Due sweep scandiscono le American League Division Series che regalano a Cleveland e Toronto il passaggio del turno e la possibilità di giocarsi le Championship Series. Alla festa dei Blue Jays, che hanno regolato con 2 vittorie esterne ed una casalinga i Texas Rangers, la notte scorsa ha fatto seguito quella degli Indians che, al contrario ha messo le basi del cappotto nelle due sfide interne per poi chiudere i giochi al primo match-point al Fenway Park.
Andando con ordine, domenica notte un doppio di Josh Donaldson nella parte bassa del decimo inning chiude la serie tra Toronto e Texas (i canadesi provenivano dalla Wild Card, i Texani avevano il miglior record della AL), con i Blue Jays che diventano la prima squadra qualificata per ALCS. A rendere ancora più dolce il risultato dei canadesi, al secondo anno consecutivo alle ALCS, il fatto che l'ultimo punto della serie arriva da un errore dell'odiatissimo Odor (autore del famoso pugno a Bautista durante le Championship dello scorso anno e definito "Il miglior pugno nella storia del baseball"), colpevole di un assistenza sbagliata nella realizzazione del doppio gioco che avrebbe consentito ai Rangers di chiudere l'inning senza danni. Invece la scivolta di Encarnation in seconda base (della quale il coach di Texas Bannister chiederà un controllo sulla regolarità), mette "fuori quadro" il lancio verso la prima base ed il Rogers Centre diventa una bolgia. Ma andiamo con ordine. In gara1 sugli scudi, oltre ai temuti battitori di Toronto, il lanciatore partente Marco Estrada. Il 33enne ha lanciato 8.1 inning (un record nella storia delle post-season di questa franchigia), concedendo appena 4 valide ed 1 solo punto con 6 strike-out all'attivo in 98 lanci complessivi. Il suo rivale Cole Hamles ha invece subito un pesante "big-inning" al terzo quando ha chiuso la ripresa con 5 punti al passivo. Un doppio di Josh Donaldson apre le danze portando a casa Carrera, un singolo di Jose Bautista spinge a casa Donaldson, ed un triplo di Troy Tulowitzki sparecchia le basi fissando il parziale sullo 0-5. La partita di Hamles si chiude, tardivamente, al successivo attacco dei canadesi che realizzano un fuoricampo con Melvin Upton a cui segue il singolo di Donaldson che porta a casa Travis arrivato precedentemente in base a seguito si un errore dell'interbase di Texas Andrus. I padroni di casa sono evidentemente in bambola ed il rilievo sul monte di Alex Claudio non è più sufficiente per invertire l'inerzia di una gara che non ha più molto da dire. Tre fuoricampo dei Blue Jays segnano le sorti dei Rangers in gara2. Neanche Yu Darvish sul monte di lancio riesce a contenere l'attacco dei canadesi che si fa sentire già nella seconda ripresa con il fuoricampo di Troy Tulowitzki che porta a casa anche Bautista, arrivato in prima con una base per ball. Questa volta Texas prova a reagire e nella parte bassa della quarta ripresa i singoli di Mazara, Gomez e Ian Desmond procurano il punto che riapre la partita e porta il match sul 1-2 per gli ospiti. I 48.000 mila presenti non hanno nemmeno il tempo di festeggiare perché l'inning successivo si apre con il fuoricampo di Kevin Pillar a cui segue, dopo l'eliminazione di Barney, quello di Ezequiel Carrera, ed al quale segue, dopo il "pop-out" di Donaldson, quello di Edwin Encarnacion. Tre "solo-shot" in un solo inning che gelano i tifosi di Texas e segnano le sorti di Yu Darvish, che chiude l'inning eliminando Bautista per poi non rientrare in campo. La serie si sposta in Canada e vive la sua partita più combattuta la notte scorsa. Texas parte subito con un punto grazie ad una rimbalzante verso la prima base di Carlos Beltran che porta a casa Gomez, ma il vantaggio dura un attimo. Appena salito sul monte il partente dei Rangers Colby Lewis subisce il singolo di Carrera a cui seguono i fuoricampo di Edwin Encarnation e Russel Martin per il parziale 3-1 dopo appena una ripresa. Il partente canadese Aaron Sanchez subisce il primo fuoricampo di Texas della serie al terzo inning della partita con Elvis Andus nel box di battuta che prova a riaprire le sorti del match ma è ancora Toronto a non dare respiro agli avversari e nella parte bassa della ripresa prima un doppio di Josh Donaldson produce un punto (ed il cambio sul monte tra Lewis e Tony Barnette), poi il singolo di Encarnation spinge a casa Donaldson. Stavolta però i texani non si lasciano intimorire e riescono perfino nel sorpasso. Alla quarta ripresa un fuoricampo del redivivo Rougned Odor produce due punti e (5-4 il parziale per Toronto), mentre alla sesta un doppio di Mitch Moreland su Joe Biagini, che aveva appena rilevato Sanchez, realizza i due punti che portano per la prima volta nella serie Texas avanti. Il pareggio arriva grazie ad un regalone del rilievo di Texas Keone Kela che con un lancio pazzo consente a Tulowitzki di correre a casa dalla terza e realizzare il pareggio. Del decimo inning abbiamo detto, ed ora i Blue Jays, alla loro seconda finale di lega consecutiva, attendevano di conoscere il prossimo avversario tra Indians e Red Sox.
