Un grido di liberazione ha avvolto le tribune del TD Ameritrade Park ad Omaha, nel Nebraska, nonostante il dominio numerico dei tifosi di Louisiana State, quando la pallina lanciata dal seconda base Deacon Liput è arrivata nel guantone del prima base J.J. Schwarz per l’ultimo out di gara 2 che ha proclamato di fatto Florida campione NCAA 2017.
I Gators sono arrivati per ben 6 volte negli ultimi 8 anni alle College World Series ma nel momento decisivo avevano sempre fallito pur potendo contare su campioni ora fra i professionisti (come Mike Zunino, Brian Johnson ed Anthony DeSclafani). Il team 2017 ha avuto la capacità e la forza psicologica di superare momenti di forte difficoltà come la serie persa contro Auburn all’inizio della stagione regolare nella Southeastern Conference e non veniva certamente data, dagli addetti ai lavori, come super favorita alla vigilia delle College World Series. Proprio questa sfiducia può aver rappresentato lo stimolo decisivo per rendere al massimo ad Omaha dove Florida è stata trascinata soprattutto dal parco lanciatori con Alex Faedo (2 vittorie e zero sconfitte e ben 22 strike-out in 14.1 inning lanciati senza subire punti) e Brady Singer (anche per lui 2 successi di cui uno nella gara di finale con 14 inning lanciati e 21 K) ma da non dimenticare l’apporto del closer Michael Byrne (19 salvezze di cui ben 3 alle College World Series) e del giovanissimo Tyler Dyson, partente nella decisiva gara-2 di finale. Il line-up non ha avuto numeri fantastici (.259 di media battuta di squadra) ma è stato in grado di colpire nei momenti decisivi con il terza base Jonathan India, l’esterno sinistro Austin Langworthy e il prima base J.J. Schwarz.
Gran parte del merito del successo dei Gators è però da riconoscere al coach, Kevin O’Sullivan, che in 10 anni ha portato il programma di baseball di Florida ad essere uno dei migliori dell’intera NCAA coronando il suo lavoro con il titolo di questa stagione. Da sottolineare come ora Florida sia l’unico ateneo appartenente alla Southeastern Conference ad aver conquistato almeno un titolo NCAA nei 3 sport maggiori a livello maschile: pallacanestro, football americano e baseball. Altro fatto da evidenziare è come i Gators abbiano ottenuto le vittorie decisive per il titolo senza l’aiuto del loro miglior giocatore, il lanciatore Alex Faedo (scelto nel recente draft MLB con il numero 18 dai Detroit Tigers) che a dire il vero con le sue due vittorie ottenute contro Texas Christian University ha trascinato i Gators verso la finalissima e se necessario sarebbe anche salito sul monte per l’eventuale gara-3.
Nella sfida iniziale, il partente di Florida è Brady Singer che tiene a bada LSU fino al sesto inning quando il fuoricampo di Duplantis e altre 2 valide di Watson e Jordan riavvicinano i Tigers sul 3-2 per i Gators che però rispondono subito nel loro successivo attacco con un doppio di Langworthy e il singolo di Rivera che da il punto della sicurezza per il 4-3 finale.
Gara-2 vede di nuovo Florida subito avanti grazie alle valide di Schwarz e Liput e a 3 errori decisivi della difesa di Lsu. Il partente dei Gators, Tyler Dyson, tiene l’attacco dei Tigers a bada per i primi 6 inning (solo 2 valide concesse) e quando al settimo LSU segna il suo unico punto sui lanci del rilievo Michael Byrne ci pensa poi l’attacco a dare la spallata decisiva con 4 punti che fissano il risultato sul 6-1 finale.
Onore anche agli sconfitti di LSU soprattutto da parte del loro coach Paul Mainieri che non ha mancato di elogiare i suoi ragazzi per la grande annata che ha reso orgogliosi i tantissimi tifosi dei Tigers accorsi con ogni mezzo ad Omaha per sostenere i loro beniamini sulle tribune del TD Ameritrade Park. LSU dopo aver estromesso dalla contesa finale la super favorita Oregon State si è come svuotata e soprattutto a livello offensivo non ha reso al massimo delle sue potenzialità. In particolare in gara-2 quando più volte ha avuto uomini in posizione punto senza saper concretizzare. Ora molti dei protagonisti dei Tigers, giunti alla conclusione dei loro anni di eleggibilità universitaria, continueranno la loro carriera nel baseball professionistico (fra gli altri il forte interbase Kramer Robertson e i lanciatori Jared Pochè ed Alex Lange) ma LSU grazie a un nutrito gruppo di giovani talenti guidati dall’esterno centro Zach Watson (miglior battitore dei suoi alle College World Series) e che comprende anche il lanciatore Zach Hess e il terza base Josh Smith sono pronti per un altro assalto al titolo NCAA nel 2018.
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