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Scudetti al Nettuno 1945: storie di società, debiti e pareri

Cominciamo dalla fine: “Si diffida chiunque dal rilasciare dichiarazioni diffamatorie, o comunque volutamente disinformative, su qualsiasi mezzo di comunicazione di massa, mistificando i fatti nel loro reale divenire. Qualunque iniziativa in tal senso intrapresa sarà tempestivamente rassegnata alle competenti sedi, per esser ivi perseguite a norma del vigente ordinamento”. È iniziata nei tribunali, è costellata di compagini che sembrano scatole cinesi e di vicende più legali che sportive, rischia di finire di nuovo davanti a un giudice solo a parlarne.

Cosa? La vicenda del glorioso Nettuno Baseball, società sparita e della quale i titoli sono stati assegnati alla ASD Nettuno 1945, riconosciuta come “continuità societaria”. Di cosa? In un comunicato – dal quale è ripresa la diffida – lo ricostruisce la stessa ASD “onde evitare che possa essere posta in dubbio la correttezza dei comportamenti tenuti dalla Federazione Italiana Baseball Softball e dalla nostra società, Nettuno Baseball Club 1945”. E scopriamo liquidatori, fallimenti (esclusiva di Baseball.it a ottobre 2018), passaggi di quote, debiti di poche migliaia di euro,  richieste alla Fibs di avere la “successione” di quella gloria sportiva.

LE DATE – È il  2011, il Nettuno baseball viene posto   in stato di liquidazione dal Tribunale di Velletri. Il 6 dicembre la Fibs ne decreta lo scioglimento passando titoli vinti e anzianità di affiliazione  alla “S.S.D. Nuova BC Città di Nettuno” . L’8 aprile 2017 la Fibs – secondo la ricostruzione diffusa dall’ufficio stampa del “1945” – respinge le pretese avanzate dalla “ASD Nettuno Baseball City”, “facendo di nuovo chiarezza sul legittimo detentore del titolo sportivo dello storico Nettuno”. Ma anche la  “S.S.D. Nuova B.C. Città di Nettuno” viene  posta in liquidazione presso il Tribunale di Velletri nell’ottobre del 2018. A fronte di ciò, la Federazione, a dicembre,  con delibera 256/2018, nel successivo dicembre decreta che la “compagine societaria A.S.D. Nettuno B.C. 1945 è riconducibile alla proprietà della S.S.D. Nuova B.C. Città di Nettuno S.r.l., attualmente in liquidazione”.

Il CONSIGLIO FEDERALE DI DICEMBRE 2018 – In realtà quella società era già fallita e nel verbale del Consiglio federale si legge pure che non può essere accettata la richiesta di ripescaggio dell’Asd 1945 per una serie di ragioni. Vediamo cosa è scritto nella delibera (Verbale CF 20181222-2 web) del 22 dicembre 2018: “La richiesta della A.S.D. Nettuno B.C. 1945 non può essere accettata in quanto pur essendo affiliata, non ha svolto alcuna attività nel 2018, anche se si era iscritta al Campionato di Softball Maschile, passando poi l’iscrizione alla società Academy of Nettuno. Considerato, inoltre, che la compagine societaria A.S.D. Nettuno B.C. 1945 è riconducibile alla proprietà della S.S.D. Nuova B.C. Città di Nettuno s.r.l., attualmente in liquidazione, come documentato dai verbali redatti in occasione delle riunioni delle società dove il sig. Piero Fortini, è citato come patron e responsabile della società S.S.D. Nuova B.C. Città di Nettuno s.r.l.; tenuto conto che lo stesso Piero Fortini, nel 2018, risulta essere stato tesserato come dirigente accompagnatore per la S.S.D. Nuova B.C. Città di Nettuno s.r.l.; Considerato inoltre, il debito che il Città di Nettuno ha ancora nei confronti della Federazione pari ad € 12.971,50 somma che doveva essere restituita mediante un piano di rientro in 12 rate, coperte da effetti cambiari, che non è stato rispettato a partire dalla rata scadente a settembre 2018; Considerato che tale piano di rientro è stato oltretutto concordato a suo tempo proprio con il sig. Fortini Piero. preso atto che la A.S.D. Nettuno B.C. 1945, inoltre, non ha alcun tesserato per la propria compagine nel 2018”. Continuità sì, certamente in situazioni di difficoltà finanziaria, ma non tale da consentire l’iscrizione al campionato.

Torniamo al comunicato dell’ASD Nettuno 1945: “La volontà di ottenere il riconoscimento ufficiale del titolo sportivo dello storico Nettuno Baseball, posseduto allora dal Città di Nettuno, passa però attraverso la nuova legge approvata dal parlamento italiano nell’agosto 2019”. Legge che prevede una valutazione economica prima di eventuali “passaggi”. Legge che prevede che il “Titolo sportivo sia subordinato ad una valutazione economica ed al successivo pagamento del medesimo valore definito, nel nostro caso, dal curatore fallimentare” – si legge ancora nel comunicato.

Così la dirigenza – con la continuità rappresentata da Fortini – ha “messo in moto un lungo procedimento che ha portato all’assegnazione finale del titolo sportivo. La nostra Dirigenza, dopo aver richiesto alla F.I.B.S. un parere circa la possibilità di ottenere legittimamente i titoli del Nettuno, si è azionata per dotarsi della valutazione economica del Titolo Sportivo del Città di Nettuno: questa è stata opportunamente stilata dal Curatore fallimentare. Contestualmente, la Federazione prendeva atto del parere reso dall’Avv. Terracciano, massimo esperto in Italia di Diritto Sportivo, che riconosce la continuità aziendale come parametro fondamentale per l’assegnazione del Titolo Sportivo dietro pagamento del corretto valore economico e dei debiti aziendali verso la medesima Federazione”.

