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Arizona e Colorado, l’Ovest alla conquista della wild-card

Una wild card inaspettata, ma sicuramente meritata, quella tra Arizona e Colorado, le due "underdog" della National League. Le franchigie di due dei quattro Stati che compongono il "Four Corners Monument" arrivano a fine stagione al termine di una galoppata incredibile.
Entrambi i roster si erano presentati al via con un nuovo manager: Bud Black per i Rockies e Torey Lovullo per i D-Backs. Due scelte profondamente differenti in realtà visto che Black ha alle spalle 9 anni da manager dei San Diego Padres (2007-2015), chiusi con un record di 649 vittorie e 713 sconfitte (.477) e un titolo di Manager of the Year in NL (2010), mentre Lovullo è al suo primo incarico da manager con l'esclusione dell'interim del 2015 ai Red Sox chiuso con 28 vittorie e 21 sconfitte (.571).
Per Colorado la stagione sembrava partire male già dagli spring-training visti gli infortuni di Ian Desmond e, soprattutto, la brutta malattia (cancro ai testicoli) e relativa chemioterapia di Chad Bettis che ne hanno impedito l'impiego all'inizio. Desmond è stato il primo a rientrare (30 aprile), mentre per Bettis, fortunatamente guarito, il rientro è datato 14 agosto. Il roster di Denver nonostante le defezioni è partito fortissimo e sulle ali dell'entusiasmo ha tenuto duro in una delle più combattive Division di questo 2017, riuscendo a portare a casa la prima apparizione in una sfida di post-season dal 2009 (anche questa attraverso la wild card). Unico superstite di quell'avventura un certo Carlos Gonzalez, 31enne esterno destro che all'epoca chiuse le Division Series della National League – perse da Colorado contro Philadelphia – con 10 su 17 (.588 media battuta), un fuoricampo, due doppi, due basi ball e uno strike-out al passivo.
I precedenti tra le due franchigie in questa stagione parla di un vantaggio per Arizona che ha vinto 11 partite contro le 8 vinte da Colorado. Il lanciatore partente per i Rockies sarà Jon Gray (10-4, 3.67 media PGL e 112 strike-out in 110,1 inning lanciati) alla sua prima esperienza in una gara di post-season. Il primo precedente in Arizona è dello scorso 30 giugno quando ha ottenuto una vittoria lanciando 6 inning nei quali ha concesso 7 valide, 2 punti (1 fuoricampo), con 10 strike-out all'attivo ed una media PGL di 3.93. Anche la seconda volta a Phoenix non è andata male per il 25enne dell'Oklahoma. Il 12 settembre si è preso un'altra vittoria lanciando 7 inning nei quali ha concesso 7 valide, 2 punti (1 fuoricampo), 10 strike-out e una media PGL di 3.95. Dieci giorni prima però, a Denver, sempre contro Arizona ha subito una sconfitta lanciando 5 inning in cui ha concesso 5 valide e 3 punti (1 fuoricampo) e 3 basi per ball con appena 3 strike-out e una media PGL di 4.26. Da considerare che Jon Gray da 13 gare consecutive non concede più di 3 punti, ed è ad una sola partita dal record appartenente dal lanciatore degli Orioles Ubaldo Jimenez (2010).
A calcare il monte di lancio dei D-Backs, che tornano alle post-season dopo 6 anni di assenza (ultima volta alle NLDS del 2011), invece ci sarà Zack Greinke che, al contrario di Gray, di esperienza in post-season ne ha da vendere. Arrivato due inverni or sono in quel di Arizona, il Cy Young Award 2009 ha faticato per ambientarsi e dopo un 2016 chiuso con un record di 13-7 con 4.37 di media PGL, la più alta prodotta dal 2005, si è riscattato grazie ad una stagione che conta 17 vittorie e 7 sconfitte (3.20 media PGL, 215 strike-out in 202.1 inning lanciati). Nelle 10 partenze in gare di play-off il ruolino il 33enne ex-Dodgers conta 3-3 con 3.55 media PGL e 54 strike-out in 58.1 inning giocati (ultimo dei quali nel 2015). Contro Colorado ha giocato 5 volte cumulando 2 vittorie, 1 sconfitta e 2 "no decision". I "Rattlesnakes" avranno il vantaggio di disputare la partita al Chase Field dove in regular season hanno vinto 5 partite e perse 4. Da notare che Arizona e Colorado sono le uniche due franchigie che hanno un record positivo in stagione contro i Dodgers (11-8 per i D-Backs e 10-8 per i Rockies).
Nel frattempo salta la prima "panchina" della MLB. Dopo la fallimentare stagione dei Mets si dimette Terry Collins, manger dei "Metropolitans" dal novembre del 2010. Il 68enne nativo del Michigan è il più longevo manager nella storia di questa franchigia grazie alle 1.134 partite giocate (551 vittorie e 583 sconfitte dal 2011), secondo solo a Davey Johnson per numero di vittorie in assoluto (595 in 1012 gare), e primo in assoluto in merito a numero di sconfitte. Il GM Sandy Alderson sta stilando la lista dei possibili sostituti tra cui, secondo indiscrezioni, ci sarebbero il bench coach degli Astros Alex Cora, l'ex manager dei White Sox Robin Ventura (2012-16) e il coach di terza base degli A's Chip Hale (ex-manager dei Diamondbacks per il biennio 2015-16). Una soluzione "interna" potrebbe essere quella dell'hitting-coach Kevin Long ai Mets dal 2015 dopo 8 anni trascorsi agli Yankees.

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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