Il Messico firma il secondo shutout nel Super Round del Premier 12 e fa un altro passo avanti verso le finali di domenica. Martedì mattina il team di Juan Gabriel Castro s’è sbarazzato dell’Australia (3-0) con due fuoricampo (di Jonathan Jones e Matt Clark), con una difesa perfetta e con le belle prestazioni dei lanciatori che si sono alternati sulla collinetta, a cominciare da Eduardo Vera (4bv-1bb-5so), che si è confermato un partente super affidabile. L’Australia ha sfiorato il pareggio sull’1-0, su una corsa a casa vanificata dalla precisione dei difensori, ma non è riuscita ad impensierire il team americano, che continua così a veleggiare in testa alla classifica. La squadra di David Nillson, che si è comunque difesa bene, subendo solo 7 valide, cercherà di sfruttare le ultime due gare, contro Stati Uniti e Taipei per conquistare il quarto posto, che garantisce la disputa della finale per il bronzo.
Al Messico, nel confronto che si è giocato al Tokyo Dome, è bastato il primo lancio di Josh Guyer, un venticinquenne che gioca nel Sydney con esperienze di rookie league con i Minnesota Twins, per dare una svolta alla gara: il lead off Jonathan Jones ha spedito la pallina oltre la recizione al centro del Tokyo Dome. Nelle prime due riprese è bastato il partente Eduardo Vera, che ha dominato i battitori avversari, rimanendo perfetto per sette battitori. Dal 3° inning gli Aussie hanno cominciare a vedere le traiettorie del lanciatore che gioca in triplo con Indianapolis: sulla bella battuta di Perkins lungo linea a sinistra, George, il primo a toccare Vera, ha provato a fare il giro delle basi partendo dalla prima ma a casa ha trovato il guantone di Solis a sbarragli la strada.
Ci pensa Matthew Clark (che ha partecipato ai Mondiali 2011 con la maglia degli Stati Uniti) a rendere più agevole il cammino dei messicani, firmando al 4° un solo homer a destra del diamante: il rilievo Stephen Kent accusa il colpo: Perez batte un singolo e Jones spedisce a casa Salazar per il 3-0 con un doppio lungo linea.
Dal 6° i Canguri di Nillson devono fare i conti con un nuovo lanciatore, Manuel Barreda, che elimina i sei battitori affrontati, prima di lasciare il posto ad Adam Quintana, che viene salvato dalla più bella azione della partita, una fantastica presa dell’esterno centro Jones sulla violenta battuta di George (2/3), il migliore nel box per l’Australia. Nel finale non succede praticamente più nulla l’Australia s’affida a Wilkins per le ultime due riprese, mentre il Messico chiama anche il closer Noel Salas per una salvezza tranquilla, impreziosita da due eliminazioni al piatto.
«Credo ancora nelle possibilità della mia squadra – ha detto David Nillson, il manager australiano alla fine della gara – Adesso ci dobbiamo riposare, fare un buon batting pratice e affrontare con la massima determinazione gli Stati Uniti».
Logica la soddisfazione finale dell’allenatore del Messico Juan Castro: «I lanciatori hanno svolto a dovere il loro compito e Jones è stato determinante con quella battuta. Queste due vittorie non cambiano niente: dobbiamo affrontare Corea e Giappone per centrare l’obiettivo di Tokyo 202o».
IL TABELLINO DI MESSICO-AUSTRALIA
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