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Addio base intenzionale, la MLB cambia la regola

E' stata approvata dalla MLB, non senza code polemiche, la modifica alla base intenzionale. Fino ad ora per concedere la base per ball volontariamente era necessario che il "pitcher" lanciasse per quattro volte la palla lontano dall'area di strike, con il catcher in piedi che pone il guantone sufficientemente lontano dal box e il battitore in attesa che il rituale si compisse. Adesso invece sarà sufficiente un cenno da parte dal dug-out e l'intentional walk sarà concessa. L'operazione, fortemente voluta dal Commissioner Rob Manfred, procede nel percorso intrapreso per velocizzare il gioco, ma crea non poche perplessità tra i puristi del gioco. Tra questi Jason Kipnis, seconda base degli Indians, che ricorda (attraverso Twitter), come in due occasioni nella sua carriera è riuscito a segnare grazie a basi intenzionali sbagliate che, trasformatesi in lanci pazzi, ha consentito al corridore di arrivare salvo a casa. Può accadere anche che un lancio un po' troppo vicino all'area di strike venga intercettato dal battitore che, colpita la palla, innesca il gioco offensivo.
Ad alimentare le polemiche i dubbi dell'effettiva incidenza sulla durata del gioco. Secondo un "cinguettio" della MLB Statistic il minutaggio complessivo delle basi intenzionali del 2016 è stato pari a 1.410 minuti pari a 35 secondi a partita, mentre secondo un altro studio compiuto da Ryan M. Spaeder, collaboratore di Sporting News nonché creatore ed autore del popolare account Twitter di statistiche di Major @theaceofspaeder, nel corso delle 2.428 partite dello scorso anno l'intentional walk è stato utilizzato solo 932 volte. Inizialmente si era parlato di applicare questa nuova regola solo alle Minor Leagues, ma Manfred è riuscito ad ottenere che venga applicata anche alla Major già da questa stagione.
Nel frattempo il mercato continua a tenere banco con Washington che mette a segno il colpo più pregiato della settimana. Che i Nationals fossero una delle realtà più importanti della National League lo avevamo già metabolizzato. Ma adesso con l'acquisto del catcher ex Orioles Matt Wieters (.256 media battuta, 802 valide, 117 fuoricampo, 437 punti battuti a casa dal 2009), il roster di Dusty Baker è seriamente in grado di insidiare i Cubs per la vittoria della National League. Il 30enne ricevitore 4 volte All-Star (2011, 2012, 2014, 2016) e due volte Gold Glove (2011,2012), che finora ha giocato sempre a Baltimore, ha accettato un biennale da 21 milioni di dollari ed andrà a comporre una batteria di battitori forse unica nel panorama del "Senior Circuit". Cambiando costa e passando dalla East alla West Division da segnalare il ritorno ai Dodgers dopo 13 anni di Franklin Gutierrez (.257 media battuta, 765 valide, 96 fuoricampo, 353 punti battuti a casa e 78 basi rubate dal 2005). In realtà il 34enne esterno destro venne soltanto invitato agli spring training del lontano 2004, per essere poi ceduto a Cleveland da dove poi ha iniziato la sua carriera che conta anche un Gold Glove nel 2010. Dave Roberts lo ha fortemente voluto per bilanciare il numero di battitori mancini (lo ha definito un "lefty killer"), e perché vista la sua duttilità (gioca molto bene anche esterno centro), può diventare la prima alternativa a Joc Pederson.
Ancora nella West Division, ma di American League, prosegue la campagna di rafforzamento dei Texas Rangers che dopo aver lavorato sul monte di lancio, si rafforza con l'arrivo dal mondo free-agent del prima base/battitore designato Mike Napoli (.252 media battuta, 1043 valide, 238 fuoricampo, 678 punti battuti a casa dal 2006). Per il 35enne di origini italiane, vincitore delle World Series 2013 con i Red Sox, si tratta della sua terza avventura ad Arlington dopo quella del 2011-2012 (dove giocava catcher), e quella della seconda metà del 2015 (arrivò il 7 agosto e venne impiegato esterno sinistro). Con il fuoricampo battuto in gara3 delle scorse American League Championship Series contro i Blue Jays, Napoli è diventato il quinto giocatore della MLB battere un "Home-run" in gare di World Series con 4 casacche differenti (Ron Gant, John Olerud, Reggie Sanders, e Russell Martin prima di lui). Intanto i Kansas City Royals nei giorni scorsi si sono rafforzati sul monte di lancio con l'acquisto dai free-agent del partente/rilievo mancino Travis Wood (43-52, 4.00 media ERA, 736 strike-out in 900.0 inning lanciati), fresco vincitore delle ultime World Series con i Cubs. Il 30enne All-Star 2013 ha strappato ai Royals un biennale da 12 milioni di dollari, ed a Kansas si ritroverà gli ex compagni di squadra Jason Hammel e Jorge Soler, il primo arrivato dagli svincolati, il secondo nel computo dello scambio con Chicago di Wade Davis. Wood probabilmente si giocherà il quinto spot della rotazione dei partenti con Nathan Karns e Chris Young.

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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