La tecnologia sta per compiere un altro importante passo all’interno del mondo del baseball “made in USA”. A quasi 11 anni di distanza da quel settembre del 2008, quando per la prima volta venne utilizzato l’Instant replay per definire se una battuta fosse fuoricampo o in zona foul, la Major League ha deciso di sperimentare nella Atlantic League un sistema radar di tracciamento denominato “Trackman” per assistere gli arbitri di casa base nel chiamare ball e strike. Una notizia, questa, che scoppia come una bomba nel mondo della baseball americano e che divide tra puristi ed innovatori.
Ma non sarà l’unica novità di questa stagione. La partnership tra l’Atlantic League (una lega indipendente) e la Major League prevede infatti la sperimentazione di nuove regole e materiale tecnico. Eccole.
Le 8 squadre che parteciperanno al campionato 2019 non potranno effettuare visite ai lanciatori se non per cambi o in caso di infortunio. Lanciatori che dovranno affrontare un numero minimo di 3 battitori oppure arrivare alla fine dell’inning prima di uscire, e che vedranno la distanza tra la pedana e casa base aumentata di 24 pollici (60.96 cm.) nella seconda metà della stagione.
Altro punto controverso riguarda il divieto dell’infield shift, ovvero il riallineamento difensivo dalle posizioni standard per coprire un lato del campo piuttosto che un altro (utilizzato ad esempio in caso di battitori mancini) e l’obbligo della presenza, al momento del lancio, di almeno due interni su ciascun lato della seconda base quando parte un lancio, pena la chiamata di un ball.
Il tempo tra un inning e l’altro verrà ridotto da 125 a 105 secondi, infine i cuscini di prima, seconda e terza base saranno aumentati di 3 pollici quadrati (circa 20 cm quadrati).
Gli effetti di queste modifiche saranno monitorati dalla MLB durante la prima metà della stagione della Atlantic League, prima di decidere se implementare ulteriori cambiamenti dopo l’interruzione per la All-Star Game.
La Atlantic League nasce nel 1998 con l’idea di portare il baseball nelle piccole città, lasciate fuori dal circuito della Major. Le squadre sono presenti nei sobborghi oppure a ridosso delle città più grandi dove sono presenti squadre della Major, e quindi con nessuna possibilità di poter avere neanche franchigie secondarie. Le strutture devono essere equiparate a quelle del circuito di triplo A o superiori con stadi di capienza tra i 4.000 ed i 7.500 posti. Quando i professionisti della Atlantic League firmano contratti con la MLB, di solito vengono inseriti nei roster del doppio A o del triplo A.
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