La finale scudetto col San Marino è del Rimini. Da quarta, in forse quasi fino all'ultimo, in regular season, a sorpresa, per aver saputo eliminare la favorita dell'anno, l'Unipolsai campione in carica.
Rimini, che centra l'obiettivo della serie-scudetto per la sesta volta consecutiva, diciottesima in totale per la squadra del presidente Zangheri. Rimini, che pochi immaginavano arrivasse fin qui, ad inizio serie, e ancor più dopo le due sconfitte in casa di martedì e mercoledì scorso. Invece, fattore-campo con valore zero, per la quinta volta in cinque partite.
Tre punti al primo inning, su Rivero, hanno segnato lo spareggio di semifinale di ieri sera a Bologna. Base al lead-off Infante, singolo Noguera, triplo di Garbella: 0-2. Volata di sacrificio di Celli: 3 a 0.
Un passivo che l'Unipolsai non è più stato in grado di recuperare. Battendo molto poco, anzi pochissimo, prima contro Rosario, poi su Hernandez, infine di fronte a Teran. Tre misere valide a tutto il settimo inning: il solo-homer dell'1 a 3 di Marvalal 4°, i due singoli, ancora di Marval e di Ambrosino per il 2 a 3 al 6°. Troppo poco, forse, per sperar di ribaltare il risultato, anche in una serie strana come questa.
Ceccaroli ha saputo stare sempre "davanti" alla partita. Al 5°, dopo 59 lanci, ha cambiato sul monte Rosario con Hernandez, a quota 62 lanci, sull'1 a 3.
Rivero, archiviata la tragica prima ripresa, il suo lo ha fatto. Un singolo e un doppio, ma senza punti, al 4°, 7 valide concesse in totale, altrettanti strikeout ottenuti. Alle tre segnature iniziali però il Rimini è stato capace stare aggrappato prima, e poi di allungare di quel che bastava all'8°, con un doppio di Noguera e un singolo di Garbella, a decretare il 2 a 5, sul fresco ingresso in partita a rilievo di Lansford.
Il solo-homer di Flores nella metà bassa della stessa ottava ripresa ha solo ridotto di un punto il divario (5 a 3), ma 11 valide a 5 hanno detto che è il Rimini ad aver meritato la finale, con un Teran che nei suoi 30 lanci per le ultime cinque eliminazioni dell'incontro avrà fatto 14 strike, con due colpiti e due basi su ball, ma senza valide al passivo e questo è bastato. Una volata di Flores, al 9°, ha portato al 4 a 5. Fatto sperare ancora i bolognesi. Ma, con 11 valide a 5, qualunque altro risultato sarebbe stato un furto.
Adesso, mentre il Rimini pensa a una serie-scudetto con la T&A (che nei due precedenti – 2012 e 2013 – l'ha vista sempre soccombere) – e alla qualificazione per la Coppa dei Campioni già ottenuta così, per l'Unipolsai si passa alla Coppa Italia, contro il Parma, unica strada per la Fortitudo per restare in Europa.
IL TABELLINO
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