Finalmente! Pierluigi Bissa è a tutti gli effetti il dodicesimo presidente della Fortitudo Bologna, campione d’Italia e d’Europa.
Forse il primo “non bolognese” di un elenco che comprende Spada, Furlanetto, Leoni, Lenzi, Zambonelli, Montanelli, Collina, Guizzardi, Michelini, Pacini, Macchiavelli.
Avvocato, nato il 24 agosto 1975 a San Bonifacio, provincia di Verona, Bissa ha giocato a baseball per oltre quindici anni, fra gli anni 90 e gli anni 2000, militando in squadre di prestigio, come Parma (1993), Verona (1994-96), Fortitudo baseball (1997-2000) e San Marino (2001-2008), concludendo la sua carriera sotto il Titano con lo scudetto.
Uscito dal campo, è rimasto nel mondo del “batti e corri”, dedicandosi alla carriera dirigenziale, impegnandosi e riscuotendo consensi a livello nazionale ed internazionale. Rientrato in Fortitudo negli ultimi anni, come responsabile dell’ufficio legale, è stato fra i protagonisti dell’organizzazione del girone di qualificazione olimpica, disputato lo scorso settembre a Bologna e Parma.
«Vorrei innanzitutto ringraziare i consiglieri per la fiducia accordatami – ha dichiarato il neo presidente e vorrei altresì ringraziare, a nome di tutto il Consiglio, il Presidente uscente, Dott. Stefano Michelini, per l’impegno e la passione che ha dedicato alla Fortitudo Baseball. I risultati ottenuti sotto la sua guida parlano molto chiaro e lo consacrano come il Presidente più vincente della storia della Fortitudo. In futuro la Fortitudo non solo continuerà ad essere una realtà “vincente” ma, grazie ad alcune iniziative alle quali stiamo già lavorando, potrà diventare un importante punto di riferimento per tutto il territorio, sia a livello sportivo che sociale. C’è un progetto in predisposizione con il Comitato Italiano Paralimpico e finalizzato al coinvolgimento di ragazzi con disabilità. Un aspetto che mi sta particolarmente caro è lo sviluppo del settore giovanile e l’instaurazione di importanti sinergie e collaborazioni con le altre realtà del territorio, finalizzate alla diffusione e crescita generale del movimento. Il sogno di tutti noi infatti è quello riempire il diamante con una componente sempre più importante di atleti nati e cresciuti nei nostri vivai e nei vivai del territorio, in modo tale da rendere ogni vittoria e trofeo vinto una vittoria ed un trofeo per l’intera Città di Bologna.
Ci sono progetti ambiziosi che riguardano anche gli impianti sportivi che, oltre a costituire la nostra attuale “casa”, dovranno diventare un punto di formazione per atleti, di incontro per appassionati oltre che un luogo dove anche le famiglie possono trascorrere momenti di sport e divertimento».
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