Il consiglio federale, nella seduta fissata per la giornata di venerdì 12 giugno, ratificherà il protocollo predisposto dalla Fibs per le partite dei campionati seniores, che prenderanno il via tra il 10 e il 12 luglio. Il protocollo è già passato al vaglio del Coni, che ha preso atto delle norme messe insieme dalla Federazione guidata da Andrea Marcon.
Tra poche ore, insomma, le società delle varie categorie che hanno ripreso da qualche giorno gli allenamenti di squadra, verranno a conoscenza del protocollo, preparato con la collaborazione del professor Gianfranco Beltrami, in vista di una ripresa auspicata da giocatori e dirigenti, anche se qualche formazione non ha ancora sciolto le ultime riserve sulla partecipazione al campionato, a cominciare dalla serie A1.
Nello stilare il protocollo la Fibs ha seguito innanzitutto le norme che regolano il distanziamento sociale, come l’uso delle mascherine per i giocatori che sono nel dugout, per i dirigenti, ma anche per classificatori e giornalisti. Una delle novità più gradite riguarda la possibilità di presenza di pubblico sugli spalti: «In considerazione delle notevoli spaziature previste negli impianti di baseball e softball – si legge nel protocollo – è plausibile l’apertura al pubblico per gli eventi sportivi, riuscendo a garantire un’adeguata distanza fisica fra le persone».
«Baseball e softball sono sport di squadra che, per regolamento, geometrie di gioco e misure del campo, non prevedono il contatto costante fra i giocatori, che, in effetti, avviene solo tramite equipaggiamento di gioco, come la ‘toccata’ col guantone per realizzare un’eliminazione o la scivolata in base, e, quando è eccessivamente veemente, viene sanzionato dagli arbitri». Ai giocatori, che potranno scendere in campo senza la mascherina, avranno comunque obbligo l’uso dei guantini per tutto il periodo che rimangono sul diamante.
Entrando nello specifico, sarà cura della società di casa «predisporre le segnalazioni dei percorsi e le tabelle di sintesi di comportamento all’interno del sito sportivo; allestire la postazione di accoglienza all’esterno dell’ingresso del sito sportivo, con un operatore dotato di termometro frontale digitale; collocare distributori di igienizzanti per mani sia all’esterno che all’interno del campo di gioco (dugout/panchine, spogliatoi, docce, servizi igienici, etc…); collocare contenitori/sacchi di raccolta per articoli monouso; predisporre la sanificazione ordinaria degli ambienti chiusi dopo ogni utilizzo; organizzare accesso ed uscita delle squadre dall’impianto sempre nel mantenimento delle distanze di sicurezza previste; fornire bevande ad arbitri, classificatori e operatori media; avere sempre a disposizione diverse copie dei modelli previsti da compilare e da consegnare».
All’arrivo allo stadio degli operatori sportivi (atleti, tecnici, dirigenti), ufficiali di gara e media tra gli obblighi c’è ovviamente lo screening temperatura: con temperatura superiore ai 37.5°, il tesserato non può accedere al sito sportivo e si attiva la procedura di isolamento e segnalazione al medico di base o ASL competente sul territorio. Entrambe le squadre dovranno arrivare nell’impianto sportivo già in tenuta da gioco; gli indumenti e le attrezzature di gioco, quando non usate, vanno inserite nella borsa individuale, richiusa; a fine gara, gli indumenti di gioco devono essere riposti in sacchetto di plastica chiuso.
Il riscaldamento può essere effettuato come da regolamento (batting practice e infield), facendo sì che ci sia in campo solo una squadra per volta e si mantengano le distanze previste (m 1,80).
I soli atleti impegnati in gara possono accedere al terreno di gioco e al bull pen senza indossare la mascherina. Tutti gli altri tesserati possono stare nel dugout indossando mascherina chirurgica e rispettando il distanziamento interpersonale di 1 m segnalato dalla società di casa mediante apposite indicazioni sulle panchine. In assenza di spazio e sedute per tutti, può essere utilizzato il bull pen e, se ancora non sufficiente, può essere utilizzata area appositamente delimitata lungo le zone di foul al di fuori e a ridosso della recinzione dal lato del proprio dugout.
All’interno del dugout deve essere sempre presente soluzione disinfettante per le mani.
Le mani devono essere obbligatoriamente disinfettate prima e dopo l’utilizzo di sanitari o rubinetti.
