La partita fra la federazione e le otto squadre dell'IBL 2017 è appena cominciata. Per ora siamo 1 a 0 per le "otto – a sono sette, o forse sei? – sorelle" che hanno incassato un incontro da sole con i maggiorenti FIBS, come volevano dall'inizio. Punto.
Il comunicato congiunto emesso alla fine della riunione (assente il San Marino e col Rimini presente per delega) non dice assolutamente nulla: "punti di convergenza, impegno a proseguire il dialogo, pervenire a una formulazione condivisa". Il peggio preso dal "politichese".
In realtà i club di IBL hanno almeno, finalmente, tirato fuori dal cassetto la loro proposta. Che però dista dalle idee marca FIBS.
A parte l'accenno al recupero delle piazze storiche, le società chiederebbero un campionato che non duri più di 20-24 settimane e senza interruzioni, a parte quella per la Coppa Campioni. Un campionato a una sola "velocità", uguale per tutti, quindi niente fasi con caratteristiche diverse. Un "adeguato" (boh?) numero di gare settimanali. Non applicazione della regola della retrocessione. Ammissione di nuove squadre votata dalle società già in IBL, con maggioranze qualificate e/o specifiche. Ogni club dovrà far riferimento a un "bacino" (ri-boh?) di almeno 80 mila abitanti e ogni nuova ammessa non potrà avere il campo a meno di 25 chilometri da quelle di un'avversaria (l'ammissione di un nuovo club dello stesso bacino d'utenza dovrà avere il placet di chi già opera sullo stesso): norma anti-derby a Nettuno e anche però contro Castenaso.
Il campionato, se a 10 squadre, sarebbe a girone unico con due incontri settimanali il venerdì e il sabato, semifinali e finali al meglio delle 5 partite. Stessa impostazione in caso di campionato a 8 squadre, con però 3 incontri settimanali e semifinali e finali al meglio delle 7 partite.
Quanto ai giocatori, fine degli ASI (dal 2019 in realtà) e avvento degli AFI (atleti che hanno giocato almeno 4 anni nelle categorie giovanili). Con 5 AFI obbligatori, su 10 in campo. Una partita riservata al lanciatore italiano (non all'AFI! Attenzione!), all'ASI però per il 2018. Cinque visti a disposizione, tre stranieri in campo, nel caso di campionato su tre partite settimanali; quattro visti e tre in campo in caso di due partite.
Poi varie versioni della Coppa Italia, e altri dettagli, su campi e organizzazione, come però teoricamente più o meno doveva già essere adesso (e leggere certe cose da chi quest'anno ha messo in piedi "la sagra dei tabelloni rotti" fa un po' ridere).
Nella sostanza non è cambiata di molto la situazione in campo, incontro a parte.
La maggior parte delle richieste delle società dell'IBL 2017 non piacciono alla federazione, magari in misura più o meno marcata: chi è per il ripartiamo assieme, chi invece dice che è praticamente tutto da buttare. Dall'altra parte le società il loro progetto lo pongono invece quasi come condizione e assai poco trattabile. Ci attende un lungo inverno. La prossima puntata, di quella che si annuncia come una telenovela, sarà la riunione di IBL e A Federale convocata per domenica prossima a Bologna dalla FIBS, che resta in calendario e alla quale le "otto sorelle" hanno detto non parteciperanno.
Sul tabellone resta l'1 a 0, ma siamo solo al primo inning.
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