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Il baseball grossetano adesso strizza l'occhio alla serie A1 2019

Galeotto fu l'Europeo di luglio. Il successo della manifestazione continentale riservata agli under 18, che ha avuto come teatro i diamanti Jannella e Scarpelli, ha dato una nuova speranza al baseball grossetano, ha fatto capire che esiste ancora una possibilità per rivedere la squadra biancorossa ai vertici nazionali, un rientro che farebbe solo del bene a tutto il movimento. Grosseto manca dalla serie A1 ormai dalla disgraziata esperienza del Mastiff (3 vittorie prima di una striscia di trenta sconfitte di fila), mentre bisogna tornare al 2011 per trovare l'ultima apparizione nella massima serie del Bbc Grosseto. Dal quarto scudetto della storia sono ormai passati undici anni, mentre dieci anni fa è stata disputata l'ultima Coppa Campioni, prima in casa poi la Final Four di Barcellona.
Ad un certo punto sembrava che sarebbe stato difficile rivivere le straordinarie emozioni regalate da Massellucci, Olsen, Navarro, Mazzieri, Rigoli, De Santis o Mutz; lo stadio Roberto Jannella, che rimane uno degli impianti più belli d'Europa, è ormai una cattedrale nel deserto: ospita un campionato di buon livello come la serie A2, ma spesso gli spettatori alle esibizioni interne del JR Maremà si contano sulle dita di una mano. Una fitta nel cuore di chi era tra gli ottomila tifosi che seguirono garasette tra il Montepaschi Bbc e il Nettuno.
Dopo i tentativi andati a vuoto di Mazzei (vinse il titolo della serie A, conquistò una finale, poi uscì di scena), le belle stagioni in A2 del JR, Grosseto è nuovamente ad un bivio.
Il direttore generale del JR Sandro Chimenti ha già fatto presente all'assessore allo sport del Comune Fabrizio Rossi le difficoltà che porterebbe una nuova gestione dello stadio senza un contributo congruo (nell'ultimo triennio è stato fissato in 70.000 euro). Se a questo aggiungiamo che il ciclo tecnico (la squadra maremmana era partita per vincere il campionato ma ha conquistato il quarto posto nel girone all'ultima giornata) sembra arrivato al tramonto, si comprende come sia arrivato il momento di dare una svolta. Di provare a fare un salto generazionale, salvando il meglio di quello che passa il convento attualmente per puntare ad un futuro migliore.
UN GRUPPO TUTTO NUOVO – Alessandro Cappuccini, consigliere federale e direttore tecnico del Bsc, Roberto Piccioli, vicepresidente del Bsc, e lo stesso Sandro Chimenti sembrano avere le idee chiare: per tornare in alto serve un gruppo tutto nuovo, deve nascere un consiglio direttivo forte, appassionato. Per prima cosa il batti e corri grossetano deve mettere da parte i dissapori e gli attritti che hanno caratterizzato da sempre il movimento locale e che hanno impedito di rimanere in alto, finendo per perdere giocatori interessanti. Quello che Bsc 1952 e JR chiedono è di mettersi tutti insieme ad un tavolo per progettare un futuro che comprenda anche la Ymca di Marco Mazzieri e Gianni Natale, che bene sta lavorando con l'Accademia a Castiglione della Pescaia, o magari lo Junior di Luciano Billi che nel 2018, dopo aver regalato una dozzina di anni splendidi con uno scudetto, diverse semifinali nazionali e trenta titoli regionali, si è preso un anno sabbatico. Solo con l'unione delle società e l'arrivo o il ritorno di dirigenti capaci si può pensare di dare un futuro allo sport più amato in riva all'Ombrone. La speranza è di coinvolgere completamente in questa operazione anche Guido Delmirani, presidente del Col agli Europei under 18, ex lanciatore ma soprattutto un manager d'azienda che con le sue capacità e conoscenze più cambiare il volto allo stallo attuale. Le serate a tema, gli ospiti d'eccezione, gli eventi nel centro storico che hanno contraddistinto le due settimane dell'Europeo possono essere trasferite nel campionato. Lo Jannella, considerato anche che nel mese di ottobre riaprirà i battenti il ristorante Strike (voluto dal presidente del Bbc Claudio Banchi per diventare una sorta di clubhouse all'americana), nelle intenzioni dei dirigenti che lavorano per un ritorno ai massimi livelli, dovrà diventare un villaggio festoso e colorato per rendere ancor più belle le sfide con le big di A1, magari tornato a riprendere la denominazione Bbc Grosseto, un marchio di fabbrica che può rappresentare la svolta per riavere sugli spalti le migliaia di persone che hanno seguito la squadra dagli anni Settanta al 2011.
Grosseto non ha titolo per andare in A1, per adesso, ma il gruppo delle dodici sorelle sembra avere dei tentennamenti: Nettuno City non ha ancora deciso cosa farà da grande, il patron del Padova Tommasin ha annunciato di voler rinunciare, mentre Marcon ribadisce che il prossimo torneo sarà a 12. E quindi un posticino per una piazza storica come Grosseto potrebbe esserci, a patto di fare in fretta: occorre ritrovare l'amore della città, ma anche reperire risorse e soprattutto costruire una società solida, che possa dare garanzie per il futuro.
LA SQUADRA CHE VERRA' – Detto che il ciclo del JR sembra in dirittura d'arrivo, se si vuole veramente costruire una rosa in grado di potersela giocare in A1 il gruppo delle sette squadre che sulla carta non lottano per i playoff, il baseball grossetano dovrà cercare di prendere il meglio di quello che c'è, puntando sulla crescita dei giovani che vengono forgiati dai tecnici del Bsc Grosseto e che quest'anno, per la prima volta, sono stati chiamati, con ottimi risultati, a disputare un campionato seniores, in serie B con i Red Jack di Antonio Momi. L'accademista Niccolò Cinelli, Mattia Pancellini, Tiberi, Chelli, possono cominciare a entrare in un roster che potrebbe comprendere Sgnaolin, Biscontri, Ferretti, Fiorentini, Mirko Pancellini, Giannini, Capizzi, Mega, Marquez, Panerati (che ha concluso la sua esperienza alla Fortitudo) e qualche atleta attratto magari dal marchio Bbc. Ovviamente per il momento sono chiacchiere da bar, ma rimane il fatto che se Grosseto vuole giocarsi la carta serie A1, prima che la Fibs metta in piedi un programma destinato a durare negli anni, deve prendere al volo questo treno, unendo le forze e rimboccandosi le maniche.

Maurizio Caldarelli

Giornalista del quotidiano "Il Tirreno" di Grosseto, collabora anche con la Gazzetta dello Sport.

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