Nasce il Nettuno Baseball Club Academy. Una nuova società frutto dell'accordo tra il Città di Nettuno di Piero Fortini e l'Academy of Nettuno Baseball per partecipare al prossimo campionato di serie A federale da dove riparte la squadra di Fortini dopo non aver svolto attività lo scorso anno.
Il Città di Nettuno, dunque, riparte cambiando veste e rinforzandosi con l'unione di una società che può contare su un nutrito settore giovanile. "Ripartiamo dalla SerieA con grande orgoglio per aver dato finalmente alla prima squadra un settore giovanile – le parole di Piero Fortini, divulgate attraverso un comunicato pubblicato sul sito dell'Academy of Nettuno Baseball – ha dichiarato oggi al primo raduno del team Piero Fortini – è nato un connubio perfetto, una grande squadra e un grande settore giovanile. Penso che nessuno in Italia potrà contare su una scuola di baseball come la nostra, nel baseball italiano l'Academy rappresenta il massimo per organizzazione, qualità e valori. Da oggi loro sono una cosa sola insieme al Città di Nettuno, dalla prima squadra a tutte quelle del settore giovanile splenderà la nostra stella d'oro. Ripartire dalla SerieA quindi rappresenta un trampolino di lancio, e vogliamo iniziare con tanti giovani nettunesi in campo". "Questo accordo nasce per dare continuità al nostro grande lavoro fatto nell'Academy. Il Città di Nettuno rappresenta la storia del baseball e una grande prospettiva per i nostri ragazzi. Da parte nostra faremo il massimo per far crescere i nostri atleti. A loro il compito poi di scendere in campo e continuare la grande tradizione del baseball nettunese".
La squadra che disputerà il Girone C della SerieA sarà guidata dal manager Roberto De Franceschi, coadiuvato da Claudio Scerrato nel ruolo di pitching coach, da Gianni Mastropietro nel ruolo di Third Base Coach e da Leonardo Mazzanti nel ruolo di Direttore Sportivo. La Presidenza della squadra è affidata a Federico Fortini, già presidente del Città di Nettuno.
"Ai ragazzi chiedo tanta applicazione e tanta voglia di fare bene – ha dichiarato invece il manager Roberto De Franceschi – siamo giovani ma sono convinto che possiamo essere competitivi e fare un ottimo campionato. Voglio una squadra veloce e aggressiva, la gioventù in questo aiuta. Poi disciplina e serietà perchè siamo il Nettuno e dobbiamo andare su ogni campo con grande rispetto e serietà. Ovviamente ai ragazzi chiederò tanto lavoro, come facevamo noi quando eravamo giocatori e sempre con la volontà di essere utili alla squadra".
Il movimento del baseball nettunese, dunque, continua a correre diviso. Da una parte il Città di Nettuno in serie A federale con l'Academy of Nettuno Baseball e rinforzi dalle macerie dell'Anzio Baseball, dall'altro il Nettuno Baseball City in IBL che sta stringendo accordi con le altre squadre giovanili del territorio, su tutte Lions e San Giacomo. Insomma, una vera e propria unità sembra impossibile eppure il passato dovrebbe aver insegnato che le divisioni non pagano. "Il Nettuno che giocherà con la stella sulle casacche", come sottolineano nel loro primo comunicato dal Nettuno Baseball Club Academy, giocherà in una serie inferiore e questo non è il massimo per il movimento e non può essere una gioia per i tifosi nettunesi. Le frizioni hanno portato a non tutelare la storia del baseball nettunese ridotta a mera merce di scambio e oggetto di contesa. Gli interessi delle singole società non hanno fatto il bene del movimento che oggi si ritrova ancora una volta con due squadre, una IBL e una in serie A, con un potenziale diviso e una storia non valorizzata, relegata a vessillo da sbandierare (e non nel massimo campionato per la prima volta da quando esiste il baseball in Italia) più che da valorizzare. Le difficoltà in riva al Tirreno hanno portato negli anni a questa situazione di divisione difficilmente ricucibile, ma che gli appassionati sperano sempre si possa recuperare per avere di nuovo un grande Nettuno, con tutta la sua grande storia, nel massimo campionato, sperando sia grande anch'esso.
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