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Ricompattare il movimento è la sfida di Fochi

"In questo posto 43 anni fa un bambino indossava per la prima volta una divisa da baseball. Ora questo bambino, dopo aver fatto il suo percorso, dopo essere stato giocatore e poi dirigente, è voluto tornare alle origini in una giornata importante." Sono state queste le prime parole di Massimo Fochi nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri sera nella splendida struttura del PalaFarma, nel centro di allenamento della Crocetta baseball, che ha dato ufficialmente il via alla sua corsa alla presidenza della Fibs.

"Annuncio ufficialmente che inoltrerò la mia candidatura non appena sarà possibile". Massimo Fochi, cinquantadue anni, attuale vice-presidente federale, cresciuto come giocatore nella Crocetta, ha esordito nella massima serie nel 1984 con la divisa della World Vision Parma, militando poi nella squadra ducale per tutta la sua carriera, conclusasi nel 2003. Un totale di 1015 presenze, con 1058 valide e 194 fuoricampo per una media battuta vita di .314. Sul monte per 232 partite con 75 vittorie, 34 sconfitte e 27 salvezze. 894 riprese lanciate con 693 strike-out. Cinque scudetti e otto Coppe dei campioni, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Supercoppa europea e una Coppa delle Coppe. Protagonista in azzurro per 93 volte, campione d'Europa nel 1991 e presente a tre edizioni dei giochi Olimpici (1984-1992-1996). Nel 2000 è entrato per la prima volta nel consiglio federale come rappresentante degli atleti e fino al 2013 ha ricpoerto il ruolo di General Manager nel vecchio Parma baseball, vincendo lo scudetto della stella nel 2010.

CANDIDATURA E SQUADRA – l perché della sua candidatura oggi, lo ha spiegato subito: "Una volta smesso ho deciso di fare il dirigente e non il tecnico perché ritenevo che fosse una scelta doverosa verso un movimento che mi ha dato tanto. Dovevo ricambiare. Oggi credo di avere l'esperienza necessaria per guidare una federazione complicata, con molti problemi come la Fibs che non è una cosa semplice. La mia volontà è quella di mettermi a disposizione del movimento. Chiaramente non sono solo: in questi mesi mi ha accompagnato una squadra, che resterà al mio fianco anche nel fututo. In parte si candideranno per il consiglio federale, in parte continueranno a collaborare senza nessun incarico".

Alla fine della conferenza stampa, Massimo Fochi ha presentato il suo gruppo, anche se non tutti erano presenti. Una squadra composta, tra gli altri, da Totoni Sanna (vice-presidente Fibs uscente), Dimes Gamberini, Mara Papucci, Eva Trevisan, Aldo Peronaci, Simone Pillisio, Angelo Fanara, Andrea Paini,  Gianni Ferrarini, Gianfranco Pavone, Giuseppe Guilizzoni.
L'ex General Manager del Parma immagina la federazione come una squadra, che deve avere degli obiettivi precisi da raggiungere. Quali siano pare scontato: "Chiunque sia interessato a guidare una federazione deve avere in testa la crescita del movimento."

