Tutto come da pronostico nella prima giornata del campionato di A1. Due vittorie per le favorite d’obbligo per un posto nei play off, vale a dire San Marino, Rimini e Bologna, e divisione della posta thrilling tra Nuova Città di Nettuno e Parma, che hanno dato vita ad una sfida a dir poco interessante al Borghese.
Dieci valide per parte nel computo totale dei due incontri, nella prima partita si è assistito al testa a testa tra Richmond e Casanova. Il primo in 6.0 riprese in pedana ha subito 3 valide con 3 K all’attivo, è apparso come uno che fa giocare molto la difesa e di fatto la sua sostituzione è coincisa con la svolta in positivo per gli ospiti. Casanova in 7.0 ha subito 2 valide con 9 K all’attivo, è più dominante del primo in pedana e ha dato l’impressione di essere un cliente scomodissimo per tutti. Nella seconda partita a mettere la parola fine è stato Rodriguez (al nono sullo 0 a 0 e sul conto di tre ball, uno strike e zero out) che ha spedito la pallina oltre la recinzione per il più classico dei walk off homer. Nuova Città di Nettuno e Parma alla vigilia erano accreditate come quelle destinate a giocarsi il quarto posto nei play off, ma per quanto visto in campo non è detto che a restare fuori non possa essere qualcun’altra rispetto a loro.
Il Rimini soffre nella prima, poi comunque con 23 valide (miglior attacco sinora della A1) liquida il Nettuno Baseball City, che ha impensierito i romagnoli soprattutto in garauno. E’ emerso il problema che forse attanaglierà la formazione di Morville di qui e per tutto il campionato, ovvero un bullpen corto. Sino a che è rimasto in pedana Misell (6.1) gli ospiti erano in vantaggio, poi a risolvere la pratica ci ha pensato Angulo con un fuoricampo da due punti all’ottavo quando si era sul 2 a 2. Poca storia nella seconda, terminata 10-0, e Rimini che inizia in testa insieme ai vicini di casa del San Marino.
Nei due match contro il Padule la formazione del Titano ha faticato un po’ nella prima (3 a 0), nel quale comunque è emerso un Quevedo positivo alla prima stagionale (una sola valida e 5 K in 6.0 in pedana), al piccolo trotto in garadue il ritorno di Maestri nel campionato italiano, con 5.0 in pedana, 3 valide e 5 k nella vittoria senza storia per 12 a 0 del secondo incontro.
Il Bologna, la terza capolista dell’A1, ha invece sofferto le pene dell’inferno per avere ragione di un coriaceo Padova. Costretti a rimontare in garauno (7 a 3), quando i veneti si sono sciolti letteralmente dopo la sostituzione di un ottimo Habeck, i felsinei hanno risolto la contesa in garadue solamente al nono, con una volata di sacrificio a basi cariche. Padova resta al palo, ma delle tre che hanno subito lo sweep nel weekend iniziale di campionato è senza dubbio la più attrezzata per fare meglio. Forse non abbastanza per sperare di entrare nei play off, ma di sicuro per complicare molto la vita a chi ci punta.
Qualche curiosità statistica per chiudere. Il miglior attacco è quello del Rimini (359) che vanta anche il maggior numero di valide messe a segno (23), e per quanto riguarda il reparto lanciatori è la squadra che ha collezionati il maggior numero di strike out (23). Il San Marino è la squadra che ha ricevuto più passaggi gratuiti in base (12), ha ancora il Pgl immacolato dopo 16,0 riprese giocate, immacolato come la difesa, mentre le due nettunesi sono per ora le peggiori con 4 errori per parte.
A livello individuale, miglior battitore al momento è Agretti (Bologna) con 3 su 5, 600 di media con anche una base ricevuta, Reginato del San Marino guida la graduatoria dei punti battuti a casa (5) mentre il suo compagno di squadra Lupo guida quella poco piacevole delle volte in cui si viene colpiti (2). Dal fronte lanciatori, Casanova (Parma) è primo sia per gli avversari lasciati al piatto (9) che per le riprese lanciate (7.0).
Questo è quanto emerge nelle prime due partite di campionato, che se vogliamo rimanere sempre in ambito statistico rappresentano già il 7 per cento abbondante della regular season. Qualsiasi verdetto maturerà nel giro di sole altre 26 partite. Veramente troppo poche, dove ogni singolo incontro conta triplo, forse quadruplo, e di spazio per recuperare un passo falso, come uno sweep in uno scontro diretto, di fatto non ce n’è.
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