Squadra che vince… si cambia. Sembrerebbe essere questo il motto dell'UnipolSai edizione 2017. Conquistato lo scudetto della stella, la squadra bolognese, per un motivo o per l'altro, avrà un'altra faccia rispetto a quella che abbiamo visto imporsi sul Rimini nell'ultima serie-scudetto. Per forza o per disamore, all'appello posticipato di sabato a Sesto Fiorentino a Lele Frignani mancheranno il vecchio capitano, Claudio Liverziani, per la sua decisione di ritirarsi dall'attività. Poi quattro dei cinque stranieri dell'anno scorso: Rivero e Zielinski, sostanzialmente per motivi economici, Cedeno e Searle, per altro. Unico "salvato" Marval, e ci mancherebbe.
Una scommessa? O forse la speranza che gli altri, che hanno cambiato tanto anche loro, abbiano fatto peggio. Calcolando che fra i nomi in uscita vanno aggiunti un Infante andato a Rimini, alla fine in cambio di Flores, Asi contro straniero, e poi i lanciatori Buffa e Cadoni (passati al Novara). Mentre De Santis è sì nel roster, ma è fermo e non si sa se e quando riprenderà ad allenarsi, causa motivi di lavoro, e non è detto nemmeno che possa essere un rinforzo per la Coppa dei Campioni.
In ingresso, oltre a nuovi da oltre oceano – Ramon Garcia e Owens – Nosti di ritorno da Padova, Robel Garcia (non Asi) da Imola (A Federale), Agretti da Novara, Corradini da Rimini e Clemente, che parrebbe aver dichiarato chiusa la sua esperienza negli States.
L'obiettivo primo è il bis in campionato (vedi anche scelta a proposito di Infante, in chiave Coppa) mai riuscito in Fortitudo.
Scudetto, stella e volti nuovi, chiediamo a manager Frignani.
"Il cambio dei lanciatori stranieri non è stata una scelta tecnica. L'anno scorso tutti tre hanno tirato molto bene e quando fanno bene poi possono trovare contratti migliori e per tenerli ci si troverebbe a dover spendere un sacco di soldi. Abbiamo lasciato le porte aperte fino a un certo punto, poi abbiamo imboccato altre strade: quando entrano in gioco campionato messicano o di Taiwan, l'IBL italiana non è più competitiva a livello economico".
I due nuovi come ti sono sembrati?
"Per adesso mi sono piaciuti. Owens in particolare mi è sembrato consistente. Di più non posso dire, perché il campionato comincia sabato".
Quanto a Cedeno, discorso diverso invece.
"Cedeno era un personaggio abituato alle Major League, un mondo completamente diverso. La scelta di non confermarlo è stata societaria. Non prendeva comunque tutti quei soldi di cui qualcuno parlava. Ci siam trovati disponibile Flores, che ci piaceva già dall'anno prima, e abbiamo deciso di puntare su di lui. Forse non ha lo stesso talento, perché Cedeno probabilmente è il più bel giocatore che ho visto in Italia da quando sono nel baseball. Flores è più utility, più quadrato, ed è già da qualche hanno in Italia".
E poi un capitan Liverziani che ha deciso di appendere il guanto al chiodo.
"Per Liverziani non si poteva far niente: ha deciso lui di smetter di giocare. Si è cercato Nosti, che ha caratteristiche del tutto diverse – ma di Liverziani non ce ne sarebbero nemmeno stati – perché avevamo bisogno di un lead off, di un giocatore anche veloce, dopo la partenza di Infante, visto che in terza base abbiamo deciso di responsabilizzare Fuzzi in tandem con Robel Garcia".
Le avversarie che temi di più quest'anno?
"Oltre a Rimini e San Marino credo abbia fatto uno step in più il Nettuno, più insidioso dell'anno scorso. Con Retrosi, Giordani, se ha preso bene come stranieri, sarà molto pericoloso".
IL ROSTER DELL'UNIPOLSAI 2017
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