Punto e a capo

“Tripletta” del Bologna che dimostra di esserci ancora

Bologna doveva dimostrare di “esserci” ancora, Parma di poter inseguire una delle prime due posizioni. I campioni d’Italia della Unipol Sai riescono – sia pure a fatica in alcuni passaggi – a far proprie le tre gare della serie contro Godo, mentre i Ducali cedono un incontro a un Collecchio mai domo e probabilmente dicono addio ai sogni di finale.

Il sabato di Ferragosto conclude il fine settimana nel quale non si è giocata, per le misure anti Covid,  San Marino-Macerata. Bologna doveva rilanciarsi dopo aver ceduto nel turno precedente due partite ai “Titani” e poteva farlo solo attraverso una “tripletta”. Arrivata puntualmente, anche se non in maniera scontata. In gara 1 e gara 3 l’Unipol Sai va sotto, ma poi è brava a reagire. Nel secondo e terzo incontro, invece, mette in evidenza un attacco esplosivo capace di “big inning” rispettivamente da 8 e 7 punti. Proprio nella terza partita – quando la situazione sembrava particolarmente difficile – al sesto inning tra basi, valide e una difesa del Godo particolarmente fallosa la squadra di Frignani chiude la pratica e conquista il sedicesimo successo stagionale. Che vale nuovamente il primato, in attesa del recupero tra San Marino e Hotsand. Da segnalare nell’ultimo incontro il 3/4 di Grimaudo che ha spinto anche due punti a casa.

Il Parma Clima dopo aver vinto facile il primo incontro e aver ceduto di un soffio il secondo, rischia nel terzo ma porta a casa la “serie” contro Collecchio che serve almeno per la gloria. Certo, ci sono 15 partite ancora da giocare (anche Parma deve recuperare causa Covid) ma Bologna e San Marino visti finora hanno oggettivamente una marcia in più. I Ducali, comunque, trovano il riscatto dopo la sconfitta nel secondo incontro anche grazie a un monte avversario non al massimo e a un errore all’esterno in un momento decisivo di gara-3: il Collecchio aveva pareggiato al quinto inning, il Parma tornato nel box nella sua fase d’attacco ha segnato subito i 5 punti decisivi per il 6-1 finale, tutti quando c’erano già 2 eliminati, per la regola non scritta che è proprio con due fuori che si fanno i punti. Da segnalare l’esordio di Ozanich sul monte per Parma e il 2/3 di Paolini nel box

Gianni 23

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