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Verso l’Opening Day: Boston insidia Cleveland nella American League

A contendere il titolo in una delle World Series più appassionanti di sempre, furono l'anno scorso i Cleveland Indians di Terry Francona che nella offseason si sono rinforzati con l'arrivo di Edwin Encarnation, che sostituisce Mike Napoli in prima base, e l'innesto di lanciatori nel bullpen come il mancino Boone Logan, Carlos Frias ed il giovanissimo Nick Goody. In più tornerà disponibile l'esterno sinistro Micheal Brantley, dopo il doppio intervento alla spalla di qualche mesa fa. Se l'anno scorso erano stati valutati come underdog quest'anno sono certamente la squadra da battere, almeno della Central Division della American League. Il valore aggiunto di Terry Francona è stato evidente lo scorso ed il monte di lancio ne ha beneficiato con l'esplosione di Carlos Carrasco, Danny Salazar, Andrew Miller e Cody Allen. Corey Kluber è un campione affermato, ma gli altri sono chiamati ad una conferma che potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio per gli Indians. A contendergli la leadership del girone ci sono i soliti Detroit Tigers che dopo il fallimentare 2016 sono pronti a tornare protagonisti. Il reparto offensivo è potenzialmente molto pericoloso grazie a giocatori del calibro di Justin Upton, J.D. Martinez e Nick Castellanos che ben si "legano" con gli ultra-trentenni Miguel Cabrera, Victor Martinez e Ian Kinsler. La rotazione dei partenti è composta dai veterani Jordan Zimmermann, Anibal Sanchez e Mike Pelfrey che però in questi spring training appaiono in ritardo rispetto agli altri due componenti della rotazione dei aprtenti Justin Verlander e Michael Fulmer, quest'ultimo AL Rookie of the Year 2016. Dietro di loro Kansas City, che potrebbe candidarsi al ruolo di terzo incomodo del girone. Lo scorso anno i Royals hanno sofferto molto in fase offensiva e l'addio di Kendrys Morales è stato assorbito da Brandon Moss, sicuramente meno esplosivo ma capace di mettere pressione ad Eric Hosmer per iol ruolo di prima base. Ci si aspetta il risveglio di Lorenzo Cain, Alex Gordon e Mike Moustakas apparsi appannati lo scorso anno (con l'ultimo fuori per metà stagione per un infortunio al ginocchio). Da seguire il percorso del lanciatore Danny Duffy, che potrebbe esplodere definitivamente. In piena ricostruzione i White Sox ed i Twins non hanno grandi speranze di incidere in questo 2017. Chicago ha perso molto sul monte di lancio con l'addio di Chris Sale, anche se i "South Siders" hanno mantenuto nel bullpen il rilievo David Robertson e mantenuto nella rotazione dei partenti Jose Quintana e Carlos Rodon. Il potenziale offensivo c'è e potrebbe portare la crescita di Jose Abreu, Tim Anderson e Todd Frazier e le performance del solito Melky Cabrera, anche se l'addio di Adam Eaton si farà sentire. Per Minnesota se non è notte fonda poco ci manca. Sul monte di lancio dietro Ervin Santana e Kyle Gibson c'è poca roba, e l'arrivo del catcher Jasson Castro non può far miracoli. In attacco si spera nella esplosione di giocatori del calibro di Byron Buxton, Miguel Sano e Max Kepler che potrebbero aiutare Brian Dozier e Joe Mauer a potenziare la produzione offensiva.
