E venne il giorno del trionfo bisiaco nel week-end in cui lo sport ha riscoperto splendore, fascino e fierezza delle impervie terre profumate ed intrise di storia del Venezia Giulia. Il fine settimana segnato dalla leggendaria scalata del Giro d’Italia al mitico Zoncolan si è chiuso infatti con il primo trionfo ufficiale degli Staranzano Ducks nel campionato di baseball per ciechi, a pochi chilometri di distanza, una coincidenza per nulla casuale agli occhi severi e compiaciuti dei fieri abitanti lungo la linea dell’Isonzo che oggi si cullano più tronfi che mai la resilienza agonistica dei “paperotti”.
Prodromi di primo trionfo giuliano già avvertiti dopo il prestigioso pareggio strappato con i denti dai Ducks ai Thunder’s 5 Milano all’esordio stagionale sul Comunale di Staranzano due settimane fa, scacciati bruscamente tuttavia sabato mattina dopo la disfatta patita dai ragazzi di skipper Carraro nel primo episodio di un back to back insidioso. Gli atleti giuliani cedevano di schianto infatti per 15-1 in 2 ore circa al pragmatismo coriaceo dei Thurpos Cagliari, approdati sulle rive dell’Isonzo con l’artiglieria pesante, determinazione da vendere ed un line-up in giornata di grazia.
Thurpos avanti 3-0 dopo 4 riprese e “paperi” troppo sbiaditi ed abulici per essere veri. Dominio isolano anche nella parte centrale del match con punteggio che si dilatava sul 9-1 dopo due terzi di partita sino alla conclusione logica di una gara a senso unico: i sardi trionfavano 15-1 in otto riprese per manifesta superiorità. Tra gli ospiti, il DH Tocco sugli scudi (7 su 9 nel box, 3 punti battuti a casa), splendidamente sostenuto dall’intera Corale cagliaritana che ha avuto in Serra, Pisu e Lai i principali interpreti. Tra i padroni di casa, si salvavano parzialmente Susanna Rech, Nikolic e Mastrangelo.
Ducks bocciati senza appello, per l’atteggiamento mentale mostrato in campo prima che dallo score. Amarezza giuliana espressa sabato sera a Baseball.it dal Presidente Franco Buttignon che non perdeva l’occasione di lanciare una frecciatina storica ai suoi atleti: “A cent’anni dalla disfatta dolorosa di Caporetto sulla terra rossa del Carso, eccone un’altra sul rosso del nostro Comunale. Davvero inspiegabile l’atteggiamento dei ragazzi che devono necessariamente reagire domenica e tirare fuori orgoglio e senso d’appartenenza a questa casacca”.
Detto, fatto. Splendidi infatti i Paperotti a gettarsi dietro le spalle la sconfitta del sabato e ripresentarsi carichi ed agguerriti la domenica contro i Tigers Cagliari che nel frattempo avevano dato il cambio ai cugini Thurpos. Ducks determinati e convinti sin dal playball, ispirati da manager Carraro a cui va dato il merito di aver rimescolato le carte in line up nel tentativo di escogitare la giusta chimica in diamante. Infiammati dall’ardore agonistico di Crescenzi e Nikolic, Staranzano, nell’occasione squadra ospite, segnava due punti nell’alta del secondo e stringeva la cerniera difensiva mantenendo l’esiguo vantaggio nelle riprese centrali. Nella parte bassa del sesto inning, brividi per il folto pubblico di casa quando, in situazione di basi piene per i Tigers e un eliminato, il terza base di casa, Rocco Arancio, fermava un’ottima battuta in esterno centro, scatenando un doppio gioco che regalava serenità all’ambiente e faceva tirare un sospiro di solievo a manager Carraro. Nella parte alta dell’ottavo, allungo Ducks sul 3-0 prima della reazione veemente dei Tigrotti sardi che, trascinati da Bonomo e Scalas, segnavano due punti nella bassa della ripresa, regalandoci un epilogo thriller. Il capolavoro giuliano si concretizzava comunque nell’alta del nono con i tre punti a referto che significavano primo storico successo per i paperotti e pandemonio totale in diamante. È una vittoria del collettivo che porta naturalmente entusiasmoall’ambiente, ottimismo e ulteriore voglia di migliorare sotto il profilo tecnico e della tenuta mentale. Dando un’occhiata al box score della gara, Tigers guidati dall’ottima prova di Scalas (3 su 7, 9 assistenze), sostenuto da Bonomo, mentre per i Ducks, da elogiare in massa, Crescenzi, Nikolic, Moreschi, Finocchiaro e Arancio i migliori.
In vetta alla classifica, nessuna distrazione per i Patrini Malnate che sabato hanno avuto ragione della Leonessa Brescia, sconfitta 8-1 al termine di una gara in cui i Varesini Campioni d’Italia hanno sostanzialmente controllato le operazioni senza spingere sull’acceleratore contro una formazione gardesana orfana DI Gigi Toigo, Gaspare Pagano e Omar Ashli. Partita equilibrata nelle prime riprese, andata in scena sotto gli occhi attenti del Sindaco Astuti e dell’Assessore allo Sport Maria Bellifemine. Nella parte alta del quarto, Leonessa avanti grazie al punto segnato dal veronese Paolo Lizziero. Non si faceva attendere naturalmente la reazione dei Patrini che nella parte bassa della ripresa raggiungevano e superavano gli avversari, trascinati dai soliti Casale (6 su 7, 4 punti battuti a casa, 18 assistenze), spalleggiato da Burgio, Virgili e dal rookie Rosafio in crescita. Malnate approfittava della rotazione limitata degli ospiti, assestando i colpi del KO nel quinto e sesto inning, realizzando 4 punti che di fatto mandavano i titoli di coda sul match. Brescia esce comunque a testa alta dal Ghuriam Field, guidata da un Ghulam comunque incisivo (2 su 6 nel box, 8 assistenze), spesso arginato da “orecchio bionico” Casale, mentre i Patrini consolidano il primo posto in classifica, 6 successi su altrettanti impegni, media mille, profumo di seconda perfect season consecutiva.
Nel prossimo turno, incroci interessanti sull’asse Bologna-Roma con le sfide Staranzano-Bologna White Sox, Patrini Malnate-Umbria Redskins, Thurpos Cagliari-Roma All Blinds e Fiorentina BXC-Tigers Cagliari.
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