CRESCITA, PROGETTI, RISORSE, COMUNICAZIONE – In poche parole l'obiettivo è l'allargamento della base, del numero di tesserati, società e appassionati, l'impatto sui media. Questo passa attraverso progetti, sviluppo di risorse e crescita culturale. Servono obiettivi precisi, che vanno realizzati con progetti mirati, ma soprattutto mettendo a disposizione risorse, che in questo momento si fatica a trovare. L'idea del team dell'attuale vice-presidente è quella di sfruttare ciò che il movimento ha già e valorizzarlo. Al momento le entrate della federazione sono costituite al 95{537c89444f5a710505123c5604d22f7a8525e8fd22d242aa47cfb78840c403eb} dai contributi del CONI, che per una parte sono elargiti in base ai parametri di ogni federazione, in parte sono vincolati ad un determinato utilizzo e spesa. Possono essere spesi solo nella direzione indicata dal CONI (al 90{537c89444f5a710505123c5604d22f7a8525e8fd22d242aa47cfb78840c403eb} destinati all'alta specializzazione, cioè massimo livello. Il rimanente è rappresentato da contributi straordinari e dipendenti ai dirigenti.). Solo una minima parte del bilancio della FIBS (5{537c89444f5a710505123c5604d22f7a8525e8fd22d242aa47cfb78840c403eb}) è costituito da contributi esterni. Partendo da questa situazione, per sviluppare progetti per allargare la base, le risorse necessarie vanno ricercate all'esterno. Per ottenerle il movimento del baseball ha al suo interno qualcosa da valorizzare, secondo Fochi: le nazionali, di baseball in primis e poi di softball. In primis il baseball grazie a Classic e Premier 12 che generano risorse senza costare niente alla federazione. Però bisogna avere la capacità di vendere il "prodotto" nazionali. Come? Con un diverso metodo di comunicazione e marketing. Con una comunicazione verso l'esterno, grazie all'apporto di professionisti del settore, con esperienza e professionalità necessarie. Per questo con la squadra di Massimo Fochi collabora Studio Ghiretti, guidato da Roberto Ghiretti, conosciuto e apprezzato manager sportivo, con alle spalle esperienze importanti nella gestione di società, federazioni e nell'organizzazione di eventi. "Che Parma-Bologna finisca 7-5 con due fuoricampo di Fochi all'esterno non interessa- ha spiegato il candidato presidente- interessa solo a noi addetti ai lavori, a chi fa parte del movuimento" Per vendere il prodotto all'esterno bisogna creare personaggi, raccontare storie interessanti. "Il baseball ha tante storie ma deve essere capace di raccontarle. Dobbiamo creare partnership con media anche non sportivi. Dobbiamo interessare un mondo che oggi ci ignora."
Una strategia semplice da spiegare ma altrettanto complicata da mettere in pratica.  In parole povere: progetti per allargare la base, finanziati con risorse esterne al movimento, per svincolarsi dalla volontà del CONI: "Sia ben chiaro-spiega Fochi- io non sono d'accordo con ciò che pensa il CONI, ma essendo soldi pubblici non ci si può far nulla. Più volte ci è stato detto che loro sono il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e quello che interessa sono le medaglie delle nazionali, per questo la maggior parte dei parametri sono basati sulla capacità di ottenere medaglie, vittorie, piazzamenti. Specialmente con le nazionali seniores."
Dall'altra parte della medaglia però, come si fa a ottenere risultati se non si creano atleti di alto livello? Per questo la nuova federazione dovrà studiare la formula giusta per ottenere le risorse necessarie a mettere in campo progetti finalizzati a questo.

CAMPIONATI ALTO LIVELLO – E le nazionali sono oggi lo strumento più ovvio per vendere il prodotto baseball, il movimento deve pensare di riuscire presto a fare lo stesso con i campionati di alto livello: "Ma dovremo fare un ottimo progetto a medio termine, con idee chiare."

FEDERAZIONE COME MOTO STRUTTURE TERRITORIALI – I progetti rappresentano il motore della "moto"- FIBS, le risorse sono il carburante e lo strumento sono le nazionali. Ma se il motore una volta accelerato va su di giri? Vuol dire che manca la catena che trasmette energia alle ruote e crei movimento. La catena di trasformazione è rappresentata dalle strutture territoriali, i comitati regionali. Senza queste non sarebbe possibile sviluppare i progetti. Ecco perché è fondamentale rivoluzionarle e ristrutturarle. Dovranno essere il primo partner delle società, condividere i progetti.

FEDERAZIONE PREMIANTE – La federazione premierà i progetti delle società che sposeranno le idee della federazione e raggiungeranno gli obiettivi. Perché è meglio premiare che obbligare., gli obblighi legano il movimento. Si può crescere solo con la condivisione di programmi tra società e federazione.

BASE-ALTO LIVELLO – Il disegno che Massimo Fochi ha illustrato rappresenta un percorso che leghi la base del movimento all'alta specializzazione. Perché "Al contrario di ciò che ho sentito in questi giorni, che il nostro movimento abbia un grande potenziale, ma se è rappresentato da un gruppo coeso: l'alto livello deve aiutare la base e quest'ultima deve essere a disposizione del movimento per crescere. Credo che il nostro movimento abbia la necessità di rocstruire quei rapporti che hanno creato una frattura".

Matteo Desimoni

Nato a Parma l'8 febbraio 1978, laureato all'Università di Parma in Scienze della comunicazione, con tesi di laurea "La comunicazione in una società sportiva: il caso dell'A.S.D. Baseball Parma", collaboratore della "Gazzetta di Parma", iscritto all'ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti, dal settembre 2009. Ha collaborato nel 2005 anche con "L'informazione di Parma". Dal luglio 2009 a fine agosto 2011 ha ricoperto l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa della società A.S.D. Baseball Parma. E' l'ideatore e direttore responsabile del periodico gratuito "Baseballtime" distribuito sui campi da baseball della provincia di Parma. Ha iniziato la carriera da giocatore a 8 anni, nel 1986 nelle giovanili dell'Aran Group, poi ha militato in diverse squadre della provincia di Parma e debuttato in serie B con il Sala Baganza e in serie A2 con la Farma Crocetta nel 1998. Dal 2002 al 2008 ha allenato le giovanili di Crocetta e Junior Parma.

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