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“Mole's Cup 2018”, nuovo trionfo italiano a Ratisbona

Cambia a rotazione annuale tra Italia, Francia e Germania la sede della "Mole's Cup" del baseball per ciechi, ma non cambia di una virgola il verdetto del campo. Anche nell'ottava edizione della tradizionale "Coppa della Talpa", passerella internazionale riservata a rookie e atleti emergenti (ribattezzata quest'anno "Hasit Cup") andata in scena lo scorso week end nel prestigioso Armin-Wolf-Arena di Ratisbona, il baseball AIBXC "Italian Style" si è dimostrato una volta di più tecnicamente superiore e decisamente meglio organizzato rispetto alla concorrenza franco-tedesca.
La manifestazione bavarese, apertasi da una cerimonia inaugurale particolarmente toccante in cui gli amici tedeschi hanno voluto rendere un omaggio davvero sentito alla memoria di Umberto Calzolari, tra i fondatori AIBXC e scomparso alla fine di luglio, ha visto la partecipazione di 4 squadre: alle tradizionali formazioni italiane, francesi e bavaresi (quest'ultima rafforzatasi con l'innesto del malnatese Marco Case), si è deciso di affiancare nell'occasione una compagine mista, composta da giocatori tedeschi ed italiani. Il torneo, ideato da Franz Fischer nel 2010, ha seguito la formula vincente già sperimentata nelle sette precedenti edizioni: girone di qualificazione all'italiana nella giornata di sabato con gare sulla distanza delle cinque riprese o dei 60 minuti di gioco. Domenica dedicata alle finali e alle cerimonie di premiazione, di squadra e individuali.

Cornice di pubblico e curiosi già piuttosto folta al playball delle 9 di sabato, evidentemente invogliata dal clima gradevole, sugli spalti della Armin-Wolf-Arena (teatro di gare di Coppa dei Campioni, Europei e Mondiali), oggi quartier generale della Blind Meinshaft dei Bavarian Bats, freschi di trasloco da Vreising. Poche le sorprese riservate dal fase round-robin: gare rapide, spesso a senso unico, squadra italiana a menare le danze, seguita dalla selezione mista in cui probabilmente gli ancora acerbi teutonici si saranno stropicciati più volte gli occhi nell'ammirare i gesti tecnici delle colonne italiane Virgili e Casale, freschi di terzo scudetto consecutivo con l'invincible armada varesina dei Patrini Malnate, sostenuti in cabina di regia dagli skipper Chiesa, Giovinetti e Campagna.
La selezione mista si permetteva così il lusso di sgambettare i padroni di casa nella seconda gara di giornata, prima di inchiodare sullo 0-0 i galletti transalpini nel terzo episodio del sabato. Il tardo pomeriggio di Ratisbona ci consegnava una classifica guidata nettamente dalla selezione Italiana, 3 successi, nessuna sconfitta, seguita dall'équipe francese che per differenza punti bruciava la compagine mista sul filo di lana. Miseramente relegati sul fondo i ragazzi bavaresi che non riescono proprio ad ingranare, al netto di una tradizione sportiva di prim'ordine e trasversale in Germania, ma che sul baseball ciechi paga enormi carenze organizzative, logistiche, di comunicazione, reclutamento e, evidentemente, scarso interesse manifestato da Associazioni di categoria ed Istituzioni regionali e locali verso il nostro sport.
La domenica di Regensburg si apriva con la finale per il terzo posto in cui "le due Germanie" impreziosite da gemme italiane si annullavano su entrambi i lati del campo e chiudevano la propria fatica sull'1-1, pareggio accettato dopo due riprese supplementari di tie-break, risultato sostanzialmente giusto nonostante gli exploit di Casale e Case, che consegnava alle due squadre un terzo posto a pari merito.
L'atto conclusivo del torneo tra italiani e transalpini, tanto atteso quanto scontato, si trasformava già dalla seconda ripresa in una cavalcata trionfale per i nostri colori: puntellata da una difesa impenetrabile guidata da un Giorgio Napoli in stato di grazia, sostenuta da un line-up potente, giovane e spumeggiante nel box, il Team Italia segnava 5 punti nella parte bassa del secondo, 2 nel terzo, archiviando rapidamente la pratica sul 7-0 finale in 45 minuti circa.
Difficile stilare una graduatoria di merito e valori tra i nostri atleti, considerando soprattutto la modestia tecnica e agonistica degli avversari: ci piace sottolineare tuttavia il grande spirito di gruppo, l'entusiasmo e la compattezza palesata nella due giorni bavaresi da una squadra composta principalmente da rookie ed esordienti nel Campionato 2018 (Reggi, Quinci, Bonomo, Rosafio su tuttti), magistralmente guidata e spronata dalla grinta di manager Corazza (Roma All Blinds), coadiuvato da Lanzarini (Bologna), Carraro (Staranzano) e Mastrantonio (Umbria). Scorrendo rapidamente il box score della finale, tra i francesi buone prove per il giovane Mounhir Mahraoui, giustamente premiato miglior battitore del torneo, come per il dh Villebrun, entrambi con 2 su 4 nel box, mentre tra i nostri atleti spiccano le prove di Giorgio Napoli (3 su 3 nel box, 1 punto battuto a casa, 5 assistenze), ottimamente sostenuto da Mastrangelo (2 su 2, 1 punto battuto a casa) e Quinci (2 su 2, 1 punto battuto a casa).
Particolarmente ricca e colorita la cerimonia di premiazione in coda alla kermesse che ha incoronato Gaetano Casale, prestato alla squadra mista, MVP del torneo mentre è andato alla tedesca Anja Cirar il riconoscimento di miglior battitore donna. Giustamente premiato come miglior difensore uomo uno scatenato Giorgio Napoli, mentre Gabriele Eichenser è risultata miglior difensore donna. Da segnalare infine i riconoscimenti ai migliori giocatori per ciascuna squadra, vinti da Tobias Geitner per la Germania, Gaetano Casale per la selezione mista, Giangiacomo Bonomo per il Team Italia e Houyame Bouzerda per la squadra transalpina. Premiati anche gli arbitri Corrado Pasquali, Egidio Gobbo, Gian Paolo Bertacche, Carlo Terracciano, Andrea Frabetti, l'assistente Maurizio Colombo, lo scorer Luciano Luciani e l'assistente sul campo Cesare Pezzoli.
In AIBXC già si pensa alla nona edizione della Mole's Cup, presumibilmente sotto l'egida WBSC, con la Francia chiamata a fare gli onori di casa. Continuiamo ad auspicare un allargamento della manifestazione a squadre emergenti provenienti da altri Paesi e continenti, formazioni organizzate, di buon livello tecnico, determinate cioè a sfilarci sul campo lo scettro dei primi della classe: la fantasia vola all'Avana, Santiago, New York o Chicago, Islamabad, Laore e Città del Guatemala. Solo attraverso un processo concreto di inclusione, avviato in loco dai nostri tecnici, alimentato da entusiasmo e opera instancabile di promozione e diffusione del nostro sport, la Mole's Cup potrà finalmente riacquistare lustro e quello spirito pionieristico internazionale immaginato da Franz Fischer.
Il baseball per ciechi torna in diamante il prossimo week-end con i gironi di qualificazione alla fase finale della Coppa Italia.