Il CONSIGLIO FEDERALE DI DICEMBRE 2019 – Proseguendo, nel dicembre 2019, il Consiglio Federale con la delibera 275/2019  (Verbale del 18-12-2019)  “attribuisce definitivamente il Titolo Sportivo del Città di Nettuno alla nostra società. L’assegnazione del Titolo viene subordinata al pagamento in primis del valore economico dello stesso al curatore fallimentare (avvenuto in data 6 marzo 2020) e successivamente al ripianamento dei debiti contratti dal Città di Nettuno con la Federazione (pagamento avvenuto in data 27 aprile 2020). La successiva assegnazione ufficiale da parte della F.I.B.S. (Consiglio Federale 29 aprile 2020) è solamente un atto dovuto alla risoluzione delle vicissitudini amministrative. Il Titolo Sportivo dello storico Nettuno Baseball, con tutti i trofei vinti e l’anzianità di affiliazione, passato per il Città di Nettuno, continua a vivere la realtà del baseball italiano anche nel 2020 grazie e tramite la nostra società: ASD Nettuno BC 1945”.

Ma quanto è stato pagato? L’ufficio stampa non lo scrive, alle domande di Baseball.it risponde che chiederà al legale, quindi si scopre che è tutto scritto negli atti federali. E il verbale del dicembre 2019 racconta molto altro. Intanto il debito di  12.971,50 della società fallita  “solo in parte non è stato onorato residuando un debito pari ad euro 4.324”. La Fibs si è “insinuata” nel fallimento chiedendo il saldo, oltre le tasse gara per 1.900 euro. Si scopre che a giugno 2019 la Asd Nettuno Baseball City e “ha manifestato l’interesse ad acquisire i titoli sportivi della società S.S.D. Nuova B.C. Città di Nettuno s.r.l” e ha anche “rappresentando la volontà di subentrare nelle obbligazioni assunte dalla società in liquidazione nei confronti della F.I.B.S., cui aggiungere un valore addizione di euro 1” specificando  “che la proposta non può costituire implicita dichiarazione di continuità aziendale con la fallita società, della quale disconosce qualsiasi operazione effettuata nei confronti di terzi”.

IL PARERE – Il 4 novembre la Fibs chiede al professor Terracciano un parere, l’esperto di diritto sportivo ritiene “che le richieste delle due società in esame possono ritenersi ammissibili nella misura in cui si conformino alla procedura prevista dall’articolo  3 della L. 86/2019” e la Fibs prende atto “che il parere si conclude evidenziando che in caso di richieste plurime, la Federazione potrà applicare criteri discretivi per la scelta della società alla quale attribuire il titolo e, comunque, in mancanza di criteri generali, la Federazione pur nell’esercizio di potere discrezionale, dovrà dare conto della ragione e dei criteri in concreto applicati, che possono attenere alla sede sociale della società situata nel medesimo contesto territoriale, alla presunzione di continuità aziendale nell’ipotesi in cui si sia acquisita dal fallimento l’azienda ovvero si siano acquisiti in fatto risorse umane o strumentali della società fallita, alle garanzie finanziarie ed ai programmi di sviluppo della società, al possesso di lettere di gradimento di amministrazioni locali o associazioni di tifosi, lettere di gradimento di atleti interessati, presenza di sponsor, ed altri elementi che la Federazione ritiene di valorizzare”.

LA SCELTA, IL PREZZO – Si aggiunge la relazione del curatore fallimentare  che “determina il valore economico della società, al netto dei debiti nei confronti della F.I.B.S. di euro 6.224,00, nella misura di euro 2.696,00 a favore del curatore fallimentare, mentre al titolo sportivo, corrispondente all’avviamento implicito risultante dalla stima dell’Equity Value della società è stato attribuito un valore economico complessivo di euro 8.920”. La stessa relazione “si conclude evidenziando che l’eventuale acquisto della società da parte di terzi non è una condizione sufficiente per il riconoscimento del titolo sportivo (…) per cui l’attribuzione è di competenza del Consiglio federale”. Nel dibattito che precede la delibera il presidente federale Andrea Marcon è chiarissimo: per lui deve andare all’Asd Nettuno 1945. “Spiega – si legge nel verbale –  che nel caso di domande uguali, uno dei parametri è la continuità aziendale e, in questo caso, dice il Presidente, è l’unico parametro“. A esprimere dubbi è solo il consigliere Sanna. Leggiamo il verbale, il quale sostiene “che la continuità questa volta è un valore. Il Presidente ricorda che nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche la responsabilità non è sulla persona ma sull’associazione. Il Consigliere Sanna dice che, per prendere una decisione, occorre avere altri elementi, quali un programma o il parere del Sindaco; occorre fare le cose al meglio senza tener conto della simpatia che si ha per l’una o per l’altra società. Il Consigliere chiede al Presidente se si può chiedere un progetto della società. Il Presidente risponde che, se la società chiede il ripescaggio nella Serie A1, il progetto risulta evidente. Il Presidente sostiene che la scelta, secondo lui, deve essere la società Nettuno 1945”.

Torna la domanda: quanto hanno pagato? “L’assegnazione alla società ASD Nettuno Baseball Club 1945 è subordinata al versamento alla F.I.B.S. di euro 6.224,00 quale debito residuo ancora dovuto dalla Consiglio Federale del 18 dicembre 2019   nonché al versamento a favore del curatore fallimentare di euro 2.696,00”. Totale: 8.920 euro e il gioco è fatto. Cosa sono di fronte a una storia gloriosa?

 

Redazione

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