Decide un colpito a basi piene

Sono quattro, con quella di stasera, le sconfitte consecutive rimediate in gara1 dalla UnipolSai, che dunque inizia anche questo weekend in salita, perdendo 2 a 1 gara 1 in trasferta contro la Tommasin Padova. Malgrado un fuoricampo subito da Perdomo, quello del provvisorio pareggio, Owens non può essere questa volta incolpato di una sconfitta che lascia l'amaro in bocca ai bolognesi, che hanno battuto 6 valide contro le sole 2 dei padroni di casa, portandosi immediatamente in vantaggio, senza tuttavia riuscire a finalizzare le successive, anche se poche, occasioni costruite. Alla fine 8 uomini lasciati in base, il doppio degli avversari, che pur hanno finito a basi piene. E' stato un colpito di Crepaldi (prima sconfitta stagionale) su Sciacca a un solo out dagli extrainning a far segnare "forzatamente" ai veneti il punto della vittoria.

Gara vibrante ed equilibrata al Plebiscito, nella quale davvero non si capiva chi era secondo in classifica e chi penultimo, ma non tanto per particolari demeriti della squadra bolognese che anzi ha prodotto di più, piuttosto che meriti dei patavini che comunque hanno mostrato una difesa a tratti "eroica", quanto invece per la qualità delle prestazioni degli atleti in campo, ma in particolare dei lanciatori, protagonisti di gare a dir poco "dominanti". E' una delle tante dimostrazioni della bellezza e dell'imprevedibilità di questo gioco, che alla lunga quasi sempre consente che i valori vengano fuori, ma che nella singola partita è aperto a qualsiasi risultato, soprattutto quando quelli che stanno sulla collinetta dettano legge.

La prima apparizione da lanciatore partente del cubano Kenny Rodriguez è stata positiva, pur subendo la pressione dell'attacco bolognese (4 valide, 2 basi ball e 2 colpiti, a fronte di 2 srikeout), che alla prima ripresa di gioco ha prodotto il vantaggio senza battere valido: Nosti, colpito, è andato in seconda base sui quattro ball a Fuzzi, è avanzato sull'out di Flores ed ha segnato sulla volata di sacrificio di Osman Marval. Un importantissimo strikeout a basi piene (valide di Agretti e Fuzzi, base ball a Flores) sullo stesso Marval è stata la sua ultima fatica a chiudere un sofferto quinto inning, rilevato da Roberto Canache che ha contenuto – sempre con qualche patema e molti aiuti di una difesa galvanizzata – i tentativi dei bolognesi fino al nono inning, concedendo in quattro riprese 2 valide, altrettanti passaggi gratuiti, a fronte di 4 K, la sua specialità. Ancora meglio la prestazione di Rudy Owens: 8 riprese eccellenti, concedendo una sola valida e una base per ball, a fronte di ben 10 eliminazioni al piatto, per un totale di 95 lanci. Purtroppo per lui e per Bologna, quell'unica valida è stata il fuoricampo a destra del pareggio battuto da Carlos Perdomo al quarto inning, siglando quel 1 a 1 che la Fortitudo non è riuscita più a schiodare fino all'epilogo.

Il lanciatore americano della Fortitudo, sul banco degli imputati per le ultime tre sconfitte maturate in gara1, ha senz'altro dato quella risposta che manager Frignani tuttavia attendeva da almeno un paio di settimane. A subentrargli al nono inning Filippo Crepaldi, che ha ottenuto in poco tempo due facili out, ma poi si è perso non riuscendo a confezionare quel ventisettesimo che avrebbe portato le squadre all'extrainning. Base a Medoro, singolo interno di Perdomo, che nell'azione si è pure infortunato, ancora base a Teahen, dopo un lungo duello, colpito Sciacca, game over.

 

Il tabellino  

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