Ritardata di un giorno a causa della pioggia che batteva incessante a Boston, è giunta anche la sentenza dell'altra Divison Series della AL. Nella doppia sfida al Progressive Field i "Tribe" hanno dato una dura lezione ai favoriti "BoSox", conquistando poi in Massachusetts la vittoria definitiva. Ed in una gara dominata dal refrain dell'ex (oltre Crisp che ha vinto l'anello con Boston nel 2007, il manager degli Indians Francona è stato alla guida dei Red Sox dal 2004 al 2011 portando due titoli in Massachusetts, ed il rilievo Andrew Miller ha vestito la casacca dei BoSox dal 2011 al 2014), non poteva che spettare all'esterno Coco Crisp salire sugli allori in gara3 sbattendo al di là del "Green Monster" la palla del momentaneo 1-4 per Cleveland (3-4 il finale). In gara1, vinta dal rilievo Miller, la svolta arriva dopo tre riprese. Al termine del secondo inning i partenti Trevor Bauer e Rick Porcello avevano subito un punto a testa, ma al terzo 3 fuoricampo regalano altrettanti punti ai padroni di casa e cadono pesantemente sulle spalle del lanciatore ex Detroit, che resterà comunque sul monte fino al quinto, in tempo per vedersi accollare anche il quinto punto realizzato da Jason Kipnis sul rilievo Pomeranz (che porta a casa Perez autore di un singolo sul partente di Boston). Tra gli "home-run" ed il quinto punto da segnalare un "solo-shot" di Perez al terzo inning (momentaneo 1-2 per i Red Sox), ed uno di Leon nella parte alta della quinta ripresa (momentaneo 3-4), entrambi su Bauer. A chiudere questa "sagra del fuoricampo" quello di Brock Holt all'ottavo che fissa il punteggio sul 5-4 per i padroni di casa. In gara2 gli Indians si permettono di lasciare a zero le mazze avversarie e mettono una serie ipoteca sulla partita già al secondo inning quando David Price, all'ennesima brutta prestazione in gare di post-season (2-8, 5.54 media ERA in 66.2 inning lanciati con 62 strike-out all'attivo in gare di play-off), subisce prima tre singoli consecutivi da Santana, Ramirez e Brandon Guyer (autore del primo punto del match), e poi si vede sbattere la palla fuori dal Progressive Field da Lonnie Chisenhall per il momentaneo 4-0. Di contro il partente di Cleveland Corey Klubert, rientrato da 10 giorni di stop a seguito di un piccolo infortunio, chiude sette inning senza regalare punti all'avversario (3 valide e 3 basi per ball come unica concessione a fronte di 7 strike-out), imitato alla perfezione dai rilievi Dan Otero e Brian Shaw che invece lasceranno pulite le basi. Anche in gara3 Boston non ha maio avuto in mano le redini dell'incontro ed ha sempre rincorso i più determinati Indians. Particolarità del match i due lanciatori partenti Josh Tomlin per i "Tribe" e Clay Bucholz per i "BoSox" erano compagni di squadra al College. Da lacrime il saluto finale che tutto lo stadio ha attribuito a David Ortiz, che ha da tempo annunciato il suo ritiro. Per raccontare tutta la carriera di "Big Papi", e quanto questa sia indissolubilmente legata ai Boston Red Sox non basterebbe un solo articolo, basti sapere che lo slugger ha disputato tutte le 76 partite di play-off che hanno visto coinvolti i "Sox" dal 2003 ad oggi. Lo sweep della notte scorsa è il primo per gli Indians in gare di post-season dopo quello che Cleveland impose ancora a Boston nelle ALDS del 1995, anno in cui i "Tribe persero contro Atlanta le World Series.
