E' trascorsa ormai più di una settimana dalla riunione delle società di IBL e delle quattro regine della serie A (anche se in realtà era presente solo Collecchio) che ha fatto chiarezza sulla formula che verrà adottata per la prossima stagione. Si è convenuto di arrivare ad un massimo di dieci squadre, senza retrocessioni, che disputeranno due gare. Nel caso però che non arrivassero nuove squadre e si dovrà fare a otto squadre le partite settimanali sarebbero tre.
Nel corso dell'incontro dei dirigenti con il presidente Fibs Andrea Marcon è stata fatta circolare l'ipotesi che le due nuove entrate fossero Castenaso e Grosseto. Nel secondo caso perché probabilmente il movimento ha bisogno di una piazza appassionata come quella maremmana. Per quaranta lunghe stagioni Grosseto ha militato nella massima serie e dagli Ottanta il BBC è stato un protagonista assoluto con quattro scudetto, una Coppa Campioni, una Coppa Cers, una supercoppa, quattro coppe Italia, ma anche tre finali europee, altrettante in campionato e cinque bronzi. Tutti insomma vogliono i colori biancorossi sul massimo palcoscenico.
Dopo l'uscita di scena del BBC dopo la stagione 2011 e il tentativo fallito del Grosseto Baseball, la patata bollente è passata nelle mani del JR Grosseto, nato dal trasferimento allo stadio Jannella del Jolly Roger Castiglione della Pescaia, società che ha una sua bella storia, con due stagioni nella massima serie (1984-1985) e piazzamenti di prestigio in serie A. Quest'anno la squadra di Paolo Rullo è uscita di scena nella semifinale con Castenaso, dopo aver dominato la regular season. Per questo la Fibs ha inserito i grossetani nella lista dei candidati al ritorno in IBL.
«Abbiamo dato la disponibilità anche recentemente al vicepresidente Mignola – sottolinea il direttore generale Sandro Chimenti – ma dobbiamo capire bene con quale formula si giocherà e soprattutto dobbiamo vedere se riusciremo a trovare le risorse per fare questo passo importante».
Chimenti è attratto dall'idea di riportare il Gotha del baseball italiano allo Jannella (che il prossimo anno ospiterà tra l'altro l'Europeo Under 18), ma da buon commercialista tiene un profilo basso, sapendo che tra il dire e il fare c'è un budget almeno triennale da mettere in piedi. Il dinamico dirigente maremmano ha chiesto collaborazione all'amministrazione comunale, a partire dall'assessore Fabrizio Rossi, ma anche alle aziende grossetane e alle società Bsc 1952, Junior e Ymca. Solamente con un progetto comune si può riportare il grande baseball in Maremma. Per venerdì è stata tra l'altro convocata una riunione che potrebbe produrre un fatto epocale, il ritorno del marchio BBC e questo potrebbe invogliare appassionati e sponsor a investire sul progetto grossetano. Nessuno vuole pensare che Grosseto non riesca a prendere nemmeno questo treno, rimanendo nell'anonimato, con una squadra di serie A e una di serie B, la neopromossa Red Jack e un gruppo pur interessante di squadre giovanili. C'è chi prepara la formazione da mettere in campo per il rientro nella massima serie, ma la dura realtà è che il tempo stringe (il 15 dicembre scadono le iscrizioni, ma il roster e il budget vanno preparati almeno a metà novembre) e le attese novità non arrivano.
IL NO DI FIRENZE. In questi giorni si è parlato anche della possibilità di vedere tra le dieci anche la Fiorentina, che al rientro in serie A ha sfiorato i playoff. Il vicepresidente Gianfranco Lauria, smorza sul nascere facili entusiasmi. «La Fiorentina – dice – non può permettersi più della serie A. Siamo riusciti a riprendere la gestione dello stadio Cerreti, ma è stato un bagno di sangue per i costi comunali tutti a nostro carico. Senza un rinnovo della concessione sarebbe stata a rischio addirittura la sopravvivenza, ma così non abbiamo le risorse per fare di più». Confermato lo sponsor Firenzeviolasupersport, il progetto del giornalista Stefano Ballerini. «Ma è soltanto il 10-15{11ba094cc27d31532d1f39eb7261b7bad076d24bf89332d4caed1dc14aa79c3d} di quello che ci serve durante l'anno».
PADULE C'E'. L'unica toscana certa di essere al via della prossima IBL è il Padule Sesto Fiorentino, che ha lottato al fianco delle altre sette sorelle per mettere in piedi una formula che possa permettere un salto di qualità al baseball italiano. Il presidente Romano Becchi ha confermato il manager Paolo Minozzi, il quale ha già la parola del ritorno dei cubani Alarcon e Scull e si sta guardando intorno per rimpiazzare alcuni giocatori, con il testa Lumini, che hanno smesso. I fiorentini lo scorso anno hanno goduto di una deroga che ha permesso loro di giocare due partite in un giorno, invece delle canocchie gare del venerdì sera e del sabato sera. La dirigenza è pronta quest'anno a presentarsi in campo in due giorni diversi, come da accordi presi l'anno scorso, ma cosa succederà se non dovessero arrivare le due formazioni neopromosse per arrivare a dieci e si dovesse ripartire, come è stato deciso a Bologna, a otto squadre con tre partite?
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