L’home run: senz’alto l’azione d’attacco più spettacolare del baseball.
In essa si esprima la potenza, la completezza, il colpo d’occhio del battitore.
Il giocatore deve essere bravo ad intuire il lancio che sarà buono per la sua battuta migliore, quindi a scaricare la forza delle sue braccia ed il movimento del suo corpo ad accompagnare il gesto in modo da mandare la pallina il più lontano possibile. Così noi gioiamo sugli spalti (o ci doliamo se egli è un avversario) e la squadra esulta e si rincuora per il punto segnato.
Quando questo succede a basi piene lo spettacolo e lo stupore si quadruplica.
Non solo il battitore con il grande slam ha dimostrato un gesto atletico e tattico non indifferente, ma ha servito alla propria squadra su un piatto d’argento un’ottima possibilità di successo.
In Italia si vedono raramente nei massimi campionati questi giochi. Immaginarsi negli USA nelle serie maggiori…
Ebbene un “mulon” , nato e cresciuto all’ombra del Carso e dell’Isonzo, non solo si è tolto lo sfizio di cacciarla oltre il recinto di un field USA in una partita di campionato AA, ma si è permesso di ripulire le basi con un bel grand slam!
Alberto Mineo, un puro prodotto del vivaio ronchese , già figlio d’arte , con i geni giusti nel sangue, di quel Diego, star ronchese negli anni ’80 , dopo aver fatto tesoro degli apprendimenti domestici sotto la guida di validi tecnici ed essersi messo validamente in luce nelle giovanili dei Black Panthers, approda negli States poco più di una mezza dozzina di anni fa, appena diciassettenne. E il ragazzo si fa strada, seriamente, caparbiamente. Prima con l’organizzazione dei Cubs, quindi con Toronto. Ripaga onestamente chi ha creduto in lui, con il duro lavoro, modestamente macinando allenamenti e fatica.
Ora è lì a ventiquattro anni, in doppia AA con i New Hampshire Fisher Cats, nell’orbita dei Blue Jays battendo sui 300, migliore dei suoi. E a questo punto, crediamo, ad un passo per entrarci in quell’orbita, per atterrare in tripla AAA con tutti i diritti.
Grande onore ed orgoglio ronchese, del FVG e dell’Italia, ma anche esempio per i più giovani e risorsa per la nazionale italian , che Alberto non ha mai dimenticato.
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