Serie A1

La serie A1 riduce il numero delle partite pur di disputare la stagione

Va bene anche un torneo ridotto, purché si possa dar vita alla stagione. Con questo spirito, con tanta voglia di ripartire, le dieci società di serie A1 si sono incontrate mercoledì pomeriggio in videoconferenza, con i vertici federali e i rappresentanti della Cog, per cominciare a muovere i primi passi per il campionato 2020, sperando che l’emergenza sanitaria permetta per quel periodo un ritorno alla normalità. Nei giorni scorsi il presidente Andrea Marcon, anticipando i provvedimenti del Consiglio dei ministri, ha prorogato al 12-13 giugno l’Opening Day, già spostato in precedenza di due settimane dalla data originaria del 3 aprile. Senza la Coppa Campioni, cancellata nelle scorse ore dalla Ceb, i sodalizi aventi diritto a disputare la massima serie si sono trovati d’accordo con i dirigenti federali per varare una formula che possa essere valida anche in caso di un’ulteriore necessità di prorogare le restrizioni.

Un momento della videcoconferenza di serie A1

L’ipotesi portata avanti dalla Federazione, e poi avallata dalle società, prevede la partenza del campionato nel weekend del 13-14 giugno dividendo le 10 squadre in 2 gironi da 5: Grizzlies Torino, Collecchio, Fortitudo Bologna, Parma e Rangers Redipuglia nel primo raggruppamento, Nettuno City, Nettuno 2, San Marino, Macerata e Godo nel secondo gruppo. La regular season sarà strutturata su girone di andata e ritorno con semifinali incrociate al meglio delle 5 gare e poi finale per lo scudetto, anche in questo caso in una serie al meglio delle 5 partite. Lasciata aperta la possibilità, sulla base anche delle condizioni economiche, la possibilità di prevedere la disputa della Coppa Italia per quelle squadre che rimanessero fuori dai playoff. Con questa formula la stagione vedrebbe comunque la sua conclusione al 12 settembre, con la disputa di 16 incontri nella regular season ed un massimo di dieci nella post-season.

Una struttura, come detto, questa che potrebbe comunque rimanere in piedi anche nel caso si prolungassero le tempistiche dell’emergenza Coronavirus  e si potesse tornare in campo non prima di luglio, che porterebbe a chiudere la stagione ad ottobre. Durante l’incontro tutte le società hanno mostrato grande spirito di collaborazione e flessibilità nelle scelte con l’obiettivo di far arrivare una ventata d’entusiasmo a tutto il movimento prevedendo il ritorno ai diamanti non appena possibile. I rappresentanti delle società di A1 si sono comunque date comunque appuntamento a fine aprile per fare il punto della situazione, per capire se la data indicata può essere realistica o meno.

Una riduzione delle gare è prevista anche per la serie A2, con la cancellazione della fase di Intergirone. In questo caso saranno venti le partite di regular season per i gironi da sei squadre e sedici per quelli a cinque squadre.

Il link al consiglio federale Fibs dello scorso 25 marzo.

Redazione

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