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A San Marino e Nettuno ne basta una

Dei play off che inizieranno il prossimo weekend si sa già quando si gioca e su quali campi, ma dall'ultima giornata di regular season dell'Ibl si attende il verdetto finale, la classifica che determinerà anche gli accoppiamenti delle semifinali.

San Marino e Bologna sono in lotta per il primo posto, Nettuno e Rimini per il terzo, con due situazioni però profondamente diverse.

Nel primo caso a dividere le due contendendi è una sola partita di distacco, e lo scontro diretto proprio nell'ultima giornata non permette arrivi a pari merito. Sostanzialmente al San Marino basterà vincere una delle due partite per essere certo della leadership finale, che significherà incontrare la quarta in semifinale e disporre anche il vantaggio del campo in un'eventuale finale, nell'ipotesi si arrivasse a garacinque.

Bologna in settimana ha accolto Jared Lansford, nuovo lanciatore in sostituzione di Rudy Owens tornato negli Stati Uniti. Certo, il peggior momento per sostituire il partente del match degli stranieri, nell'ultima settimana prima dell'inizio dei play off e contro la peggiore avversaria possibile. Ma Lanford dal canto suo porta con sé in dote una sorta di “aura vincente”, considerato che ha vinto tra gli altri anche gli ultimi due campionati dove ha militato. Sotto le due Torri sperano proprio che arrivi il suo personale tris.

Diversa la situazione per il terzo posto, quella tra Nettuno e Rimini. I tirrenici sono in vantaggio di una partita e andranno in trasferta a Padova, mentre i romagnoli ospiteranno il Padule che in questo campionato non ha ancora mai vinto fuori casa. In caso di arrivo a pari merito, e con due vittorie per parte negli scontri diretti, si dovrebbe ricorrere al Tqb, il Team Quality Balance. Si tratta di un coefficiente algebrico (materia molto meno ostica di quanto la si voglia dipingere…) dato da una sottrazione. Al minuendo c'è il rapporto tra punti segnati e riprese offensive giocate, al sottraendo il rapporto tra punti subiti e riprese difensive giocate, sempre e solo relativi alle quattro volte in cui si sono incontrate le squadre. Il Nettuno ha segnato 22 punti in 36 inning, e ne ha subiti 13 in 36 riprese e 1/3, cosicché il Tqb del Nettuno è di 0,253. Quello del Rimini è identico, ma con segno negativo (visto che gli elementi sono gli stessi), -0,253, e allora ne consegue che alla formazione di D'Auria basterà una vittoria in quel di Padova per essere certa del terzo posto. A far pendere l'ago della bilancia in questo calcolo c'è il fatto che il Nettuno le sue due vittorie le ha ottenute con un consistente numero di punti di scarto (una addirittura 9 a 1), mentre il Rimini ha vinto una volta 2 a 0 e una volta di misura (l'ultima) con un walk off homerun.

Questi i calcoli algebrici, poi ci sono quelli che ogni squadra si fa sull'accoppiamento desiderato, soprattutto dopo i match di venerdì sera.

Facciamo un esempio, veramente a caso (e non ce ne voglia nessuno)… Poniamo che il San Marino perda la prima partita, e che il Nettuno abbia subito vinto la prima a Padova assicurandosi la terza piazza con un match di avanzo. Se la formazione del Titano vuole evitare il Nettuno in semifinale dovrà assolutamente vincere (e dunque dare il 100 per cento) nella seconda contro il Bologna. Cosa che però potrebbe desiderare anche il Bologna, magari solo per avere il vantaggio del campo per tutta la post season. In quel “potrebbe” c'è tutto uno scenario infinito di calcoli che i manager faranno, perché ad esempio la Fortitudo nell'ultimo scontro diretto ha rispedito al mittente il Nettuno con due manifeste e allora, se desidera il Nettuno la settimana prossima, potrebbe preservare i lanciatori o dare spazio alle seconde linee. E' solo un esempio e non è assolutamente detto che succederà una cosa simile, magari il desiderio del Bologna è solo quello di chiudere al primo posto. I risultati di venerdì apriranno molti scenari sui match di sabato, e a noi non resta che stare a guardare quello che succederà.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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