Una stagione da incorniciare. Sul campo il Castenaso si è guadagnato il ritorno, dall'ultima volta datata 1984, nel massimo campionato, battendo il Jolly Rogers Grosseto. Anche se perdendo poi la finale per lo scudetto di categoria con i Redskins Imola. Niente male per una squadra che non era certo partita da favorita.
"E favorito il Castenaso non è mai stato – sottolinea il general manager del club della provincia bolognese – non all'inizio, non alla wild card, non in semifinale".
Anz, a un certo punto della stagione non stavate neppure andando benissimo.
"Dopo sei sconfitte, in regular season, e una bella chiacchierata fra di noi, la squadra ha cambiato passo, mentalità e ha cominciato ad essere una squadra vera, da lì ne ha vinte 11 in fila e si è guadagnata il passaggio del turno. Quello che abbiamo fatto ce lo siamo meritati. Abbiamo messo fuori Città di Nettuno e Paternò prima, quindi il Grosseto, è mancata la ciliegina sulla torta, ma abbiamo le nostre giustificazioni. A parte Cancellieri squalificato, Dreni infortunato, e Schiavoni che non è tornato per problemi famigliari: ci fossero stati forse con l'Imola, in finale, forse a gara-cinque ci arrivavamo. Il fatto certo è che la squadra io e Avallone l'avevamo costruita bene".
E adesso?
"Nel nostro programma c'è il far crescere ancora questi nostri ragazzi. Riconfermiamo Peraza, riconfermiamo Milani, Rodriguez, Leal. Anche se non sappiamo ancora cosa faremo. Speriamo di riuscire a tenere il nostro interbase di 17 anni, Dreni, il miglior talento che c'è attualmente in Italia".
Già, perché sul campo sareste promossi in IBL, o come si chiamerà nel 2018 il massimo campionato…
"Siamo stati invitati alla riunione convocata per domani, ci andremo, ascolteremo, valuteremo, vedremo cosa verrà fuori e poi decideremo in società cosa fare alla luce del nostro bilancio. A livello tecnico io non credo che avremmo problemi ad essere all'altezza, più o meno, di altre squadre che hanno già giocato in IBL. Mi dispiacerebbe però bruciare i tempi, anche per qui ragazzi che da quando c'è Peraza stanno crescendo: è un percorso che avrebbe bisogno anche del 2018. Non vogliamo andare a fare la cenerentola in IBL per perderne 27 su 30: piuttosto restiamo in serie A. Diciamo che oggi mi sento di dire che può darsi che l'anno prossimo saremo in IBL: dipende anche da cosa verrà proposto, quanti stranieri, quale sarà l'entità del premio per chi utilizza gli under, i giocatori di formazione italiana saranno da 'asteriscare'?".
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