MLB

Il giovane Austin che trascina i Braves

Nella stagione delle polemiche sulle “palle leggere” che aumenterebbero il numero di fuoricampo, abbiamo assistito a due storici eventi che di fatto amplificano i sospetti in questo senso. Coinvolte le due franchigie che si contendono la East Division della National League. La notte scorsa i Braves si sono imposti all’undicesimo inning contro i Pirates, conquistando per la prima volta nel corso della stagione il primato a scapito dei Phillies. A battere il fuoricampo della vittoria è stato il 22enne Austin Riley, debuttante quest’anno in Major. In 26 partite giocate nelle Major, il rookie ha realizzato la bellezza di 10 homerun (il più “veloce” nella storia della franchigia). Con questa vittoria i Braves allungano la striscia di vittorie consecutive, al momento 6, grazie al doppio sweep inferto ai Marlins a Miami e ai Pirates ad Atlanta. Gli 8 successi nelle ultime 10 gare portano i Braves a 39 vittorie e 29 sconfitte e sono un buon viatico per la serie da 4 contro i diretti rivali, i Phillies, record 5-5, che si aprirà questa notte in Georgia. Occasione ghiotta per Mets e Nationals, che hanno un ritardo rispettivamente di 5.5 e 7.5 dalla vetta, per cercare di accorciare la classifica.

E proprio i Phillies sono la seconda franchigia protagonista di quanto accennato in apertura. Lunedì scorso al Citizen Park è crollato il record di fuoricampo in una singola partita: Philadelphia e D-Backs ne hanno totalizzati 13, superando il record precedente (12) realizzato in due occasioni dalle stesse squadre, Tigers e White Sox, il 28 maggio 1995 al Tiger Stadium e il 2 luglio 2002 al Comiskey Park.
In questo periodo, ad Atlanta, i tifosi si stanno divertendo molto, sia per le prestazioni sul diamante che per il lavoro della società che nei giorni scorsi è riuscita a strappare il free-agent Dallas Keuchel (76-63, 3.66 media PGL, 945 strike-out in 1189.1 inning lanciati dal 2012), dal nugolo di pretendenti che ronzava intorno al fortissimo partente ex-Astros. Particolarmente interessati gli Yankees, per sostituire l’infortunato Luis Severino, e che peraltro stanno affrontando un periodo di appannamento. Il 4-6 delle ultime 10 gare contro avversarie non eccezionali fanno suonare un campanello di allarme ad Aaron Boone, che con la sua squadra mantiene ancora la vetta della East Division della American League con i Rays a -0.5 ed i Red Sox a -7.5.

A proposito di Boston, la città è ancora in apprensione per lo stato di saluta di David Ortiz, vittima di una sparatoria a Santo Domingo. Le condizioni del 43enne tre volte vincitore delle World Series operato all’intestino e al fegato, che resta in terapia intensiva, sembrano in miglioramento anche grazie ai Red Sox che si sono premurati di farlo immediatamente trasportare a Boston. La notte scorsa 6 persone sono state arrestate nella Repubblica Dominicana tra cui sembra ci sia chi ha fisicamente premuto il grilletto. Il “killer” sarebbe stato assoldato per una cifra intorno agli 8.000 dollari e il gruppo arrestato ha forti legami con il traffico di droga, ma è buio pesto sui mandanti e motivazioni dell’attentato.

Tornando al campionato, molto più definita, nonostante non si sia ancora arrivati a metà stagione, la situazione nella Central e nella West Division della AL dove Twins e Astros sembrano governare in scioltezza i rispettivi gironi. Minnesota e Houston, che condividono il miglior record della MLB, hanno un vantaggio rispettivamente di +10.5 sugli Indians e +9 sui Rangers.

Situazione analoga nella West Division della NL dove i Dodgers (45-23, il miglior record del “Senior Circuit”), hanno un confortante +9.5 sulla coppia inseguitrice Rockies-Diamonbacks che non sembrano in grado di impensierire Los Angeles.

Più complicata la situazione della Central dove prosegue la lotta tra Brewers e Cubs. Al momento Milwaukee è a +0.5 di vantaggio su Chicago (con una partita in meno), entrambe hanno un break di 7-3 nelle ultime 10 e stanno allungando sulla terza pretendente del girone, i Cardinals, che ad oggi hanno un ritardo di 5 vittorie dalla vetta.

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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