 

Matteo Briglia

Matteo Briglia è nato a Milano nel 1968 e lavora come Analista Programmatore Senior presso la Engineering SPA - Ingegneria informatica. Diplomatosi nel 1992 come traduttore simultaneo, due anni più tardi consegue la Laurea in lingue presso lo IULM di Milano (inglese, francese). Da sempre appassionato di sport, in particolare quelli americani, segue sin dall'adolescenza il football e il basket di cui ha iniziato a scrivere nel 1993 pubblicando brevi articoli su riviste online riguardanti la postseason NFL e i playoffs NBA. Ha poi cominciato ad interessarsi anche alla Major League Baseball intorno al 1994, nella stagione dominata dai Toronto Blue Jays, formazione di cui si è immediatamente innamorato una volta comprese a fondo le regole del gioco e migliorato l'inglese tecnico (per poter seguire via radio le cronache direttamente dai diamanti a stelle e strisce). Dal 1998 circa scrive appassionati resoconti sulla Major League, con approfondimenti su New York Yankees e Atlanta Braves, squadra del cuore ormai da un ventennio. Matteo segue in diretta in particolare la postseason della MLB, con testi cariche di emotività, colore e pathos emozionale che hanno sempre caratterizzato le sue cronache di non vedente rendendole più vicine alle narrazioni Blog. Da tre anni circa, ha scoperto il baseball per non vedenti, entrando in contatto con l'AIBXC (Associazione Italiana Baseball giocato da ciechi). L'esperienza lo ha talmente elettrizzato tanto che dopo una prova iniziale ha deciso di proseguire a giocare con i Lampi Milano. Dal maggio 2011 collabora con Baseball.it seguendo da vicino tutto quello che succede nel movimento del baseball per ciechi.

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