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Otto regine alle College World Series

Ad Omaha, nel Nebraska, playball sabato notte per le College World Series che rappresentano la celebrazione, lunga una decina di giorni, del "College Baseball" americano. Tantissimi gli eventi collaterali organizzati per gli appassionati prima e dopo le partite in scena sul diamante del meraviglioso "TD Ameritrade Park".
Le 8 partecipanti, che si affronteranno col tradizionale sistema della "doppia eliminazione" (nessuna esclusione diretta ma solo alla seconda sconfitta), sono divise in 2 raggruppamenti da 4 squadre ciascuno: le vincenti si scontreranno poi nella finale vera e propria al meglio dei 3 incontri fra il 26 ed il 28 giugno per aggiudicarsi il titolo nazionale attualmente in mano a Coastal Carolina.
Il tema di questa edizione sembra essere molto semplice: chi fra le 7 pretendenti riuscirà a fermare Oregon State? I Beavers infatti arrivano a questo appuntamento con un record di 54 vittorie e sole 4 sconfitte, la più alta percentuale di successi di una squadra presente alle College World Series da 35 anni a questa parte e con una striscia aperta di 21 vittorie consecutive. Oregon State sembra senza punti deboli, ma negli ultimi giorni una brutta storia del passato riguardante il lanciatore partente Luke Heimlich ha scosso l'ambiente.
Principali avversarie potrebbero essere Louisville, Lsu, Florida, Florida State e perché no California State Fullerton, programma di grande tradizione che ha vinto ben 4 titoli NCAA (1979, 1984, 1995 e 2004) ma nessuno nell'attuale decennio… che sia un segno premonitore?
Fra le outsider che potrebbero sorprendere, come fatto Coastal Carolina lo scorso anno, troviamo Tcu data in pre-stagione fra le favorite ma che si presenta senza il suo miglior battitore Luken Baker infortunato e Texas A&M sospinta da un monte di lancio molto competitivo.
Analizzando in dettaglio gli accoppiamenti su un lato del tabellone, si presenta molto intrigante la sfida fra Oregon State e il suo monte di lancio ricco di talenti (Bryce Fehmel e Drew Rasmussen in primis) e California State Fullerton, la possibile mina vagante di queste College World Series, così come quella fra la sempre competitiva Lsu e Florida State che dopo aver sofferto più del lecito in gara-1 dei Super Regionals per aver ragione di Sam Houston State vuole regalare un'altra soddisfazione al suo leggendario coach Mike Martin.
Dall'altra parte si inizierà con la grande Louisville che dopo due eliminazioni consecutive a livello di Super Regional è approdata finalmente ad Omaha trascinata dalla sua stella, il lanciatore/prima base Brendan Mc Kay, recente scelta numero 4 assoluta dei Tampa Bay Devil Rays nel draft MLB, e dal terza base Drew Ellis (autore di ben 3 fuoricampo nelle sfide decisive con i rivali storici di Kentucky). Ora i Cardinals troveranno sulla loro strada Texas A&M che ha superato a fatica la "Cenerentola" Davidson soprattutto nella prima gara terminata 7-6 per gli Aggies dopo ben 15 inning (record assoluto NCAA di durata di una gara a livello di Super Regional).
A chiudere il quadro del primo turno un'equilibrata Florida-Tcu con i Gators che hanno avuto la meglio su Wake Forest solo in gara-3 grazie alla buona prova di JJ. Schwarz e dopo l'ennesimo lungo rinvio per pioggia che ha fatto soprannominare la sede dell'università non più Gainesville ma "Rainsville".
Fra i protagonisti individuali tanto attesi di questa kermesse, citiamo sicuramente il seconda base Nick Madrigal leader del profondo line-up della superfavorita Oregon State, la coppia Drew Ellis e Brendan Mc Kay di Louisville, Timmy Richards interbase di Cal State Fullerton, Kramer Robertson e Greg Deichmann punte di diamante di Lsu, Jared Janczak di Tcu senza dimenticare Alex Faedo talentuoso lanciatore di Florida scelto con il numero 18 dai Detroit Tigers in questo draft MLB.

 

Andrea Palmia

Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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