Alex Liddi ha fatto tappa a Parma sabato scorso, subito dopo essere stato dimesso dalla clinica di Reggio Emilia, dove si è sottoposto ad un intervento chirurgico al crociato del ginocchio sinistro. Pranzo parmigiano, per l'azzurro, occasione per salutare gli amici che ha nella città ducale, come il compagno di nazionale Stefano Desimoni e il manager del Parma Gilberto Gerali.
Noi ne abbiamo approfittato per scambiare qualche battuta in relax: infortunio, europei, futuro e World baseball Classic 2017 gli argomenti sul piatto.
Alex ha mostrato di non aver perso il buonumore e il sorriso che da sempre lo accompagna, rispondendo con grande serenità.
"Ho subito due piccoli infortuni che hanno causato la rottura del legamento crociato nella parte finale della stagione in Messico – ha spiegato il sanremese – ma non pensavo fosse una cosa grave, così ho continuato a giocarci sopra anche in nazionale, dopo aver fatto un importante potenziamento con Gianni Natale e Massimo Baldi. Purtroppo dopo l'Europeo la risonanza ha dato un esito positivo e l'intervento si è rivelato indispensabile!"
Inizialmente l'amarezza è stata notevole perchè "Avevo già la squadra con la quale avrei giocato in Messico, così invece passerò l'inverno in Italia per dedicarmi alla rieducazione", ha dichiarato Alex, che poi non si è sbilanciato sui tempi di recupero previsti: "C'è chi mi dice quattro mesi, chi sei…vedremo, io mi impegnerò duramente e mi fido della professionalità di Massimo Baldi e Giovanni Natale, che mi seguiranno passo a passo a Grosseto."
Logico quindi che i tifosi si chiedano se Alex Liddi potrà essere nel gruppo azzurro per il World Baseball Classic: "L'obiettivo è esserci, è chiaro che i tempi sono stretti, vedremo! Di sicuro io farò tutto quello che posso per farmi trovare pronto. Per me far parte della mia nazionale e rappresentare il mio paese è una motivazione incredibile!"
Dopo la rassegna iridata cosa prevede il futuro di Alex? "Per il campionato dovrei essere pronto, ovunque abbia la possibilità di giocare. Sicuramente una possibilità in Messico ce l'ho. Ad ogni modo le tre opzioni sono USA, Giappone e lo stesso Messico, vedremo quale sarà la soluzione migliore" ha concluso.
Inevitabile, a proposito di nazionale, tornare indietro con la mente di un mese e analizzare l'Europeo azzurro: "Secondo me abbiamo giocato ad un buon livello, la squadra era molto affiatata.Sia con la Spagna che con l'Olanda abbiamo fatto due belle partite anche se purtroppo sono finite male. Soprattutto contro l'Olanda abbiamo meritato più di loro probabilmente, ma si sa che in tornei così brevi gli episodi risultano determinanti e può succedere di tutto: in una partita secca non sempre vince la più forte."
Peccato perchè forse mai come quest'anno l'Italia ha avuto l'occasione di eliminare dai primi due posti gli olandesi: "Abbiamo dominato tutta la partita-prosegue- se andiamo a vedere come sono stati fatti i punti, a parte il fuoricampo, loro hanno sicuramente avuto più fortuna:la battuta su di me che sarebbe stato l'ultimo out, la "texas" con la quale hanno vinto la partita…insomma, a loro è girato tutto bene!"
Ora sei mesi in Italia, evento ormai più unico che raro per lui che stabilmente vive oltre oceano: "E' sempre un piacere tornare a casa, al di là di tutto in Italia si vive bene e si mangia bene (Alex ha particolarmente apprezzato il pesto di cavallo parmigiano…),ci sono famiglia e amici che vedo con grande piacere. Chiaro che la vita professionale può portarti a fare scelte che ti allontanano dal tuo paese, ma l'Italia resta casa mia. " Un'Italia del baseball che Liddi trova in grande fermento, con le elezioni federali alla porta e soprattutto, per quanto riguarda i giocatori, "il pensiero rivolto al Classic, siamo tutti carichi per preparare questo torneo importante. Facciamo un passo alla volta, adesso pensiamo a questo, poi si vedrà."
Un evento nel corso del quale seguirà in ogni caso la squadra, al di là della sua presenza o meno in campo: "E' sempre un onore seguire il gruppo, farne parte o anche solo tifare.Sarò in Messico sicuramente!"
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