In un campionato che ha perso via via diversi protagonisti, quasi come i piccoli indiani di Agatha Christie, una delle poche certezze è rappresentata dal Baseball Godo, che grazie al solito impegno di una società serissima e di un lungo elenco di appassionati e volontari non mancherà all’appello neppure in questa difficilissima stagione. Confermatissimo, ovviamente, il “manager dell’anno 2019” Marco Bortolotti, e particolarmente lungo il roster rossoblù: i lanciatori partenti infatti saranno Piumatti, Galeotti e Bortolotti, i rilievi Brezzo, Pizzolini e Alex Sabbadini. I catcher Sabbatani ed Evangelista, in prima base Gelli e Galli, in seconda Bucchi, l’interbase sarà Luca Servidei, per la terza Marco Servidei, utility Francesco Fuzzi, esterni Tanesini, Davide e Giacomo Meriggi, Monari, Minghelli e Melandri. Le novità come si vede non mancano: nel mercato invernale Godo si era assicurata il pitcher Paolo Brezzo, il ricevitore Marco Sabbatani, il lanciatore Luca Bortolotti e l’esterno di ritorno Paolo Tanesini, mentre le novità dell’ultima ora sono invece rappresentate dal ritorno a casa di Francesco Fuzzi e dall’arrivo del pitcher Marco Pizzolini, classe 2001 in arrivo da Ronchi dei Legionari e già nazionale Under 18.
Bortolotti dixit – Il manager Marco Bortolotti presenta così il campionato: “Sebbene sia arrivata tardi, la decisione di fare 3 gare a settimana non è sbagliata, perché comunque ci permette di giocare più dell’anno scorso pur se sulla distanza dei 7 inning. Partiamo con 3 mesi di ritardo sulla scadenza designata per ovvi motivi, l’esperimento dei 7 inning in questa contingenza ci sta e magari nel 2021 trarremo i bilanci e vedremo se ripetere l’esperienza oppure tornare all’antico”.
Con un campionato tutto particolare e molto autarchico per mille motivi, il Baseball Godo non vuole limitarsi a fare da comparsa: “Noi proveremo a restare in lotta per i playoff fino alla fine, sappiamo che non sarà facile ma vogliamo tentare anche perché in questa stagione disponiamo di un roster tutto sommato piuttosto lungo e con diversi giocatori che possono occupare più ruoli. Sicuramente partiamo affrontando l’ostacolo più alto, ovvero i campioni d’Europa di Bologna, ma faremo il possibile per metterli in difficoltà magari in una partita”.
Il parere del DS – Ecco invece la disamina del direttore sportivo Attilio Casadio: “Ci avviciniamo al campionato dopo i tanti problemi generali e le difficoltà delle società che hanno dovuto rinunciare con la convinzione che possa rivelarsi un torneo interessante con 30 partite e un livello tecnico più che dignitoso. La contingenza particolare spingerà tutte le squadre ad affidarsi soprattutto ai giovani, cosa confortante anche e soprattutto per noi che a Godo abbiamo sempre dato grandissima importanza al settore giovanile. La difficoltà per tutti, visto che siamo dilettanti, sarà soprattutto quella di dover giocare anche di mercoledì, ma penso che l’entusiasmo e la buona volontà serviranno a superare anche questo ostacolo”.
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