I soli lanciatori e ricevitori in fase di riscaldamento non indossano la mascherina. Nel protocollo si fa presente che «è vietato sputare in ogni circostanza e masticare semi, tabacco o sostanze similari all’interno dell’impianto di gioco, con sanzioni. È vietato inumidire la mano con la saliva per lanciare o tirare la palla in ogni parte del campo, con richiamo. A seguito di eventuale inosservanza, la palla va eliminata dal gioco». Durante la partita non è consentito a nessuno l’accesso sul terreno di gioco per alcun motivo che non sia strettamente funzionale allo svolgimento della partita. Non è ammesso colloquiare con gli avversari in nessuna parte del terreno durante lo svolgimento del gioco.
Per comunicare con gli ufficiali di gara è necessario ricevere preventivamente autorizzazione all’ingresso in campo da parte dell’arbitro capo. Non è ammesso alcun tipo di festeggiamento che porti ad un contatto fisico e al mancato rispetto della distanza prevista in qualsiasi occasione (fuoricampo, eliminazioni, punti segnati, ecc…). Ogni 3 inning viene effettuata una breve pausa (cooling break). I roster e i line-up andranno consegnati all’arbitro capo prima dell’ingresso dello stesso sul terreno di gioco, tale operazione andrà fatta indossando mascherina e guanti monouso. L’appello e il controllo giocatori verrà eseguito in apposito spazio adibito al controllo dei documenti.
L’inno nazionale viene diffuso immediatamente prima del playball con la squadra di casa schierata in difesa e gli altri tesserati di entrambe le squadre schierati davanti al proprio dugout o nella posizione in cui si trovano (bullpen, area esterna recinzione), indossando la mascherina e mantenendo la distanza consentita di 1 m.
I suggeritori sulle basi indossano mascherina chirurgica. Il battitore/corridore deve indossare obbligatoriamente entrambi i guantini di battuta e tenerli indossati fino all’uscita dal terreno di gioco; il battitore può chiedere “tempo” solo una volta nel proprio turno di battuta e deve uscire dal box prima di rivolgersi all’arbitro; il corridore in base non deve colloquiare con il giocatore avversario impegnato in difesa; il corridore arrivato in base dopo il suo turno di battuta non può consegnare il proprio materiale personale (guantini, gomitiere, protezioni per le caviglie, ecc…) al suggeritore della propria squadra, ma dovrà tenerlo addosso (ad esempio protezione caviglia su un braccio) fino all’uscita dal terreno di gioco. Cambiano anche le visite al lanciatore: il tecnico deve indossare mascherina chirurgica; il lanciatore deve restare in pedana e gli altri (tecnico ed eventualmente solo il ricevitore) fuori dal monte o dal cerchio, avendo cura di mantenere la distanza prevista di m 1,80. Solo dopo che il lanciatore sostituito si è allontanato dalla pedana, il lanciatore subentrante può entrare in campo e posizionarsi sul monte o nel cerchio. Stesso discorso per i position player. L’uscita dal campo deve essere effettuata mantenendo la distanza prevista.
Al termine di tutte le partite programmate nella giornata, la squadra ospite potrà utilizzare in via prioritaria ed esclusiva entrambi gli spogliatoi, sia quello della squadra di casa sia quello della squadra in trasferta. Il numero di persone che possono accedere contemporaneamente è stabilito dalla società della squadra di casa e segnalato all’esterno in base alla grandezza dello spogliatoio, per consentire il mantenimento delle distanze previste, con eventuale utilizzo a turnazione.
La società di casa deve provvedere alla sanificazione ordinaria dopo ogni utilizzo e rendere disponibile soluzione disinfettante per le mani. Le mani vanno disinfettate prima e dopo l’utilizzo di sanitari o rubinetti.
Gli arbitri devono indossare mascherine chirurgiche dall’accesso all’uscita dal sito sportivo, con l’esclusione dell’arbitro capo che deve indossare la mascherina nel corso degli eventuali colloqui con le altre persone presenti sul campo. Per loro deve essere predisposta una postazione dedicata di veloce e agevole accesso dal terreno di gioco dotate di disinfettante per le mani, bevande per il costante reintegro dei liquidi e mascherine di ricambio (fornite agli arbitri dalla FIBS). Non è prevista invece la presenza dei bat boys.
Questo in sintesi il protocollo spedito dalla Fibs al Coni e che i consiglieri dovranno ratificare venerdì. Le società avranno tempo qualche giorno per analizzarlo e per prenderne atto. Nei documenti non ci sono citazioni per le trasferte. E vengono spontanee alcune domande: come si dovranno comportare le società al momento di noleggiare un pullman o nella prenotazione delle camere. Domande che troveranno sicuramente una risposta dopo la definitiva approvazione. Per il momento l’importante che si sia fatto un altro passo verso la ripartenza.
IL PROTOCOLLO PREPARATO DALLA FIBS
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