Il 12 agosto 2021 è la data al momento stabilita per il “National Broadcast Game” della Fox, tradizionale e atteso appuntamento per la MLB. Dov’è la notizia? C’è, eccome se c’è. Perché la Major vuole che Chicago White Sox e New York Yankees si affrontino a Dyersville, un piccolissimo paese rurale nel cuore dell’Iowa. Piccolissimo ma incredibilmente importante per chiunque ami il baseball, perché è proprio lì che è stato girato “Field of dreams”. Ecco il racconto di un viaggio e di un’esperienza unica, datata estate 2005.
Field of dreams non è solo un film, ma per chiunque ami il baseball è molto di più. E’ un mantra, un’illuminazione, un sogno che dura meno di due ore ma che torna ogni volta che si accende il riproduttore Dvd per spingere il tasto ‘play’. Dall’anno della sua uscita l’avrò rivisto non meno di 30 volte, sempre con gli occhi lucidi quando Ray Kinsella accende le luci del campo costruito tra le piantagioni di mais e vede suo padre. Una specie di fissazione, insomma, tanto che nel 2005, in occasione di uno dei 16 viaggi in America (sempre con qualche ballpark nel mirino, certamente) decisi di andare a visitare di persona il set del film, che dopo la fine delle riprese non solo venne lasciato intatto ma addirittura seguìto e curato da personale addetto, proprio come un monumento di interesse nazionale.
Non fu una passeggiata, anzi, perché l’aeroporto internazionale più vicino a Dyersville, nell’Iowa, dove il film è stato girato, era ed è quello di Chicago. Quindi, serata a Wrigley Field, se ricordo bene per vedere Cubs-Phillies, e in mattinata partenza per ‘Field of dreams’: 300 chilometri, metro più metro meno, con un panorama che progressivamente cambiava diventando sempre meno urbano e più rurale. Perché l’Iowa è così, centinaia di miglia di freeways accompagnate da campi coltivati, soprattutto a mais. Fino ad arrivare a Dyersville, 4000 anime, puro Iowa e quindi talmente poche attrazioni turistiche che la strada per il set del film era perfettamente indicata. Ovviamente era ed è quella della scena finale del film, con tanti fanali di automobili che come un lungo fiume silenzioso si avvicinano a quel campo dove, come dice James Earl Jones in una delle tante scene emozionanti, “The memories will be so thick, they’ll have to brush them away from their faces…”.
Così, approfittando dell’infinita pazienza di mia moglie che accettò quella deviazione di quasi 200 miglia dal percorso di viaggio prestabilito, andai a sedermi sulla piccola tribunetta di legno e, prima di andare via, presi il guantone e mi piazzai sugli esterni per partecipare brevemente ad una delle tante partitelle improvvisate da bambini e genitori. E’ stata e rimarrà un’esperienza mistica per un amante del baseball e del cinema che parla di baseball.
Così, quando un collega ha pubblicato sulla chat di redazione di Baseball.it la notizia che la MLB intende costruire un diamante attiguo a quello e con una capienza di 8000 posti per farci giocare il 12 agosto 2021, e sarebbe la prima gara della storia mai disputata in Iowa, il “National Broadcast Game” della Fox tra Chicago White Sox (la squadra di Kinsella e dello scandalo degli ‘8 uomini fuori’) e New York Yankees, un piccolo brivido mi ha attraversato. Proprio come nella scena del film in cui la voce fuori campo rivela a Ray/Kevin Costner che era il suo, il dolore che andava lenito.
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