Hanno solo finito di battibeccare, urlando o meno, compresi quelli dell' "Italian Baseball League a San Marino"! Del tempo che si è perso ognuno dà la colpa all'altro. Ma in sostanza siamo ancora lontani dal sapere sul serio quale "M.C." ("massimo campionato", da oggi ho deciso di chiamarlo così: IBL non va bene, Serie Nazionale fa schifo) avremo il prossimo anno.
"M.C." a dieci squadre e su due partite in regular season. Benissimo! Ma quali dieci squadre? Le neopromosse e le altre semifinaliste – dice il comunicato della federazione di ieri – della Serie A 2017 hanno priorità d'accesso; qualora e se non si individuassero fra queste le due squadre disponibili a disputare la massima serie, saranno i parametri concordati con la Federazione disponibile a individuarli insieme alle società in modo oggettivo, partendo dalla proposta delle caratteristiche d'accesso formulate dai club IBL nel loro documento. Cioè? Quindi?
"Senza che la partecipazione ai campionati sia condizionata da voti od opinioni soggettive e a posteriori" cosa significa esattamente? I famosi "chilometri" fra un club e l'altro che fine fanno? Ci potranno essere due "Nettuno" o no? Perché il Città di Nettuno Accademy, al momento, è l'unica che sembrerebbe intenzionata a entrarci in un "M.C.".
Non a caso i club, ieri a Bologna, si sono riservati la possibilità (teorica), nel caso ci si fermasse a otto squadre di ridiscutere tutto e tornare alle tre partite settimanali (altra pia illusione, comunque, perché non ci sarebbero poi otto club disposti a fare le tre partite!).
Uno dei punti fermi del presidente Marcon, il ritorno a promozioni e retrocessioni (già ridimensionato dai risultati della serie A di quest'anno) ne esce dimezzato: "Nel 2019, ancora, non ci saranno retrocessioni, ma due promozioni, per arrivare al numero-obiettivo di 12 squadre" (ma sui due gironi non c'è stato accordo). I playout spariscono.
L'altro punto forte era che di cambi di formule ai campionati non se ne doveva parlare più più fino alle prossime elezioni, invece: "Visto il prevedibile intensificarsi dell'attività della Nazionale, in vista del percorso di qualificazione alle Olimpiadi, la struttura della stagione in questione sarà definita a partire da un apposito incontro nel prossimo giugno". Uhm…
Un problema a parte è invece quello degli Atleti di Formazione Italiana e dei giocatori comunitari. La FIBS, che dovrebbe essere quella che ha a cuore la tutela della Nazionale, ha "Ribadito il concetto che le uniche limitazioni che può imporre sono in termini di percentuale di AFI nel roster, fino la massimo del 50{3c38863a789277316761e239a35b200e3d4a2f31dded88802b4c1111697a87a6}, ma non sul lineup, ovvero sull'utilizzo effettivo in campo". Causa pressioni CONI e norme "UE". Forse si potrà arrivare ad una partita, a scelta del manager, vincolata al lanciatore di formazione italiana. I club vorrebbero limitare, sì loro, l'impiego dei comunitari. Incredibile! Ma questo è un altro discorso.
Il difficile è, prima, appunto, trovare le dieci squadre.
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