Una garasette che ha rispettato le aspettative. Equilibrata, piena di capovolgimenti, con qualche errore, certo, ma complessivamente un autentico manifesto della bellezza di questo sport. Sono stati necessari 10 inning per determinare che stavolta è il turno dei Chicago Cubs porre fine al più lungo digiuno di vittoria di una squadra professionista nord-americana. Dopo 108 anni "Billy the Goat" viene finalmente sconfitta e tra i protagonisti sicuramente va annoverato Theo Epstein, che già aveva contribuito a distruggere la "Maledizione del Bambino" a Boston con Terry Francona, che oggi esce a testa alta ma sconfitto con i suoi Indians, alla guida del roster. Ancora una volta il 57enne ex-manager dei Red Sox, deve cedere il passo al collega Joe Maddon, che già nelle American League Division Series del 2008 lo aveva sconfitto in gara7 quando era alla guida dei Tampa Bay Rays che poi vennero sconfitti senza appello dai Phillies alle World Series. Stavolta la posta in gioco era molto più alta, di fronte c'erano le due squadre che da più anni non vincevano l'anello. I Cubs, fermi al 1908 ed gli Indians, fermi al 1948. E la serie, dopo essere stata sul 3-1 per Cleveland che avevano vinto anche le prime due delle tre gare giocate al Wrigley Field. I "North Siders", messi con le spalle al muro ed obbligati a vincere tutte le restanti partite, sono riusciti nell'impresa che per l'ultima volta era riuscita ai Pirates nel 1979. Infatti con il drammatico 7-8 ottenuto questa notte, i Cubs sono diventati la sesta franchigia a vincere le World Series dopo essere stata sotto per 3-1 nella serie, la quarta a strappare l'anello con le ultime due partite della serie in trasferta, dal 1925, da quando cioè le World Series sono in "formato 2-3-2" (le prime e le ultime due partite in casa della squadra che ha il vantaggio del campo, le tre centrali in casa dell'altra). Prima di loro i Kansas City Royals nel 1985 contro i St. Louis Cardinals (ma giocavano in casa le ultime due gare della serie), i Pittsburgh Pirates nel 1979 contro i Baltimore Orioles, i Detroit Tigers ancora contro i St.Louis Cardinals nel 1968, i New York Yankees contro i Milwaukee Braves nel 1958 ed i Pittsburgh Pirates contro i Washington Senators nel 1925 (ma anche in questo caso le ultime due gare vennero giocate in casa dalla vincente dell'anello). Un'impresa nell'impresa in questa folle serie che, come dicevamo, ha avuto il degno epilogo in una gara in cui si è visto di tutto e che ha visto Ben Zobrist, giocatore fortemente voluto da Joe Maddon in questo roster, ed autore della valida che ha consentito al decimo inning di realizzare i due punti decisivi (l'unica della partita chiusa 1 su 5 nel box di battuta), premiato come MVP.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal primo inning che inizia mettendo di fronte il miglior lanciatore partente della rotazione di Cleveland e Dexter Fowler che gela subito gli oltre 38mila presenti al Progressive Field sbattendo la palla fuori dal diamante al quarto lancio del "pitcher" di casa. Molto meglio la partenza di Kyle Hendricks che per i primi due inning non concede che una valida a Chisenhall (Lindor nella prima ripresa arriverà in base per un errore di Baez). Ma nel terzo attacco di Cleveland, che si apre con un doppio di Coco Crisp, "The professor" sporcherà il suo score grazie ad un singolo di Santana che spinge a punto l'esterno dei "Tribe" che era passato in terza grazie ad un bunt di sacrificio di Perez.
Al quarto inning sono ancora i Cubs a portarsi in vantaggio. Al singolo di Bryant ed all' "hit by pitch" su Rizzo seguono, dopo l'eliminazione di Rizzo su battuta di Zobrist che arriva salvo in prima, la volata di sacrificio di Addison Russell, che porta a casa Bryant, ed il doppio id Wilson Contreras che fa segnare Zobrist. A questo punto siamo 1-3 per Chicago ed Hendricks procede ad un rapido "1-2-3 out" che addormenta le mazze di casa. L'ultimo battitore affrontato da Kluber in queste post-season è Javier Baez ad inizio quinto inning che gli sbatte la palla fuori dal diamante. E pensare che fino a quel momento in battuta il seconda base dei Cubs è stato uno dei più evanescenti e si trovava ad affrontare uno dei partenti più in forma degli avversari. Francona decide che è il momento di cambiare e si affida ad Andrew Miller che concede subito un singolo a Fowler. Nel turno successivo Schwarber batte una rimbalzante che consente a Lindor di innescare il doppio gioco, ma poi concede la base per ball a Bryant ed un singolo ad Anthony Rizzo che porta a casa il suo compagno per l'1-5 parziale. Dopo due eliminazioni ed una base per ball concessa a Santana, nella parte bassa del quinto finisce anche la partita di Hendricks che viene rilevato da Jon Lester, a certificazione del fatto che Maddon non si fida completamente dei suoi rilievi. Non avendo concluso la quinta ripresa "The professor" non potrà essere considerato il vincitore della partita, pur avendo lasciato la sua squadra in evidente vantaggio. Con Lester entra anche il fido catcher David Ross, alla sua ultima gara in MLB (annunciato il suo ritiro a fine stagione), che subentra a Contreras. I due sono i protagonisti in negativo dell'inizio dell'impensabile rimonta di Cleveland. Il lanciatore concede una rimbalzante a Kipnis, ma Ross nel tentativo di eliminarlo, sbaglia l'assistenza in prima e consente a Santana di correre in terza ed a Kipnis di arrivare in seconda. Immediatamente dopo Lester si inventa un lancio pazzo con Lindor nel box di battuta che finisce sulla maschera del catcher, posizionato in modo non ortodosso con il volto, e che consente ai due corridori di entrare a punto.
