Gijang (Corea del Sud) I padroni di casa della Corea si consolano con la medaglia di bronzo battendo l’Australia (6-5) al termine dell’ennesima incredibile partita di questo torneo. Gli “Aussie” recriminano per i 4 errori commessi perché questa partita la stavano regalando, l’hanno riacciuffata, hanno fatto bruciare inutilmente due uomini sulle basi ma comunque a 2 out dalla fine erano in vantaggio e con il senno di poi il manager non cambierebbe più lanciatore. Perché è su Sherrif, chiamato alla “salvezza”, che Juhyong Lee batte il fuoricampo della vittoria, il secondo personale, il terzo di tutta la squadra. La Corea riscatta la sconfitta del girone eliminatorio, sale sul podio dopo l’argento di due anni fa, non ha impressionato come ci si aspettava ma conferma di essere una “scuola” di primissimo ordine.
LA CRONACA
Si inizia a giocare sotto una leggera pioggia, I manager affidano la pallina a Liam Evans, 7 riprese lanciate finora, una sconfitta e 3.86 di pgl e a Minho Lee, una vittoria in 8.1 riprese, 4,31 di media. La Corea segna subito: colpito il lead off, sacrificio, rubata della terza e il singolo che lo spinge a casa. Un colto rubando e un K chiudono l’attacco. Velocissimo quello australiano: due battute in diamante e un K.
L’errore su una battuta in diamante costa carissimo agli “Aussie” al terzo inning: il corridore va in seconda, Kim lo porta a punto su singolo, avanza in seconda su un pick off sbagliato, ruba la terza e arriva a punto sul tentativo di eliminazione che finisce all’esterno: 3-0. Nel suo attacco l’Australia pareggia, riuscendo a mettere finalmente il primo uomo in base con una valida, poi c’è una base, un singolo corto a destra che carica i cuscini. La battuta spostata sul lanciatore consente comunque l’out a casa, ma con due fuori Burke piazza un doppio alle spalle dell’esterno centro che vale il 3-3, poi si fa cogliere ingenuamente fuori base su un perfetto tiro del ricevitore.
Anche la Corea carica le basi al quarto: singolo, eliminazione al piatto, base, la facile battuta in doppio gioco diventa un errore del terza base e la successiva volata di sacrificio vale il 4-3, ancora un K chiude la fase di attacco. Il manager coreano Sung Lee manda sul monte Heo (1 vinta e 2 perse finora, 2,89 di pgl in 9,1 riprese) che fa battere in diamante per i primo due out, poi concede due basi di fila, quindi il singolo di Mac Donald porta al pareggio.
Al sesto i padroni di casa mettono due uomini in base ma la difesa se la cava, mentre sul monte per la Corea sale Choi che finora, in 5 riprese, ha 6 K all’attivo e ne mette subito a segno un altro.
Al settimo per l’Australia va a lanciare Morgan, 5 riprese finora, con 5,4 di pgl e 4 K: il mancino colpisce il primo battitore, poi c’è una volata in foul, lascia al piatto Kim, miglior battitore del torneo, e poi fa battere in diamante. Tre out di fila nell’attacco australiano che all’ottavo presenta sul monte, invece, Hall, autore fin qui di 2 “salvezze” in 3.2 riprese, senza aver concesso valide agli avversari. Lo farà al terzo battitore affrontato, dopo aver lasciato al piatto i primi due. L’attacco si chiude con una volata a destra. Dopo un out nella parte dell’ottavo la Corea inserisce sul monte Seunghyun Lee, finora appena 11 battitori affrontati in 2.2 riprese con 2 basi, 3 k e 3 valide. La mossa di un lanciatore mancino contro un battitore mancino non paga, perché Burke colpisce il terzo doppio di giornata, arriva in terza su una battuta in diamante e segna sulla valida di Maguire. C’è ancora un singolo ma l’autore della hit precedente è out sulla corsa in terza. Una linea presa dal terza base fa ben sperare gli “Aussie” nell’ultimo attacco dei padroni di casa, ma dopo un singolo il manager manda sul monte Sherrif (12 k finora, ma anche 8 valide e 3 basi in 12.2 riprese) che subisce appunto il fuoricampo a destra di Juhyeong Lee. La salvezza è affidata a So, 14 k in 12 inning finora, che chiude la pratica affrontando solo tre uomini.
Per la cronaca, l’Australia su 9 partite ne ha chiuse 7 – tra vinte e perse – con distacco di un punto.
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