La federbaseball olandese KNBSB conferma Hensley Meulens come manager della Nazionale e risponde alla FeBeKo, l’ambiziosa federazione dell’isola di Curacao che aspira in modo autonomo ad un posto prestigioso nel ranking della WBSC. E per raggiungere tale scopo, il 29enne presidente della FeBeKo, Jedrek Magdalena, ha ingaggiato per un anno come direttore commerciale l’olandese Paddy Roomer. Ha lavorato come agente commerciale per il World Port Tournament Rotterdam e per la KNBSB fino al ritiro del presidente Ron Schel e si è fatto inoltre conoscere per il progetto “Baseball Means Business”, volto a creare un collegamento tra lo sport e il mondo diplomatico di ambasciatori e rappresentanti d’affari internazionali. E adesso Roomer aiuterà Curacao a trovare sponsor per la FeBeKo.
Malgrado 6 giocatori in Major League (Ozzy Albies, Didi Gregorius, Kenley Jansen, Jurickson Profar, Jonathan Schoop e Andrelton Simmons) provenienti dall’isola caraibica – che conta una populazione di oltre 160.000 abitanti – Curacao è adesso in 64esima posizione nel ranking WBSC. La federazione è stata fondata nel 1934, la sua prima stella in Major League è stata Hensley Meulens (dal 1989 al 1998), seguito dal grande Andruw Jones (dal 1996 al 2012). Le due stelle sono stati anche manager e coach della squadra nazionale del Regno Olandese al World Baseball Classic (due posti in semifinale). La selezione era composta da giocatori MLB, Minor League, Nippon Professional Baseball e della Hoofdklasse olandese. Adesso Curacao richiama i suoi giocatori, nati e cresciuti sull’isola, per costruire la nuova squadra nazionale proiettata al futuro.
Per chiarire la situazione tra le due Nazionali del Regno Olandese, Ronald Bouwman del sito 9innings.nl ha contattato direttamente il Direttore della KNBSB Stefan Eskes e suo omologo Paddy Roomer della FeBeKo. La KNBSB considera buona e costruttiva la collaborazione con Curacao e si è detta pronta ad aiutare l’isola nel tentativo di scalare la classifica ufficiale della WBSC. Il primo obiettivo delle due Federazioni è selezionare i migliori giocatori per il torneo pre-olimpico a Taiwan e poi permettere al Regno Olandese di conservare il posto tra i primi dieci paesi del ranking WBSC. Tutti d’accordo tra giocatori e staff tecnici olandesi che hanno sottoscritto i piani della KNBSB. Eskes: “La nostra è una collaborazione forte nel Regno. Avanti insieme Curacao, Aruba e Olanda!. La “Kingdom Team” si è già qualificata all’edizione 2023 del World Baseball Classic. Roomer ha confermato di non voler intralciare la preparazione pre-olimpica a Taiwan. I giocatori attualmente scelti resteranno fino al WBC 2023. Talenti emergenti potrano optare per le diverse Nazionali future.
ADDIO AD HAN URBANUS E LOEK LOEVENDIE – Ad Amsterdam, in meno di 24 ore, ci hanno lasciati due grandi stelle del baseball. Il più noto è Han Urbanus, lanciatore della Nazionale olandese per 17 anni (dal 1949 al 1965) e Campione d’Europa in 7 occasioni, compreso il suo primo Torneo Continentale a Roma (nel 1956), quando è nata la rivalità tra Italia e Olanda all’insegna del grande rispetto tra Han Urbanus e il gigante Giulio Glorioso. Si sono rivisti nel 2001, a Rotterdam, durante il 100esimo confronto Olanda-Italia, aperto col tradizionale lancio inaugurale eseguito proprio dall’ospite d’onore. Ultimo incontro risale al 2012, quando Glorioso ha incontrato a Nettuno Han Urbanus, padre del manager dell’Olanda Charles e nonno del secondabase Nick del L&D Amsterdam Pirates participante alla Coppa Campioni. Storico il fatto che tre generazioni Urbanus hanno vinto campionati europei.
Dopo Han Urbanus (22-6-1927 Rotterdam, 5-2-2021 Amsterdam) è toccato purtroppo anche a “Mister Pirates” Loek Loevendie (88 anni), ex-giocatore ma sopratutto coach dei juniores della squadra di Amsterdam, denominato “zio Loek”, padre del baseball per tanti talenti, tra loro Rikkert Faneyte e Didi Gregorius, arrivati in Major League. Loevendie è stata persona sempre disponibile per ogni ragazzo e ragazza ogni mercoledi pomeriggio, anche se erano meno talentuosi. Piano piano ha creato il suo Museo del baseball dietro la club-house, dove ha ricevuto tanti giornalisti, compreso il Direttore di Baseball.it, per raccontare la storia del baseball orange e guidare all’interno della struttura in modo autentico. Meno spettacolare della stella Urbanus, ma persona spiritosa per tante generazione del club olandese.
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