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Quanti paisà in NCAA: al via la stagione del “Destino”

Con ancora nella mente la bella favola della "Cenerentola" Coastal Carolina, laureatasi a sorpresa campione nazionale nel giugno dell'anno scorso, parte questo weekend la nuova stagione del baseball NCAA. Tanti i temi d'interessi tra cui spicca soprattutto quello di Florida, squadra dalla grande tradizione: riuscirà finalmente a raggiungere il primo agognato titolo della sua storia dopo l'ennesima delusione del finale di stagione quando i Gators ("Alligatori"questo il soprannome dei suoi giocatori) dominatori nella regular season sono stati estromessi prestissimo dalle College World Series con due sconfitte di misura?
Sarà compito del coach Kevin O'Sullivan consentire ai suoi giocatori di fare l'ultimo difficile passo per raggiungere la vetta e per questo si affiderà senz'altro al suo lanciatore migliore Alex Faedo (uno dei primi 5 migliori prospetti per il prossimo draft della MLB) e ad un lineup ricco di talento ed esperienza guidato dai ricevitori Mike Rivera Jr. e J.J. Schwarz e dal terza base Jonathan India.
Le principali rivali di Florida per il successo finale dovrebbero essere Texas Christian (TCU) che ripresenta praticamente l'intero lineup del 2016 con la stella Luken Baker (.379 di media battuta con 11 fuoricampo e 61 rbi) e Florida State che nonostante la perdita del miglior battitore del 2016 John Sansone e del velocissimo esterno Ben De Luzio può contare nel lineup ben 4 switch-hitter di grande valore, primo fra tutti il lead off Taylor Walls atteso insieme al compagno Dylan Busby a grandi prestazioni. Così come il ricevitore Cal Raleigh e l'esterno Jackson Lueck. Solida anche per coach Mike Martin, alla sua 38esima stagione nel dugout dei Seminoles, la rotazione dei partenti con i due secondo anno Cole Sands (6 vinte e 7 perse con 50 strike-out ottenuti in 69 inning lanciati) e Tyler Holton.
Subito dietro questo terzetto di super-favorite, un nutrito gruppo di compagini di grande valore e tradizione composto da South Carolina, LSU, Louisville, California State Fullerton e Oregon State. I Gamecocks di South Carolina, da anni ai vertici del baseball NCAA e vincitori di due titoli nazionali consecutivi nel 2010 e 2011, si presentano ai nastri di partenza 2017 guidati da una stella di chiare origini italiane, l'esterno Alex Destino (.321 di media battuta con 10 fuoricampo e 59 punti battuti a casa nel 2016) e da un pitching staff di grande esperienza e valore ancorato dai partenti Clarke Schmidt e Adam Hill.
I lanciatori, e più nello specifico Jared Poché (scelto nel draft MLB 2016 ma che ha deciso di tornare per disputare l'ultima stagione al College) e Alex Lange (9 vittorie per lui la scorsa stagione), saranno anche gli assi nella manica di coach Paul Mainieri e dei suoi Tigers di LSU per sperare in una grande stagione 2017 e puntare al titolo NCAA che manca a Baton Rouge in Louisiana dal 2009.
Discorso diverso per Louisville che, persi tanti elementi importanti della squadra della scorsa stagione a partire dai due talentuosi paisà Zach Burdi e Blake Tiberi, si affiderà alla sua stella Brendan Mc Kay, sicuramente il più forte "two-way player" della NCAA in grado di lanciare (21 vittorie e sole 7 sconfitte nei suoi 3 anni in NCAA) e ricoprire con profitto il ruolo di prima base (.333 di media battuta con 41 punti battuti a casa nel 2016).
Il monte di lancio sarà il punto di forza anche per altre due aspiranti protagoniste come California State Fullerton e il suo trio meraviglia composto da Colton Eastman, John Gavin e Connor Seabold (21 vittorie totali per loro nel 2016) e Oregon State che aspettando con trepidazione il rientro della sua stella Drew Rasmussen, reduce da un grave infortunio al gomito, si appoggerà alla coppia di lanciatori formata da Luke Heimlich e Bryce Fehmel (17 successi e sole 5 sconfitte totali nella scorsa annata).
Per il ruolo di outsider si candidano tante compagini fra cui vale la pena ricordare Vanderbilt delle due stelle Jeren Kendall e Kyle Wright, Stanford che tenterà di regalare una grande soddisfazione al suo manager Mark Marquess (giunto alla sua ultima annata nel dugout del prestigioso programma di baseball californiano dopo 40 anni di onorata carriera) e Nebraska, pronta per conquistare il suo primo titolo nella Big Ten Conference e fare tanta strada nel Torneo finale NCAA.
Lasciando per un attimo la Division 1 del baseball NCAA e passando al mondo dei Junior College (università con eleggibilità di soli 2 anni), troviamo a Odessa nel Texas per la seconda e ultima stagione a questo livello il nostro Matteo Bocchi che nell'autunno scorso ha fatto notizia per la scelta di proseguire la sua avventura americana, dalla stagione 2018, con la gloriosa casacca dei Longhorns della Texas University.
Per quest'anno dopo una buona annata 2016 (6 partenze con 33.1 inning lanciati totalizzando 40 strikeout e 3 vittorie a fronte di una sola sconfitta), il giovane pitcher parmense è atteso ad un rendimento ancora migliore grazie anche all'ennesimo breve passaggio in Italia con la maglia Fortitudo Bologna in coincidenza con la disputa della Coppa Campioni nella prima metà di Giugno.
Dando uno sguardo finale ai possibili protagonisti di origini italiane in questa stagione 2017 non possiamo che citare il super talento Michael Gigliotti, esterno della piccola Lipscomb University, entrato di prepotenza fra i Preseason All American dopo le ottime prestazioni in estate nella prestigiosa Cape Cod League.
Discorso simile per il forte lanciatore di rilievo di Maryland, Mike Rescigno, atteso a confermare le buone qualità evidenziate sempre in estate durante la sua partecipazione alla Cal Ripken Collegiate League.
A chiudere questa panoramica merita attenzione il giovanissimo lanciatore mancino Nick Lodolo, miglior talento nel ruolo uscito dalle High School della California, da cui si aspettano tanto i suoi allenatori a Texas Christian e molti addetti ai lavori che lo considerano il possibile freshman (esordiente ) dell'anno per questo 2017.

 

Andrea Palmia

Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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