Tra le franchigie pronte ad esplodere e ad usurpare il titolo di campione di American League ci sono senza dubbio i Boston Red Sox, già favoriti lo scorso anno, che in questa stagione possono contare sull'innesto di Chris Sale, in una rotazione dei partenti che ha già tra i suoi componenti il Cy Young Award di AL Rick Porcello, David Price, seppur dolorante ad un gomito (ma sembra scongiurato l'intervento chirurgico noto come "Tommy John"), e la giovane promessa Eduardo Rodriguez. Restando nel bullpen il lavoro di Craig Kimbrel potrebbe diminuire con l'arrivo di Tyler Thornburg ed il possibile spostamento tra i riievi di Joe Kelly (ma sono solo "rumors"). L'addio di David Ortiz ovviamente non può non preoccupare in fase offensiva ma la concomitante esplosione di Mookie Betts, ed un line-up che vede nella sua composizione giocatori del calibro di Pablo Sandoval e Mitch Moreland (appena arrivato da Texas), Hanley Ramirez e Dustin Pedroia non dovrebbe avere problemi offensivi. Tornando alle giovani promesse occhio all'esterno 22enne Andrew Benintendi. Nella East Division di AL a contrastare i Red Sox ci sono senz'altro i Blue Jays. La franchigia canadese ha perso i 42 fuoircampo di Edwin Encarnation, ma l'acquisto di Kendrys Morales potrebbe in qualche modo sopperire. Soprattutto se Jose Bautista ripete le performance offensive dell'ultima stagione. Il line-up di Toronto comprende anche Josh Donaldson, Troy Tulowitzki e Russell Martin, che peraltro garantiscono una difesa che lo scorso anno è stata seconda solo a quella dei Cubs in termini di efficienza. Il tutto a beneficio di una rotazione dei partenti che ha visto il 2016 consacrare Aaron Sanchez, e che quest'anno potrebbe far emergere uno tra Marcus Stroman. Marco Estrada e J.A. Happ. Tra i cinque partenti non possiamo dimenticare un ringiovanito Francisco Liriano. Dietro le due contendenti potrebbero riservare qualche sorpresa Baltimore e New York. Gli Orioles, nonostante siano la franchigia che ha collezionato più vittorie dal 2012 in American League, non è mai tra le pretendenti al titolo. Paga il brutto impatto della rotazione dei partenti della scorsa stagione e spera in un pronto riscatto di Kevin Gausman e Dylan Bundy. L'addio del catcher Matt Wieters dovrebbe equivalere all'arrivo di Wellington Castillo. Per l'attacco ci si apetta più costanza da Manny Machado, Adam Jones, Chris Davis e Mark Trumbo. E poi c'è un bullpen, guidato dal solido Zach Britton, leader di salvezze in AL lo scorso anno, che è rimasto grosso modo invariato e che lo scorso anno ha fatto tanto bene. Magari non scatena la fantasia, ma il roster di Buck Showalter resta tutto sommato "quadrato". Gli Yankees proseguono nel loro percorso di rifondazione e punta molto sul gruppo "giovane" del suo roster. I tre 24enni Aaron Judge, Gary Sanchez e Greg Bird sembrano pronti ad esplodere, e potrebbero trascinare nell'entusiasmo altri giocatori come Stalin Castro, eterna promessa ma mai veramente in grado di fare il grande salto da giocatore di qualità a campione. Il bullpen mantiene solidità con le conferme di Dellin Betances e Tyler Clippard, ed il ritorno di Aroldis Chapman sicuramente aiuta a migliorarlo. Nella rotazione dei partenti la certezza si chiama Masahiro Tanaka mentre ci si aspetta che Michael Pineda e Luis Severino trasportino sul diamante le loro potenzialità sulla carta. Per il resto, strano a dirsi per i "Bronx Bombers", ma il potenziale offensivo al di la di Sanchez, Bird e Judge sembra veramente troppo fiacco per poter competere per la vetta. A chiudere il girone troviamo Tampa Bay che pure nella rotazione dei partenti dimostrano non poche doti con Chris Archer che è un campione indiscusso, Jake Odorizzi è solido, Alex Cobb sembra aver superato l'infortunio al legamento del gonmito, e Blake Snell è chiamato a confermare quanto di buono mostrato nel corso della sua prima stagione da pro. Il problema è assolutamente in attacco, dove hanno chiuso al 14esimo posto come produzione offensiva della American League 2016. L'arrivo di Colby Rasmus potrebbe aiutare il definitivo innesto di Brad Miller e Matt Duffy arrivati lo scorso anno, ed in più si attende la maturazione di Kevin Kiermaier, Steven Souza Jr. e Corey Dickerson. Da valutare se l'acquisto del catcher Wilson Ramos, preso con il ginocchio infortunato, si rivelerà un affare.
