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Impresa Yankees che volano alle Championship Series

Solo pochi giorni fa, al termine di gara2 giocata a Cleveland e vinta dagli Indians 9-8 al tredicesimo inning, nessuno avrebbe scommesso un centesimo sugli Yankees. La squadra con il maggior numero di vittorie della American League (102), che non perdeva 3 partite consecutive dall'estate (30 luglio-1 agosto), che ha chiuso l'ultimo mese di Regular Season con 4 sconfitte e 25 vittorie, si trovava nella vantaggiosa condizione di essere avanti 2-0 contro la franchigia arrivata dalla Wild Card. Lo stesso Girardi ha ammesso in conferenza stampa che dopo la seconda sconfitta a Cleveland era parecchio giù di umore, eppure lui ed i suoi ragazzi si sono messi al lavoro giocando un baseball pressoché perfetto, sono riusciti a mantenere imbattuto lo Yankees Stadium riportando in equilibrio la serie ed infine, con la magia della notte appena trascorsa, hanno espugnato il Progressive Field, lasciando di sasso gli oltre 37mila presenti e diventando la decima squadra a vincere un turno di post-season al meglio delle 5 gare dopo aver perso le prime due partite. Il parziale delle ultime tre partite è inesorabile: 13-5 per New York. Un monte di lancio incredibilmente funzionale ha consentito a Cleveland di battere appena .152 negli ultimi 27 inning giocati. La chiave della rimonta degli Yankees è principalmente lì. Ed anche in questa ultima partita, mentre C.C. Sabathia, partente degli Yankees, prima di vedersi colpire da una valida si gode 3 inning senza concedere nulla (Lindor realizza un singolo senza conseguenze in apertura della quarta ripresa), Corey Kluber si vede abbattuto da due fuoricampo entrambi realizzati da Didi Gregorius. Al primo inning da un punto, ed al terzo da due punti (Garner aveva realizzato un singolo poco prima). Nella quinta ripresa però il partente degli Yankees va in sofferenza e, dopo eliminato al piatto Santana, subisce quattro singoli consecutivi (Jackson-Bruce-Perez-Urshela), che portano i padroni di casa sul 2-3 con un corridore in seconda base. Girardi non ci pensa troppo e lo rileva con David Robertson, che poi sarà il vincitore del match, che chiude la sua partita concedendo appena 1 base per ball (2.2 inning lanciati, 2 strike-out). All'ottavo inning subentrerà Aroldis Champan (2.0 inning lanciati, 1 base per ball, 0 valide e 4 strike-out), guadagnerà la sua seconda salvezza in ALDS, consegnando alla sua squadra le Championship Series, dove ad attenderli ci sono gli Houston Astros. Noin altrettanto bene il closer degli Indians Cody Allen che, subentrato Brian Shaw nel corso dell'ottava ripresa (7.2), dopo aver eliminato al piatto Bird (fine ottavo), e Castro (inizio nono), ha subito il singolo di Hicks ed ha concesso una base per ball a Frazier prima di concedere un singolo da due punti a Brett Gardner che spazza le residue speranze dei "Tribe" fissando il match sul 2-5.
Uno straordinario Stephen Strasburg aumenta il gelo che già attanaglia Chicago e lascia a secco le mazze dei Cubs, regalando ai Nationals la possibilità di giocarsi gara5 a Washington. Le intemperanze metereologiche che impongono il rinvio del match previsto originariamente per martedì, regalano a Dusty Baker la possibilità di schierare il 29enne partente californiano 5 giorni dopo gara1 al posto di Roark e la scelta si rivelerà vincente visto che Strasburg, che nella sfida precedente aveva lasciato l'attacco di Chicago a secco per 5.2 inning, ha riscattato la sconfitta rimediata al Nationals Park con l'ennesima prestazione superba: in 7.0 inning lanciati concede appena 3 valide e 2 basi per ball a fronte di 12 strike-out. Un errore dell'interbase Addison Russell su una battuta velenosa di Ryan Zimmerman concede a Turner, autore di un doppio, di spezzare gli equilibri nel corso del terzo inning, sporcando così una prestazione di Arrieta tutto sommato positiva. Il futuro free-agent non giocava dallo scorso 26 settembre per un piccolo infortunio e nei 4.0 inning lanciati ha concesso due valide e 5 basi per ball con 4 strike-out all'attivo. Ad inizio quinta ripresa Arrieta verrà rilevato da Lester, che non scendeva in campo da rilevo dalle World Series dello scorso anno, che eliminerà senza patemi i 9 battitori avversari fino all'ottavo inning quando riempirà le basi concedendo un singolo a Murphy e due basi per ball a Rendon e Wieters. Wade Davis rileva Lester ma viene colpito immediatamente dal "grand slam" di Micheal A. Taylor che sbatte la palla fuori dal diamante per definitivo 0-5, uccidendo le residue speranze degli oltre 42mila spettatori che erano giunti al Wrigley Field nonostante il vento gelido che soffiava dal Lago Michigan. Stanotte è prevista una entusiasmante gara5 a Washington con Baker che non ha ancora sciolto le riserve sul lanciatore partente: il ballottaggio sembra essere tra Tanner Roark, che doveva partire in gara4, e Gio Gonzalez, partente di gara2, ma non si esclude la possibilità di rivedere in campo Max Scherzer, partente di gara3. Per i Cubs dovrebbe partire Kyke Hendricks, vincitore di gara1 e protagonista di ottime performance in gare di post-season (2-1, 1.98 media ERA e 36 strike-out in 41.0 inning lanciati). Il 27enne lanciatore dei Cubs è stato utilizzato nelle due partite decisive contro i Dodgers (gara6 delle scorse National League Championship Series), e contro gli Indians (gara7 delle scorse World Series). Per i Nationals si tratta della seconda Division Series che termina a gara5 sulle 3 disputate dal 2012. La prima venne persa 7-9 con quattro punti subiti al nono inning contro St.Louis e la seconda lo scorso anno per 3-4 contro i Dodgers. Finora i Nationals non sono mai arrivati a disputare le Championship Series da quando la franchigia è approdata a Washington (2005), mentre i Cubs sono alla ricerca della terza partecipazione consecutiva (2015 serie persa 0-4 contro i Mets, 2016 serie vinta 4-2 contro i Dodgers).
Nel frattempo continuano a saltare le "panchine" nella MLB. Dopo l'addio di Terry Collins alla guida dei Mets, è il turno di John Farrell che viene sollevato dall'incarico di manger dei Red Sox. Il 55enne ex manager dei Toronto Blue Jays (2011-2012), era alla guida della franchigia di Boston dal 2013, anno nel quale vinse il suo primo anello da manager (l'altro, da pitching coach, lo aveva vinto sempre con i BoSox nel 2007). In 5 anni da manager degli "Old Towne Team", Farrell ha messo insieme 432 vittorie e 378 sconfitte (.533) in gare di Regular Season, il sesto miglior risultato nella storia dei manager della franchigia, oltre a 11 vittorie e 10 sconfitte (.524) in gare di post-season, portando Boston a vincere 3 pennant di East Division (2013, 2016, 2017) ed uno di American League (2013), oltre all'anello del 2013. Le due vittorie consecutive nella East rappresentano un record assoluto per la franchigia, ma non è stato sufficiente a scongiurare il licenziamento voluto direttamente dal GM Dave Dombrowski.

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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