L'Italia di Gibo Gerali sta per imboccare la dirittura d'arrivo, della prima tappa, di un giro che si concluderà con le Olimpiadi di Tokio 2020. Un'avventura iniziata a fine febbraio in Sicilia, e che ha visto il CT chiamare una sessantina di giocatori, non solo di A1, fra raduni e Haarlem Week, a volte anche raschiando il fondo del barile. Adesso, con il Super 6, è il momento di cominciare a tirare una qualche somma. Per quanto Gerali mette le mani avanti dicendo "Anche questo torneo, come pure l'Europeo 2019, saranno affrontati guardando alle Olimpiadi. In campo, in ogni caso, andiamo sempre per vincere, anche per creare la giusta mentalità".
L'approdo alla finale potrebbe essere il risultato positivo?
"No. A Hoofddordp noi ci saremo per vincere la finale, anche se Olanda e Spagna saranno da prendere con le molle, e che a parte forse il Belgio tutte possono dire la loro e la seconda fascia non esiste più. Premesso che già un terzo posto garantirebbe l'ingresso nel Club Olimpico CONI".
Ma veniamo alle convocazioni.
"Si. Ieri sera è stato il momento più brutto, quando ho dovuto dirlo ai giocatori, anche se chi è stato escluso in questa occasione avrà la possibilità di continuare il lavoro in Arizona dal 29 settembre al 13 ottobre".
Ci puoi spiegare le ultime scelte?
"Ho scelto Robel Gracia piuttosto che Mercuri perché mi dà più potenza in attacco e forse anche più affidabilità in difesa. Poi ho preferito rinunciare a Celli dando fiducia a Koutsoyanopulos, e scelto Fabiani, Pomponi e Coveri a scapito di Scotti e Mazzocchi".
Quelle fatte già prima invece, tutta farina del tuo sacco, o ci sono stati delle indisponibilità?
"Gli unici ad aver detto che non potevano esserci sono stati Da Silva, che sta per diventare padre, e Gasparini, impegnato con i playoff. Più Venditte, che non poteva essere convocato essendo in Major League".
Quindi… Sebastiano Poma?
"Ha avuto problemi alla spalla nell'ultima giornata di regular season, poi in finale è rientrato, ma abbiamo preferito dagli ancora riposo e sarà presente nello stage negli Stati Uniti".
Tony Noguera?
"Vaglio non si tocca, e Garcia mi dà più possibilità come utility"
Morellini?
"Scelta tecnica, è stato uno di quelli in forse fino all'ultimo".
Sambucci?
"Aveva davanti Colabello e Mazzanti ed è stato semplicemente penalizzato da questo".
Russo?
"Ottime le sue cifre, ma quando l'ho chiamato non mi ha convinto".
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