Cuba, vamos a volver! Rieccoci a voi! L'Associazione Italiana Baseball per ciechi torna a fare sentire il proprio appeal oltreconfine: questa volta però l'approdo del Commissioner Malaguti e dei suoi atleti è di quelli destinati a fare parecchio rumore. Partirà infatti dopodomani alla volta di Cuba la delegazione guidata da Malaguti, Mazzanti e De Regny, Consigliere AIBXC nonché responsabile sviluppo promozione all'estero. Una delegazione composta da 17 persone che include una rappresentanza mista di 10 atleti provenienti dalle squadre iscritte regolarmente all'attività agonistica AIBXC, affiancati da una selezione di arbitri, allenatori ed assistenti, impegnati in 4 giorni di allenamenti e partite di esibizione che coinvolgeranno giocatori e allenatori cubani nel tentativo di sensibilizzare un numero importante di persone verso il nostro batti e corri.
Le dimostrazioni si alterneranno presumibilmente a veri e propri clinic didattici e di studio del regolamento in cui gli italiani si metteranno a completa disposizione dei colleghi de L'Havana incuriositi dall'evento che, tra i testimonial più prestigiosi, dovrebbero annoverare anche Enrique Cepeda, autentica icona dell'atletica leggera paralimpica locale, già coinvolto insieme agli skipper Leonard e Pedro nella partita organizzata nell'estate 2016 in occasione della visita sull'isola di Mazzanti. Il tentativo di creare una testa di ponte AIBXC in un angolo di mondo particolarmente sensibile a baseball e softball riveste un'importanza fondamentale nei piani di sviluppo e promozione del nostro movimento all'estero. Obiettivo decisamente ambizioso, quasi utopistico sino a qualche anno fa, ma che oggi, grazie anche all'apertura paralimpica offerta al batti e corri da Tokyo 2020, si trasforma in opportunità concreta da prendere al volo: occasione cioè di poter coinvolgere Caribe e Centro America, favorita anche dall'opera diplomatica intrapresa da qualche anno da Carlos Guzman e Pubblio Vasquez che, in Guatemala e Panama, hanno già preso contatti interessanti con le rispettive Federazioni Pro ciechi.
Dopo un'intensa opera di tessitura diplomatica ed interculturale avviata a fine 2015 con l'ANCI, l'Asociación Nacional del Ciego cubana, l'AIBXC è infatti riuscita nell'intento di ricucire le relazioni con l'isola caraibica, interessata già 17 anni fa ad adottare e diffondere il baseball giocato da ciechi "italian style". Nel 2000, infatti, sotto la guida lungimirante di Alfredo Meli, geniale inventore del nostro baseball, una prima delegazione di atleti e assistenti italiani sbarcò a Cuba, accolta con tutti gli onori dalle federazioni sportive locali, dai media e da una popolazione festante e entusiasta all'idea di poter testimoniare ed eventualmente praticare nell'isola una versione del proprio sport nazionale, perfettamente adattata a necessità e dinamiche di giocatori privi di vista. "Los peloteros italianos" presero parte a programmi radiofonici e televisivi, intervistati dalle principali testate della Capitale, riconosciuti perciò nei mercati come nelle bodeguitas del L'Havana, in un periodo storico in cui un eventuale allentamento dell'embargo pareva una chimera lontana per un popolo provato da quasi 40 anni di sacrifici. La prima fornitura di materiale dall'Italia favorì la nascita di mini franchigie sparse per l'isola, concentrate principalmente nell'area della capitale, squadre di cui tuttavia da noi si persero presto le tracce.
La svolta positiva durante l'estate 2016 con il viaggio a Cuba del Presidente AIBXC Mazzanti, accompagnato dai tecnici Valerio Ranieri, ex-giocatore della Fiorentina Baseball e Publio Vasquez, ex-prima base della Fortitudo Amaro Montenegro degli anni 70, agevolato dall'intermediazione di un sostenitore del nostro movimento, Clarenzio Ascari, modenese di adozione, profondo conoscitore dell'universo sportivo paralimpico nel Caribe. I colloqui di Mazzanti con i vertici dell'ANCI, José Blanch Ferrer e Osmani Esquivel, hanno favorito un confronto proficuo su temi umani e sportivi unito ad uno scambio fitto di informazioni e materiale tra AIBXC, ANCI, INDER (Istituto Nacional de Deportes, Educacion Fisica y Recreacion), con il sostegno della Federazione Cubana di Baseball, guidata da Higinio Velez Carrion, che ha immediatamente manifestato il proprio appoggio alla nostra iniziativa sull'isola e la volontà di riorganizzare le franchigie locali con l'obiettivo ambizioso di giocare un campionato regolare nell'arco di 3 anni.
This post was published on 17 Febbraio 2017 19:25
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