Si tratta del primo lancio pazzo che produce due punti dal 1911. A beneficiarne allora furono gli A's di Philadelphia nelle World Series vinte 4-2 contro i New York Giants. David Ross cerca subito il riscatto ed al primo turno di battuta della sesta ripresa cerca di smorzare gli entusiasmi dei padroni di casa sbattendo la palla lanciata da Miller fuori dal diamante. Con il risultato sul 3-6 Lester gioca più tranquillo e nel sesto attacco degli Indians concede una sola valida a Guyer. Nel corso del settimo inning il duo di lanciatori Andrew Miller e Corey Allen, che lo rileva con 1 out ed un giocatore in prima, consente agli Indians di tenere a freno le mazze dei Cubs. Da parte sua Lester sembra tenere il controllo del match e si arriva così all'ottava ripresa con la partita che sembra ormai correre stancamente verso una conclusione già scritta. Jon Lester lavora Lindor, a cui concede una rimbalzante che Russell spedisce in prima per l'out numero 22 del match, ed elimina al piatto Napoli, ma poi concede un singolo a Jose Ramirez che convincerà Maddon ad affidarsi al suo closer, Aroldis Chapman. Il cubano però non è in giornata, anche se alla fine sarà il vincente della partita, e regala un doppio a Brandon Gyer che porta a casa Ramirez. Nel turno successivo però il closer di Chicago la combina veramente grossa lasciandosi colpire dal fuoricampo di Rajai Davis che vale l'incredibile 8-8.
Nel nono inning restano castrate le possibilità di Chicago di andare a punto nonostante la base per ball concessa a Ross (sostituito dal pinch-runner Chris Coghlan). Heyward con una rimbalzante innesca un doppio gioco che, con una scivolata al limite, il corridore dei "North Siders" riesce a rompere consentendo al battitore di arrivare salvo in prima. Bryan Shaw rileva Allen e, con Baez in battuta Heyward nel tentativo di rubare la seconda base approfitta dell'errore del catcher Yan Gomez e vola in terza base. A questo punto la follia si impossessa di Baez che tenta, con due strike sulle spalle e un out, invece di una volata di sacrificio o di un batti e corri tenta un improbabile bunt a sorpresa che fallisce miseramente. La rimbalzante di Fowler, eliminato da una facile assistenza di Lindor chiude l'assalto degli ospiti, ma i padroni di casa non fanno di meglio e, con un Chapman sul monte di lancio che riesce a mantenere un barlume di lucidità, non conquista nemmeno una base. Si va agli extra-inning dopo una piccola interruzione dovuta alla pioggia che aveva iniziato a scendere copiosa sul Progressive Field. Bryan Shaw apre il decimo beccandosi un singolo si Schwarber, sostituito dal pinch-runner Albert Almora Jr. La palla alta ma non profonda di Bryant consente al corridore di arrivare in seconda ed a questo punto Shaw concede la base intenzionale a Rizzo. Quello che non aveva considerato era la possibilità che Ben Zobrist, fino a quel momento 0 su 4, potesse realizzare un doppio in grado di portare a punto Almora Jr.. Con il punteggio sul 6-7 e terza e seconda base occupate, Shaw concede un'altra base intenzionale ad Addison Russell, ma anche in questo caso non aveva previsto che Miguel Montero, subentrato a Cohglan per prendere il posto da catcher di Ross, in questa serie a 0/3, realizzasse la valida in grado di mantenere le basi piene realizzando il punto del 6-8. A questo punto Francona cerca di correre ai ripari e sostituisce Shaw con Trevor Bauer che riesce a realizzare gli altri due out (lasciano al piatto Heyward e concedendo una "fly-out" a Baez) senza ulteriori danni.
Ma le emozioni non sono ancora finite. Sul monte per i Cubs sale a sorpresa il rookie Carl Edwards Jr., che elimina al piatto Napoli. La rimbalzante concessa a Ramirez, eliminato da una buona assistenza di Russell in prima, ed una base per ball concessa a Guyer, che poi ruberà la seconda nell'indifferenza difensiva di Chicago, anticipano la valida di Rajai Davis che porta a casa Guyer fissando il risultato sul 7-8 e mettendo in diamante il punto della possibile vittoria. Il 25enne Edwards jr. a questo punto viene rilevato da Mike Montgomery nell'insolita veste di closer che concede a Martinez una rimbalzante velenosa su cui però si avventa Kris Bryant che con un'ottima assistenza in prima regala l'out numero 27 e la vittoria del terzo anello nella storia dei Chicago Cubs, il primo dopo 108 anni.
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