Forse sarà perché per la prima volta nella storia della MLB le Championship Series interessano le quattro più popolose città degli Stati Uniti (New York, Los Angeles, Chicago e Houston), ma il fattore campo continua ad essere determinante. E le prime 5 sfide hanno confermato questo trend. Come successo anche stanotte con la vittoria degli Yankees per 8-1 sugli Astros, nella loro prima uscita newyorkese, che porta la finale di American League sul 2-1 per Houston. Dopo le due vittorie della squadra di A.J.Hinch – doppio 2-1 in Texas che ha visto protagonisti i lanciatori partenti Keuchel e Verlander (quest'ultimo autore di un "complete game" in cui si è regalato ben 13 strike-out) – gli Astros devono inchinarsi al braccio dello "starting pitcher" di New York C.C. Sabathia (3 valide concesse in 6 inning lanciati) e al doppio fuoricampo da 3 punti di Todd Frazier (al secondo inning su Charlie Morton per il parziale 3-0) e Aaron Judge (al quarto inning su Will Harris per il parziale 8-0). Una gara a senso unico che rimette gli Yankees assolutamente in corsa, soprattutto ora che le mazze dei "Bronx Bombers" sembrano aver ritrovato la vena vincente (prima della notte scorsa nel box di battuta Frazier era 2-su-15 e Judge 4-su-31 con 19 strike-out). Una cartina di tornasole importante sarà gara-4, in programma questa notte, con Houston che presenterà sul monte Lance McCullers Jr. nel ruolo di partente. Per "Snap Dragon one" si tratta della seconda partenza in gare di post-season, la prima in questa stagione. Nella gara contro i Red Sox dello scorso 8 ottobre infatti giocò da rilievo collezionando 3 valide e 2 punti con 2 basi per ball concesse e 4 strike-out all'attivo in tre inning. Il 24enne nativo di Tampa è 7-4 con 4.25 di media PGL nei 118.2 inning lanciati durante la regular season (132 strike-out all'attivo), ma non ha conquistato lo status di lanciatore vincente dallo scorso 24 giugno (contro Seattle). Dopo di allora 5 "no decision", di cui una contro New York lo scorso 30 giugno, e 3 sconfitte. A lui il compito di rimandare in letargo l'attacco degli Yankees contro il quale ha chiuso l'anno con un record di 1 vittoria e nessuna sconfitta (2.38 di media PGL in due gare), dimostrando però di soffrire particolarmente Didi Gregorius (5-su-8 in battuta contro di lui). I padroni di casa invece sul monte di lancio proporranno come partente Sonny Gray. Arrivato a NY da Oakland lo scorso 31 luglio, il 27enne del Tennessee non ha mai avuto troppa fortuna in post-season dove non ha mai ottenuto una vittoria (0-2 con 3.31 media ERA in 16.1 inning lanciati con 14 strike-out all'attivo). L'ultima sconfitta ai play-off coincide con l'ottava da quando è agli Yankees nelle gare di ALDS contro Cleveland. Una partita da dimenticare giocata per 3.1 inning nei quali ha concesso 3 valide e 4 basi per ball che hanno fruttato 3 punti con 2 soli strike-out all'attivo. Lo scorso 20 giugno, quando era ancora agli A's, il precedente contro Houston: in 5.0 inning ha concesso 7 valide e 4 basi per ball per 5 punti subiti ed altrettanti strike-out guadagnati. Dal 1985, anno in cui le Championship sono state organizzate al meglio delle 7 gare, le squadre avanti 2-1 nella serie hanno raggiunto le World Series 38 volte su 50, ma la storia recente è a favore degli Yanks: dal 2012, anno di introduzione delle attuali Wild Card, la squadra sotto 1-2 nelle LCS hanno poi ribaltato la serie 5 volte su 10, compresa la rimonta del 2016 dei Chicago Cubs sui Los Angeles Dodgers.
A proposito della National League, le Championship Series tra Cubs e Dodgers sono sul 2-0 per i californiani. Anche qui, va detto che il fattore campo è stato pienamente soddisfatto. A fare la differenza però in questo caso sono stati i bullpen, tanto è vero che tutti e quattro partenti coinvolti hanno chiuso la loro partita con una "no decision". In gara1, vinta 5-2 dai Dodgers, saranno i rilievi entrati al sesto inning a beccarsi vittoria (Kenta Maeda), e sconfitta (Hector Rondon), in gara2, chiusa 4-1 da LA, lo sconfitto sarà Brian Duensing, subentrato all'ottava ripresa), mentre il vincente sarà Kenley Jansen, entrato nell'ultima ripresa. Los Angeles dunque arriva al Wrigley Field a due sole vittorie da quelle World Series che mancano dal 1988, ed un bullpen che di fatto ha silenziato fino ad oggi le mazze dei Campioni in carica. La media battuta dei Cubs in questa serie è di .117, con i "bombers" Kris Bryant ed Anthony Rizzo che sono complessivamente 1-su-14 al piatto con 6 strike-out, e con il seconda base Javier Baez in queste post-season è 0-su-19 con 8 eliminazioni al piatto. Serve dunque una miccia che riaccenda l'attacco dei Cubs che a questo punto devono fare un mezzo miracolo. Dal 1985 sono 3 squadre delle 28 che hanno perso le prime due gare di LCS sono poi approdate alle World Series, ed una terza sconfitta taglierebbe le gambe al roster di Maddon. Per evitare che ciò accada sul monte di lancio i padroni di casa schierano Kyle Hendricks che in 9 partenze di post-season è 2-1 con una media ERA di 2.60 e 43 strike-out in 45.0 inning lanciati. "The Professor" è 2-1 con 3.15 di media ERA contro Los Angeles in questa stagione, e lo scorso anno fu determinante in gara6 proprio contro i Dodgers lanciando 7.1 inning senza concedere punti (2 valide al passivo, 6 eliminazioni al piatto), conquistando la vittoria del definitivo 4-2 nella serie. I Dodgers proporranno sul monte Yu Darvish vincente nell'unica partita di post-season del 2017 in cui è stato schierato (1.80 media battuta e 7 strike-out in 5.0 inning lanciati nelle NLDS contro Arizona). Questa è stata la prima vittoria in gare di post-season per il giapponese che era alla sua terza partenza in play-off di MLB. Darvish ha un solo precedente contro i Cubs che risale alla scorsa stagione quando, con i suoi Rangers, in 4.1 inning lanciati subì 2 valide ed altrettanti punti e chiuse il match con una sconfitta.
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