Gijang (Corea del Sud) Lo avessero fatto a tavolino, gli organizzatori, non sarebbero riusciti nell’impresa. La giornata conclusiva del super round, quella che stabilirà chi andrà a giocarsi la medaglia d’oro e chi quella di bronzo, vede ancora in corsa cinque squadre su sei. Solo il Canada è fuori dai giochi, ma per il resto sabato 7 settembre è il giorno della verità per Taipei e Stati Uniti (3 vittorie e 1 sconfitta) Australia, Giappone e Corea (2-2), mentre il già citato Canada tra risultati “portati” dalle eliminatorie e partite della seconda fase è a 0 vinte e 4 perse.
Avrà ancora un po’ di orgoglio? Sembra aver mollato, ma alle 18 incontra Taipei. I cinesi sono cresciuti con il passare dei giorni, hanno una media di 312 nel box con 64 valide all’attivo, una media pgl di 2,35, i lanciatori hanno messo 58 K e concesso 15 basi, in difesa hanno commesso 5 errori e la media è di 976. Al contrario il Canada, partito fortissimo, adesso ha una media di 274 nel box con 62 valide all’attivo, una media pgl di 3,27, i lanciatori hanno messo 52 K e concesso 31 basi, in difesa hanno commesso 14 errori e la media è di 944. Taipei certamente favorita, se vince ha un record di 4-1 ed è in finale, se perde di 3-2 ed è un rebus.
Partita alla quale si potrebbe arrivare quando è tutto già deciso (o quasi) perché sarà preceduta, alle 12, dalle altre due sfide. Chi vince tra Giappone e Australia è tra le prime quattro, chi perde è fuori. Il Giappone parte favorito, ha una media di 284 contro 249, ma le squadre hanno battuto lo stesso numero di valide (54), sul monte nipponici a 1,34 e “Aussie” a 4.03, i lanciatori hanno messo rispettivamente 76 e 51 K, concesso 13 e 23 basi, la media difesa premia gli oceanici che sono a 971, mentre gli avversari a 965, e hanno commesso 7 errori contro 8. La vittoria di una porta al record di 3-2 ed esclude l’altra ma forse no, perché se la Corea perdesse con gli Usa ci sarebbero due squadre al quarto posto con 2 vinte e 3 perse a fare i conti per un posto nella finale per il terzo posto.
Anche per questo è una partita da non perdere quella tra i padroni di casa della Corea e i campioni del mondo in carica degli Stati Uniti, unica squadra insieme a Taipei – tra prima e seconda fase – ad aver perso una sola volta. I coreani hanno dimostrato nella sfida contro il Giappone di essere vivi. Una piccola divagazione: vero che si cercano soprattutto lanciatori e battitori di potenza, ma al posto degli scout che sono qui un pensierino al seconda base Kim lo faremmo: velocità, buon occhio in battuta, garanzia in difesa. Alla partita gli Usa arrivano con una media di 313 – la migliore nel lotto delle sei – forti di 72 valide, sul monte hanno una media di 2,79, hanno messo 57 K e concesso 16 basi, in difesa sono a 984 con appena 4 errori. I padroni di casa arrivano con una media di 282 grazie a 64 valide, sul monte hanno una media di 3, hanno messo 68 K e concesso le stesse basi degli avversari, in difesa sono a 964 con 9 errori. Vincendo, gli Usa sono in finale. Se passa la Corea, invece, va a 3-2 – proprio come gli Stati Uniti e si presuppone il Giappone – ma sarebbe favorita per averle battute entrambe nel super round.
Il girone di consolazione
L’Olanda è certa del settimo posto, è ormai irraggiungibile con un record di 4 vinte e zero perse e fra l’altro affronta il Sud Africa, mentre le sfide tra Cina e Panama, Nicaragua e Spagna (tutte con un record di 2-2) diranno qual è la classifica dall’ottavo all’undicesimo. L’ultimo è già dei sudafricani, una presenza simpatica ma nulla più in questo mondiale.
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