Chiudiamo il giro di "prediction" con la West Division. Come per quella della NL, anche in questo girone l'equilibrio sembra essere la parola chiave. I Rangers, vincitrice del pennant degli ultimi due anni, si sono rafforzati sul monte di lancio, uno dei punti deboli della passata stagione, con gli acquisti di Andrew Cashner, e Tyson Ross, che vanno a coadiuvare Yu Darvish e Cole Hamels. Nel bullpen Sam Dyson, Matt Bush e Jeremy Jeffress possono migliorare ancora e garantire solidità. In attacco Mike Napoli in prima base potrebbe valorizzare le giocate di Jonathan Lucroy, mentre si attende la crescita del 21enne Nomar Mazara sull'esterno destro. Ad insidiare il trono di Texas ci sono gli Houston Astros che Sports Illustrated, in un articolo del 2014, candidò come vincitori del campionato 2017. E devo dire che quello che era considerata poco più di una boutade allora può essere considerata come una previsione di tutto rispetto oggi. I "Rockets" hanno mantenuto l'ossatura offensiva di Jose Altuve, Carlos Correa e George Springer aggiungendoci giocatori del calibro di Carlos Beltran (peraltro scippato ai Rangers), Josh Reddick e Brian McCann. Inoltre occhio al giovane Alex Bregman, che sembra pronto per una stagione da protagonista. Il punto debole del roster di A.J.Hinch sembra essere la rotazione dei partenti forte di Dallas Keuchel, Collin McHugh e Lance McCullers. L'arrivo di Charlie Morton coincide con l'addio di Doug Fister, attualmente free-agent. Immediatamente dietro Houston occhio a Seattle. I Mariners hanno un potenziale offensivo sempre più dirompente ed al trio Robinson Cano, Nelson Cruz e Kyle Seager si è aggiunto Jean Segura, Mitch Haniger e Danny Valencia. Occhio al giovane e Dan Vogelbach, 24enne prima base che ha esordito lo scorso anno. Sugli esterni insieme ad Haniger, è arrivato Jarrod Dyson a dar manforte a Leonys Martin. Punto interrogativo la rotazione dei partenti dietro a Felix Hernandez e Hisashi Iwakuma con l'esperto Yovani Gallardo, James Paxton e Drew Smyly (quest'ultimo prelevato da Tampa), che lasciano qualche dubbio. Il bullpen non può non considerare la crescita costante del giovane closer Edwin Diaz, che potrebbe garantire qualche vittoria in più. Può far vedere qualcosa di buono anche Anaheim che ha un line-up che forse lo scorso anno è stato anche sfortunato nel finire al 10imo posto nella produzione offensiva di AL. Due solidi battitori come Cameron Maybin e Luis Valbuena, arrivati rispettivamente da Detroit e Houston, ed uno veloce come Danny Espinosa, prelevato da Washigton, potrebbero aiutare il campione di casa Mike Trout a produrre qualche punto in più. Anche in chiave difensiva il roster di Mike Scioscia dovrebbe far meglòio del 21esimo posto (in efficienza) con cui ha chiuso il 2016, ed inquesto può aiutare l'arrivo di Martin Maldonado dai Brewers. La rotazione dei partenti con Matt Shoemaker, Garrett Richards e Tyler Skagg è solida e dovrebbe concludersi con Ricky Nolasco e Jesse Chavez, quest'ultimo in arrivo dai Dodgers. Qualche dubbio sul closer Huston Street viste le recenti prestazioni, ma se torna ai livelli del 2014 gli Angels potrebbero sorprendere. Anche quest'anno gli Athletics, in piena coerenza con Billie Bean, il loro GM, sono in mutazione e non sono assolutamente prevedibili. Hanno una serie di buoni battitori come Khris Davis e Ryon Healy, ai quali sono stati aggiunti Rajai Davis, ex Indians, Matt Joyce, arrivato dai Pirates, e Trevor Plouffe, quest'ultimo arrivato dai Twins. Ma non è detto che questo coincida con un miglioramento difensivo, soprattutto a seguito del mancato rafforzamento sul monte di lancio. Il partente Sonny Gray, vero asso di questa rotazione, si vedrà affiancare da Kendall Graveman ed altri giocatori non propriamente all'altezza.

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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