Nelle National League Division Series invece le due serie sono ferme sul 2-1. I Cubs dopo aver vinto le prime due gare interne perdono al tredicesimo inning gara3 a San Francisco. Dopo 5 ore e 4 minuti di maratona, un doppio di Joe Panik porta a casa Crawford per il definitivo 6-5 che lascia in vita i Giants e tiene appese a gara4 le speranze di Chicago. La partita si era messa sui binari giusti al secondo inning per il roster di Joe Maddon quando un fuoricampo da 3 punti del lancoatore partente Jake Arrieta sul collega Madison Bumgarner aveva fatto sperare i "North Siders" di chiudere i conti con uno sweep. Invece lo stesso Arrieta subisce due punti (su singolo di Posey al terzo e su volata di sacrificio di Belt al quinto), che hanno riaperto i giochi. Un pessimo ottavo inning di Aroldis Chapman, closer dei Cubs, consente ai padroni di casa di passare avanti 5-3 (triplo di Conor Gillaspie da due punti e singolo di Brandon Crawford che riporta a casa Gillaspie). A smorzare gli entusiasmi degli oltre 43.500 spettatori accorsi all'AT&T Park ci pensa Kris Bryant con il suo primo fuoricampo di queste post-season sul closer dei "Gigantes" Sergio Romo che fissa il risultato sul 5-5. Poi i rilievi Mike Mongomery nper i Cubs e Will Smith e Ty Blach congelano le sorti del match fino al tredicesimo. Chicago non riesce a trasformare in punti due uomini sulle basi nella parte alta dell'inning e San Francisco ne approfitta per chiudere. In gara1 un'eccellente prestazione dei partenti Johnny Cueto e Joe Lester, coadiuvati da bellissime giocate difensive, hanno tenuto sullo 0-0 le sorti dell'incontro fin quando il fuoricampo di Javier Baetz regala il primo successo delle post-season ai Cubs, mentre in gara2 il partente dei Giants, Jeff Samardzija, ai Cubs dal 2008 al 2014 non ha retto l'emozione ed ha subito 4 punti nelle prime due riprese. San Francisco ha tentato il recupero e con un doppio ed una volata di sacrificio su Kyle Hendricks nella parte alta del terzo riduce le distante portandosi sul 2-4. Il fuoricampo del rilievo Travis Wood fisserà il risultato sul 5-2. Stanotte i partenti saranno il 27enne Matt Moore per i padroni di casa (1-1, 4.41media ERA e 15 strike-out in 16.1 inning lanciati in gare di post-season), ed il 37enne John Lackey (8-5, 3.11 media ERA e 99 strike-out in 127.1 inning lanciati in gare di play-off). Nell'altra sfida di NLDS Washington è in rimonta e dopo aver perso gara1 al Nationals Field (3-4), si è imposta su Los Angeles nella seconda partita casalinga (5-2), e nella prima, giocata la notte scorsa, al Dodgers Stadium (3-8). In gara1 l'interbase rookie dei Dodgers Corey Seager si regala un fuoricampo al suo primo turno di battuta su un certo Max Scherzer. Il raddoppio dei "Boys in Blue" arriva nella ripresa successiva con il singolo di Utley che riporta a casa Seager. Scherzer non è in giornata ed alla terza ripresa subisce un fuoricampo da due punti da Justin Turner che porta il parziale sullo 0-4. Molto più semplice il match di Clayton Kershaw che viene toccato dalle mazze avversarie solo al terzo inning con un singolo di Anthony Rendon che riporta a casa Harper e Werth. I tifosi sperano nella rimonta dopo che al quarto inning una volata di sacrificio riduce ancora le distanze portando il pariziale sul 3-4, ma i rilevi Joe Blanton, Grant Dayton, Pedro Baez e Kenley Jansen, autore della salvezza, congeleranno gli attacchi avversari non concedendo praticamente nulla. In gara2, posticipata di un giorno per pioggia, i National partono male ed alla fine del terzo inning sono sotto di 0-2, grazie al secondo fuoricampo della serie di Corey Seager, ancora realizzato in apertura di match, ed al singolo di Josh Reddick che porta a casa Justin Turner. Il partente Tanner Roark accusa ma resterà al suo posto fino al primo terzo di quinto inning senza subire altri grossi guai. Un fuoricampo di Jose Lobaton nella parte alta del quarto inning invece cambia nettamente le sorti dell'incontro, visto che con Murphy ed Espinosa sulle basi conta 3 punti ed il soprasso di Washington su Los Angeles per il provvisorio 2-3. I singoli di Daniel Murphy al quinto ed al settimo si Rich Hill e sul rilievo Grantt Dayton fisseranno il risultato sul 5-2 per i padroni di casa. In gara3 la partita inizia con il solito copione. Corey Seager stavolta batte "solo" un doppio, ma per i Nationals significa sporcare al primo inning la casella dei punti. Stavolta è Gio Gonzalez a subire la "legge di Seager" vedendosi portare a casa Turner. Una pessima terza ripresa del partente di casa Kenta Maeda concede 4 punti a Washington. Prima un doppio di Werth che porta a casa Turner (quello dei Nats), poi il singolo di Bryce Harper regala il sorpasso ai Nationals portando a punto Werth, e poi il fuoricampo di Anthony Rendon porta il parziale sul 1-4 per i capitolini. Il fuoricampo da due di Carlos Riuz alla quinta ripresa esalta i quasi 54000 spettatori del Dodgers Stadium, ma nella parte alta del nono Kenley Jansen si lascia colpire dall'"Home-run" di Jayson Werth e poi dal doppio da due punti di Ryan Zimmerman che porta a casa Harper e Murphy. Il punto del definitivo 3-8 arriva sul lancio di Ross Stripling ed è prodotto dalla volata di sacrificio di Chris Heisey. La gara4 in programma questa sera ha già una particolarità. A poche ore dall'inizio del match ancora non si conoscono i lanciatori partenti. Riserbo assoluto per il roster di Dusry Backer mentre per Los Angeles sempra che Dave Roberts sia indeciso tra il rookie Julio Urias o la riproposizione di Clayton Kershaw.
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