 fuoricampo), 2 basi per ball ed 1 errore a fronte di 4 strike-out ed 1 punto concesso. Il 4 settembre invece è stata la volta di Cueto salire sul monte del Wrigly Field per chiudere i suoi 7 inning lanciati (5 valide, 1 errore, 1 base per ball e 5 strike-out con 1 punto al passivo), terminati con una "no decision" nella sfida persa agli extra-inning. Lester aveva affrontato i Giants anche all'AT&T Park, uscendo però sconfitto dopo soli 2.2 inning lanciati (6 valide, 3 basi per ball e 5 punti subiti). Le due franchigie si sono affrontate in gare di post-season una sola volta nelle Championship Series del 1989 (4-1 Giants).
Due candidati al CY Young Award apriranno la serie di NLDS tra Dodgers e Nationals. Il mancino Klayton Kershaw (12-4, 1.69 media ERA in stagione, 2-6 con 4.59 media ERA e 77 strike-out in 64.2 inning lanciati in gare di post-season sempre con i "Blue Crew") per Los Angels ed il destro Max Scherzer (20-7, 2.96 media ERA nel 2016, 4-3, 3.73 media ERA ed 80 strike-out in 62.2 inning lanciati in gare di play-off tra Tigers e Nationals ), per Washinghton saliranno sul monte di lancio il prossimo 7 ottobre al Nationals Park. Kershaw ha affrontato i "Nats" a Los Angeles lo scorso 20 giugno chiudendo con una vittoria (7.0 inning lanciati, 6 valide ed 1 errore concessi a fronte di 8 strike-out ed 1 punto subito), mentre per Scherzer sarà la prima volta in stagione. Unico precedente in gare di post-season delle due franchigie risale al 1981 quando l'organizzazione adesso a Washington era di stanza a Montreal (gli Expos). Ad avere la meglio furono i Dodgers di Tom LaSorda per 3-2. In Regular Season le due squadre si sono affrontate 6 volte con i Dodgers che hanno inflitto uno sweep in California a giugno (4-1, 3-2, 4-3), e successivamente hanno vinto 1-2 la serie nel District of Columbia a luglio (4-8, 8-1, 3-6). Il conto dunque è nettamente appannaggio di Los Angeles (5-1), che per ora è l'unica ad aver dichiarato la rotazione dei partenti per le prime tre sfide. A Kershaw seguirà un altro mancino partente, Rich Hill (12-5, 2.12 media ERA in Regular Season e 0-1, 9.00 media ERA in 3 inning lanciati nelle post-season del 2007 con i Cubs come rilievo), ed il destro Kenta Maeda (16-11, 3.48 media ERA al suo primo anno di MLB)

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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