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Indians-Tigers, la sfida infinita nella AL Central

Cleveland Indians (94-67) – Dopo la stagiona assolutamente fantastica della scorsa stagione gli Indians sono chiamati al difficile compito della conferma. Nel 2016 è mancata solo la ciliegina (la vittoria delle World Series), ma l'avvincente cavalcata di questo roster, sapientemente plasmato da Terry Francona, autentico valore aggiunto dei "Tribe", ha dell'incredibile. Per questo 2017 dunque, ci si attende la consacrazione di giovani campioni come l'interbase Lindor, autentico trascinatore della franchigia lo scorso anno, e per questo ci si affida alle sapienti mani di Francona. In questa chiave, tra l'altro, può essere letto l'acquisto dagli Yankees del giovane lanciatore Nick Goody (0-0, 4.67 media ERA, 37 strike-out in 34.2 inning lanciati). La rinuncia a Mike Napoli, ancora in lista free-agent, è stata addolcita dall'arrivo di uno dei piatti più pregiati della lista degli svincolati: Edwin Encarnation (.266 media battuta, 1439 valide, 310 fuoricampo, 942 punti battuti a casa dal 2005). Il 34enne domenicano, che ha abbandonato Toronto dopo 8 anni, lo scorso anno è stato il leader dei punti battuti a casa di tutta l'American League, e potrebbe dare quel "quid" in più agli Indians. Tornando al monte di lancio, uno dei punti di forza delle scorse post-season, è stato impreziosito il parco rilievi con gli acquisti del mancino Boone Logan (2-5, 3.69 media ERA, 57 strike-out in 46.1 inning lanciati), che arriva dal mondo free-agent, e del destro Carlos Frias (6-6, 4.50 media ERA, 75 strike-out in 114.0 inning lanciati), dai Dodgers.

Detroit Tigers (86-75) – La mancata qualificazione ai playoff, nonostante gli sforzi economici della proprietà, ha inciso e come sulla off-season. Il roster di Detroit è comunque assolutamente di valore se si pensa che la rotazione dei partenti può contare sulle "stelle" Justin Verlander, e Jordan Zimmermann, che in questa stagione dovrebbe superare definitivamente i suoi problemi fisici. Se Daniel Morris trova continuità può diventare la "terza gamba" di una solida rotazione dei partenti che la scorsa stagione tanto solida non è stata. Per rientrare parzialmente degli enormi investimenti del mercato dello scorso anno e per dare più possibilità di scelta sui rilievi è stato sacrificato l'esterno centro Cameron Maybin in cambio della promessa degli Angels Victor Alcantara, lanciatore mancino che però non ha ancora apparizioni in MLB. Per il resto i movimenti dei Tigers in questo mercato sono stati minimi. Tra questi l'acquisto dai Rays dell'esterno sinistro Mike Mahtook (.231 media battuta, 12 fuoricampo, 30 punti battuti a casa dal 2015), ed il ritorno del ricevitore Alex Avila (.240 media battuta, 73 fuoricampo e 293 punti battuti a casa dal 2009), che dopo una sola stagione ai White Sox torna a Detroit dove era stato dal 2009 al 2015. Con un nucleo storico solido come Miguel Cabrera, J.D. Martinez, Victor Martinez, Ian Kinsler e Justin Upton i Tigers hanno tutte le carte in regola per conquistare una piazza per le prossime post-season, vista anche la composizione di questa Central Division che, eccezion fatta che per gli Indians, non ha grandi competitor.

