Alberto, Massimo e Andrea. Li chiamiamo così, per nome, come si usa abitualmente in diamante. Perchè, a prescindere da come andrà lo scrutinio di Salsomaggiore, sono parte integrante del movimento e, a nostro modo di vedere, possono e devono dare il proprio contributo personale in termini di idee, esperienza, visione. Senza chiamarsi fuori – se esclusi – dopo il responso delle urne. In questa delicata fase storica del nostro sport, serve davvero il contributo di ognuno. Senza se e senza ma. Tutti indinstintamente, anche di chi fino a poche ore dalla 35esima Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva della FIBS ha dato "battaglia" per cercare di strappare voti per affermarsi. Parola d'ordine, quindi, collaborazione. E che vinca il migliore.
Siamo ad un crocevia. Come diceva nel film "Ogni maledetta domenica" Al Pacino nei panni del coach di football Tony D'Amato "o noi risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta".
Ecco, oggi baseball e softball italiano vivono un momento di svolta. Come se fossimo con due out, uomo in seconda base nella parte bassa del nono inning. Le imminenti elezioni del nuovo Presidente e Consiglio FIBS rappresentano un passaggio importante per "uscire dal torpore", per imboccare la strada del rilancio, per provare a "correre verso la casa base e segnare quantomento il punto del pareggio". Le società sono chiamate a dare fiducia ad uno dei tre candidati e alla sua squadra per il prossimo quadriennio. Una scelta che, rispetto al passato, dovrà essere ancor più convinta, decisa e consapevole perchè in ballo c'è la prospettiva di un baseball senza troppo futuro. Un voto, quindi, che dovrà guardare solo in avanti senza tener conto del passato. Un voto da dare, non per delega e passaparola, ma con cognizione di causa. Con un ulteriore invito, in previsione di un ballottaggio, a non "disertare" ma a partecipare attivamente, ad esprimere comunque una preferenza, quanto più possibile affine al candidato (escluso) che più ispirava. Al baseball e al softball italiano serve buon senso.
Siamo convinti che Alberto, Massimo e Andrea abbiano ciascuno delle cose nuove, buone e giuste per il movimento. Un patrimonio, questo, che non dovrebbe essere disperso ma messo a fattor comune. La speranza è che nella città termale, al di là delle ragionevoli differenze, ci sia una convergenza d'intenti. Perchè, concludendo, come diceva il mitico Al Pacino "questo è essere una squadra. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. Allora, che cosa volete fare?"
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