Kansas City Royals (81-81) – Non possiamo parlare dei Royals senza una fitta al cuore per la morte di Yordano Ventura a soli 25 anni a causa di un tragico incidente stradale. Una morte che ha lasciato sconvolto tutto il mondo del baseball e le persone che conoscevano questo giovanissimo ragazzo. Tornado alle facezie del "batti&corri" c'è da dire che una delle grandi delusioni del 2016 sono stati proprio i Royals. E' vero che i tanti infortuni hanno contribuito negativamente alla stagione degli ex campioni uscenti, ma dopo quello che hanno fatto vedere negli ultimi quattro anni (due World Series con la vittoria del 2015), ci si sarebbe aspettato di più. La proprietà vede all'orizzonte un futuro prossimo fatto di ricostruzione visto che dovrà fare i conti con il mondo free-agent alla fine del 2017 con giocatori del calibro di Eric Hosmer, Lorenzo Cain, Mike Moustakas, Jarrod Dyson, Danny Duffy e Alcides Escobar che saranno liberi di cambiare casacca. Ma per questa stagione sono ancora a Kansas City, e con loro rimane anche l'ex free-agent Drew Butera, catcher dei Royals dal 2015, che dopo essersi messo tra gli svincolati ha firmato ancora con KC. In chiave "razionalizzazione" delk roster, sull'esterno sinistro è in arrivo dai Chicago Cubs il 24enne Jorge Soler (.258 media battuta, 27 fuoricampo, 98 punti battuti a casa dal 2014), giovane promessa della MLB scambiata con il 31enne coser/rilievo Wade Davis (55-37, 3.53 media ERA, 689 strike-out in 776.2 inning lanciati). Per rafforzare la rotazione dei partenti arrivano dal mondo free-agent il veterano 34enne Jason Hammel (84-87, 4.42 media ERA, 1191 strike-out in 1503.0 inning lanciati), ed il 29enne Nathan Karns (14-9, 4.41 media ERA, 270 strike-out in 265.1 inning lanciati), acquistato da Washington in cambio dell'esterno Jarrod Dyson. Sempre dal mondo degli svincolati i Royals hanno pescato il prima base/esterno Brandon Moss (.241 media battuta, 138 fuoricampo, 423 punti battuti a casa dal 2007).

Chicago White Sox (78-84) – La cessione di Chris Sale ai Red Sox e di Adam Eaton ai Nationals in cambiodi prospetti rende bene l'idea di una ricostruzione in corso avanzato. In cambio del partente Sale sono arrivati il giovanissimo e promettente 21enne Yoan Moncada (terza base con 8 presenze in MLB lo scorso anno che hanno fruttato una media battuta di .211 ed 1 punto battuto a casa) ed altri due interessanti prospetti, mentre in cambio dell'esterno Eaton sono arrivati i giovanissimi lanciatori Lucas Giolito (0-1, 6.75 media ERA ed 11 strike-out nei suoi primi 21.1 inning da "pro" lo scorso anno), e Reynaldo Lopez (5-3, 4.91 media ERA, 42 strike-out nei primi 44.0 inning lanciati in MLB), più un altro giovane prospetto. Todd Frazier, David Robertson, Melky Cabrera, Jose Quintana, Jose Abreu e José Quintana rappresentano l'esperienza e lo zoccolo duro del roster. Almeno per il momento, visto che non è esclusa qualche altra cessione eccellente. Dal mondo free-agent arriva l'esperto partente mancino Derek Holland (62-50, 4.35 media battuta, 790 strike-out in 985.0 inning lanciati). Se i giocatori con più esperienza riusciranno nel ruolo di chioccia alle giovani leve, i White Sox potrebbero in qualche modo dire la loro, in caso contrario il compito del neo-manager Rick Renteria, chiamato per subentrare a Robin Ventura (che lascia la guida dei White Sox dopo 5 anni, 375 vittorie e 435 sconfitte), diventa arduo. Il 55enne Renteria è alla sua seconda esperienza da manager dopo quella del 2014 sempre a Chicago, sponda Cubs, dove chiuse la stagione con 73 vittorie e 89 sconfitte. Lo scorso anno venne assunto dai White Sox come bench coach.

Minnesota Twins (59-103) – Cucchiaio di legno del 2016 grazie al peggior record di tutta la MLB, Paul Molitor è chiamato al suo terzo anno ai Twin. Nella prima stagione stupì tutti e chiuse secondo della Central Division con 83 vittorie e 79 sconfitte, portando Minnesota al ruolo di squadra rivelazione. Lo scorso anno, chiamato alla conferma, è stato un disastro. In questa sua terza avventura prova a rafforzare il roster pescando tra i free-agent il catcher Jason Castro (.232 media battuta, 62 fuoricampo, 212 punti battuti a casa dal 2010), ed il lanciatore Matt Belisle (49-55, 4.20 media ERA, 632 strike-out in 834.0 inning lanciati per il 36enne ex-Nationals). Per il resto i fan dei Twins devono sperare che l'eterna promessa Byron Buxton finalmente esploda.

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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